Wimbledon, donne: terzo turno per Camila Giorgi. Out Makarova, Cornet e Svitolina

Camila Giorgi, l’unica sopravvissuta italiana nell’attuale edizione di Wimbledon, stacca il pass per il terzo turno. La tennista maceratese, attuale n. 32 del ranking, ha battuto un’avversaria tutto sommato agevole, la terraiola Lara Arruabarrena, n. 85 del mondo, con il punteggio di 6-0 7-6(5) in un’ora e 20 minuti. Camila ha fornito tutto sommato una buona prestazione, anche se nella seconda frazione ha sofferto un po’ troppo contro un’avversaria mediocre sull’erba, anche se è stata brava a evitare il peggio e chiudere in due set al settimo match-point.

Il primo set è totalmente dominato dalla tennista azzurra che, a suon di servizi e vincenti da fondo, vanifica molto facilmente il gioco difensivo della ventitreenne iberica, chiudendo con un perentorio 6-0 in appena 18 minuti.

Molto più ostico, invece, il secondo set, dove Camila ha un lungo passaggio a vuoto e permette all’avversaria di strappare il servizio nel secondo gioco, complici tre doppi falli e un errore non forzato dell’italiana. Giorgi però iresce a recuperare ai vantaggi sotto 3-4, grazie a un doppio fallo della spagnola. Sul 5 a 4 la Arruabarrena annulla in modo brillante tre match-point consecutivi della Giorgi, che ne spreca un quarto avanti 6-5, sparando fuori una risposta di rovescio su una seconda dell’avversaria.

Il tie-break fila liscio per Camila, che si porta avanti 4 a 1 e poi, 6-3: la spagnola annulla il quinto e sesto match-point grazie a una palla corta e a un errore non forzato dell’italiana, la quale però non manca alla settima occasione.
Grazie a questo successo, Camila accede per la terza volta al terzo round di Wimbledon, dove affronterà Caroline Wozniacki, che oggi ha sconfitto la 22enne ceca Denisa Allertova, con il punteggio di 6-1 7-6(6).

La prima vera sorpresa di giornata è stata l’uscita di scena di Ekaterina Makarova, testa di serie n. 8 del torneo, sconfitta dalla slovacca Magdalena Rybarikova, con il punteggio di 6-2 7-5; la russa si aggiunge così alla schiera delle eliminate eccellenti, accanto a Eugénie Bouchard, Carla Suarez Navarro e Ana Ivanovic.

WIMBLEDON_KERBER

Tutto facile, invece, per la tedesca Angelique Kerber: la tennista di Kiel, dopo aver battuto con un doppio 6-0 la connazionale Witthoeft, ha estromesso Anastasia Pavlyuchenkova con il punteggio di 7-5 6-2: la russa nata a Samara ha fatto vedere un buon gioco, facendoci ricordare a sprazzi il livello di tennis del 2011, senza però essere in grado di rendersi veramente competitiva contro la n. 10 del mondo.

Al prossimo turno, Kerber affronterà la spagnola Garbine Muguruza la quale, non senza fatica, ha sconfitto la veterana Mirjana Lucic-Baroni, semifinalista a Wimbledon 16 anni fa, nel lontano 1999, che ha lottato con coraggio per tre set, prima di arrendersi con il punteggio di 6-3 4-6 6-2.

Continua la sua corsa, non senza soffrire, un’altra tedesca, Sabine Lisicki, finalista a Wimbledon nel 2013, che oggi ha dovuto sudare contro la giovane americana Christina McHale, classe ’92 e attuale n. 64 del mondo, ma con un passato da n. 24, raggiunto nel 2012. Sabine è riuscita ad imporsi in rimonta di un set, con il punteggio di 2-6 7-5 6-1, lei che dal 2011 qui ha sempre raggiunto i quarti di finale.

Sabine Lisicki

Il primo set parte decisamente in salita per la tedesca, che pasticcia al servizio e dal fondo, collezionando errori gratuiti sin dai primi game (ben 14 nell’intero parziale); l’americana, al contrario, gioca un tennis di alto livello, capace di regolarità negli scambi e in buone accelerazioni, soprattutto di dritto, che finiscono per indurre all’errore una Lisicki sempre più smarrita. Dal 2-1 per la tedesca, McHale mette in fila 5 giochi consecutivi e chiude 6-2 il primo set.

Il secondo set è molto equilibrato e lottato: Sabine, nonostante ad un certo punto sia all’orlo del pianto, riesce a limitare di poco gli errori e soprattutto a controllare gli scambi, con il doppio del numero di vincenti. Meglio anche il servizio, con molte più prime e 5 ace. Dopo un break per parte, entrambe mantengono il servizio, con Lisicki che rimane fallosa e incerta in risposta e non riesce a dare particolari problemi nei turni di battuta dell’avversaria. Avanti 6-5, tuttavia, la tedesca riesce a strappare il servizio e ad aggiudicarsi il secondo parziale, a 0, chiudendo con una fantastica accelerazione di dritto.

Lisicki, galvanizzata dalla rimonta, continua convinta il terzo set, letteralmente dominato dalla tedesca (13 vincenti contro appena 7 gratuiti), che ritrova il suo gioco migliore contro una McHale sempre più stanca e sfiduciata: 6-1 è il risultato della terza frazione, durata 35 minuti. Ora, ad attenderla per un posto agli ottavi, c’è la svizzera Timea Bacsinszky, classe ’89 e tds n. 15, che ha travolto senza problemi la spagnola Silvia Soler-Espinosa, con un perentorio 6-2 6-1.

Passeggiata di salute anche per la polacca Agnieszka Radwanska, che ha concesso appena 2 game alla 22enne croata naturalizzata australiana Ajla Tomljanovic, n. 81 del ranking, con il punteggio finale di 6-0 6-2. La polacca, da tempo in crisi di risultati e scesa al 13esimo posto mondiale, sembra essere tornata finalmente in forma, mostrando il suo elegante ed efficace tennis di un tempo, come dimostra anche il convincente risultato di primo turno contro la picchiatrice ceca Lucie Hradecka. Al prossimo turno, Aga sfiderà un’avversaria tutt’altro che insormontabile: l’australiana Casey Dellacqua, che ha battuto la n. 17 al mondo ucraina Elina Svitolina, con il punteggio di 7-6(3) 6-3.

Kvitova-Wimbledon

Tutto facile anche per la campionessa uscente Petra Kvitova, che ha sconfitto una delle tenniste più basse del circuito, la giapponese Kurumi Nara (appena 1,55 cm.), dotata però di un tennis vario e intelligente, che ben si presta sull’erba; Petra però è un treno e ha chiuso il turno con un nettissimo 6-2 6-0 in appena 59 minuti (un match un po’ più lungo del primo turno, contro l’olandese Kiki Bertens, durato addirittura 37 minuti). Al prossimo turno Petra sfiderà la vincente tra la serba Jelena Jankovic e la russa Evgenija Rodina, esecutrice di Laura Robson.

Ultima sorpresa di giornata è l’uscita di scena della n. 1 di Francia Alizé Cornet, che l’anno scorso aveva raggiunto gli ottavi di finale: appena separatasi dal suo coach, Bilijana Veselinovic, è stata sconfitta in tre set dalla non irresistibile bielorussa Olga Govortsova, con lo score di 7-6(8) 2-6 6-1, che raggiunge il suo miglior piazzamento a Wimbledon e al prossimo turno si giocherà un posto per gli ottavi in un match apertissimo contro la Rybarikova.

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