Us Open: una super Caroline Wozniacki batte Keys e vola ai quarti di finale. Kerber batte Kvitova, sfiderà Vinci

L'ex n. 1 del mondo danese batte a sorpresa la tennista di casa Madison Keys, oggi troppo fallosa, con il punteggio di 6-3 6-4. Al prossimo turno Wozniacki sfiderà da favorita la lettone Anastasija Sevastova, la sorpresa di questi Us Open. La n. 2 del mondo Kerber continua la sua marcia battendo una Kvitova pasticcona: prossima avversaria, la nostra Roberta Vinci.

Caroline Wozniacki b. Madison Keys – 6-3 6-4 

Caroline Wozniacki non vinceva tre match consecutivi dal torneo Wta International di Auckland, Australia, lo scorso gennaio, dove aveva raggiunto la semifinale. Da allora i problemi fisici, uniti al periodo di crisi in cui ormai si trova da anni – interrotti da pochi ottimi risultati – l’hanno fatta sprofondare fino alla 76esima posizione: il 2016 è stata, finora, la sua stagione peggiore in assoluto. Eppure, proprio qui agli Us Open, lo Slam dove ha fatto meglio in carriera, con due finali perse (nel 2009 e nel 2014), la 26enne danese, ex n. 1 del mondo, pare essersi finalmente risvegliata. Approfittando di un tabellone favorevole, “Caro” ha mostrato a tratti il tennis efficace di un tempo, battendo in serie Taylor Townsend, Svetlana Kuznetsova (che in parte, c’è da dirlo, si è battuta da sola), Monica Niculescu e oggi, a sorpresa, Madison Keys (prima vittoria dell’anno contro una top-ten). La danese ha così raggiunto i quarti di finale, che disputerà da favorita contro la sorpresa del torneo, la lettone Anastasija Sevastova, a sua volta esecutrice di Johanna Konta.

LA CRONACA – Il match di oggi contro Madison Keys, n. 9 del mondo, era senza dubbio un test probante per verificare il reale stato di forma di Caroline Wozniacki. Dopo aver sofferto e vinto in rimonta di un set contro Taylor Townsend, la vittoria contro Kuznetsova con un doppio 6-4, pur inattesa, era stata decisa anche dalla brutta prestazione della russa, che aveva finito per perdere le staffe contro la regolarità dell’ex n. 1 del mondo. Tra il pubblico poco gremito dell’Arthur Ashe Stadium, sin da subito Caroline Wozniacki mostra la gran forma ritrovata, mantenendo con autorità il servizio e guadagnando tre palle break immediate. La statunitense riesce ad annullarle, ma nel quarto game “Caro” riesce a strappare la battuta ai vantaggi, salendo 3 a 1. Keys riesce a mantenere i successivi turni di servizio, ma così fa la danese, con eccezionale autorità, concedendo in tutto solo 4 punti in 5 game alla battuta. Nel secondo set la musica non cambia: nel primo game Keys perde il servizio a 15 con un servizio affossato in rete. Nel quarto game Madison, aiutata anche dal tifo indiavolato del pubblico di casa, riesce a riprendersi il break e salire 2 pari: la danese però strappa di nuovo il servizio, a causa di tre errori non forzati e un doppio fallo della statunitense. Per la n. 9 del mondo non è proprio giornata: a confermarlo sono i 33 errori non forzati; Wozniacki invece, velocissima nei recuperi, solida e aggressiva dal fondo, sembra in parte tornata quella di due anni fa. Il match si chiude con un veloce 6-3 6-4 in un’ora e 18 minuti.

VERSO LA SEMIFINALE – Ora per la danese c’è una ghiottissima chance contro la Sevastova per raggiungere un’insperata semifinale nella parte bassa del tabellone, che è tutto fuorché chiusa. La danese sfiderebbe infatti la vincente tra Roberta Vinci e la n. 2 del mondo Angelique Kerber, attualmente la favorita per la finale, che però ha dimostrato di non essere immune a grossi passi falsi. Bentornata dunque “Caro” nei piazzamenti che ti competono: ci auguriamo, soprattutto per te, che non sia un fuoco di paglia, ma l’inizio di una nuova rinascita!

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Angelique Kerber b. Petra Kvitova – 6-3 7-5

Continua invece la corsa di Angelique Kerber, che non fatica più del dovuto contro una Petra Kvitova troppo pasticciona in un match brutto e costellato di errori da parte della ceca. Proprio agli Us Open la tennista di Brema ha collezionato il suo primo grande risultato, quella semifinale raggiunta nel 2011, battendo proprio la nostra Flavia Pennetta, quando era ancora una carneade, alla 91esima posizione. Sono passati cinque anni, e ora “Angie” è una grande campionessa, che sta vivendo la stagione più bella della sua carriera. Uno Slam vinto, agli Australian Open in finale contro Serena Williams, finale a Wimbledon e alle Olimpiadi e un secondo posto che potrebbe diventare primo al termine di questo torneo. Ai quarti di finale la tedesca sfiderà la finalista 2015 Roberta Vinci, menomata dal problema al tendine, e poi incontrerebbe la vincente tra Wozniacki e Sevastova: la finale a questo punto non sembra irraggiungibile.

I precedenti recitavano 8 incontri diretti, con 4 vittorie a testa tra la ceca e la tedesca; l’ultimo incontro sul duro era avvenuto a fine 2015 nel Masters di Singapore, vinto dalla Kerber. Kvitova, si sa e lo ha dimostrato più volte, se gioca bene diventa imbattibile, seconda per colpi e potenza forse solo a Serena Williams. Il problema è che Kvitova quasi mai gioca bene, vuoi per problemi fisici e infortuni, vuoi per i chili di troppo o la mente non troppo solida. Anche oggi la due volte vincitrice di Wimbledon ed ex n. 2 del mondo lo ha dimostrato, regalando quasi la partita alla pur tenace – ma anche tesissima – Kerber, che ha potuto tirare un sospiro di sollievo. L’inizio è segnato da diversi errori da parte di entrambe, ma specialmente da parte di Petra, che scaglia i dritti in rete o metri lontano dalla linea di fondo; dopo un break per parte, però, la tedesca inizia ad essere più solida e riesce a mantenere il break sul 4 a 2 per poi chiudere 6-3 in appena 31 minuti. Molto più lottato il secondo set, dove finalmente Kvitova impara a reggere lo scambio prolungato con la tedesca senza strafare, cercando di chiudere con un vincente alla prima occasione utile. La tennista di Bilovec migliora un po’ anche con il servizio (disastroso nel primo parziale) e sviluppa una tattica di gioco più intelligente, con frequenti incursioni a rete e pregevoli volée, che dimostrano ancora una volta il suo talento cristallino. La partita sale di livello, con alcuni scambi molto combattuti; Petra, pur ottenendo una palla break sul 2 pari, non riesce mai a rompere a suo favore l’equilibrio del set, e anzi nel game successivo è costretta a salvarne due. Il set si prolunga con molte occasioni da entrambe le parti fino al 6-5 per Kerber, con servizio Kvitova. Qui avviene un errore arbitrale purtroppo destinato a condizionare il set e quindi il match: sul 30 pari il giudice di linea chiama “out” un bel dritto vincente all’incrocio delle righe, ma l’occhio di falco chiamato dalla ceca mostra che è dentro. L’arbitro decreta che bisogna rifare il punto e Kvitova, comprensibilmente innervosita, prima spara un rovescio in rete e poi commette doppio fallo sul match-point. Kerber esulta, felice che un match potenzialmente molto pericoloso non si sia prolungato al terzo. Di Petra Kvitova rimane la solita incostanza: vincenti meravigliosi e soluzioni da campionessa alternati a goffi errori, dettati certo dalla confusione e dalla fatica che dalla mancanza di talento. Martedì sera “Angie” sfiderà Roberta Vinci: i 4 precedenti segnano perfetta parità, ma date le malridotte condizioni della tarantina e la grandissima forma della tedesca, i pronostici sono caldamente a favore della candidata alla prima posizione mondiale.

 

Angelique Kerber b. Petra Kvitova – 6-3 7-5

Us Open – Quarti di finale
Caroline Wozniacki b. Madison Keys – 6-3 6-4
Angelique Kerber b. Petra Kvitova – 6-3 7-5

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