WTA Finals, Gruppo Bianco: Wozniacki sugli scudi, Radwanska alla grande

Riassunto della giornata nelle WTA Finals di Singapore: di scena le quattro del Gruppo Bianco

A dispetto di quanto accaduto ieri nel Red Group, nella pool White i pronostici non vengono rispettati. Accade così che le favorite per il passaggio del turno Petra Kvitova (n. 3) e Maria Sharapova (n. 2) si facciano sorprendere dalle più brillanti e più in condizione Agieszka Radwanska (n. 6) e Caroline Wozniacki (n. 8). Due match che possiamo definire simili per caratteristiche di gioco delle tenniste scese in campo. Si sono infatti affrontate due bombardieri contro due contraerei. E a avere la meglio sono state le difese.

Il primo match è stata un’autentica battaglia tra il cannone Masha e il muro Wall-niacki, durata oltre 3 ore di gioco. La siberiana ha utilizzato tutto il suo arsenale per sfondare le difese della danese che ha però retto egregiamente, dimostrando una eccellente condizione fisica e correndo forse più di quanto non abbia mai fatto. L’allenamento in vista della Maratona di New York ha evidentemente dato i suoi frutti, ma Caroline ha confermato i suoi progressi anche dal punto di vista delle variazioni di gioco. Con grande lucidità ha saputo approfittare dei passi falsi di Masha, come al solito esposta agli errori gratuiti a causa del suo gioco sempre aggressivo. Wozniacki è entrata in partita prima della sua avversaria, riuscendo ad allungare subito sul 3-0. Qui è arrivata la reazione della russa che ha recuperato il gap e ottenendo il break al nono gioco ha avuto la possibilità di servire per il primo set sul 5-4. Questa volta la reazione è stata della danese che portandosi sullo 0-40 ha ottenuto il controbreak al terzo tentativo. Il parziale arriva così al tie-break che Wozniacki si aggiudica per 7-4.

Stesso numero di break, quattro, anche nel secondo set. Ma qui le parti si invertono. La Wozniacki arriva, infatti, a servire per il parziale sul 5-4 ma Maria riesce con le unghie e con i denti a rimanere aggrappata alla partita e conquista il controbreak. Sul 6-5 per Sharapova la danese è costretta ad annullare un set point all’avversaria prima di cedere comunque il set al tie-break con il punteggio di 7-5.

Nel terzo però la russa non ne ha più. Accusa lo sforzo fisico e perde lucidità. Cede un primo break in apertura, poi lo recupera ma solo momentaneamente. Perché dal 2-2 è un monologo di Caroline che vince 4 giochi di fila e porta a casa la partita per 7-6 (4) 6-7 (5) 6-2.

Nel secondo match del Gruppo Bianco, una spenta Kvitova si deve arrendere alla rediviva Radwanska in due set, 6-2 6-3. Nel primo set lo strappo della polacca arriva sul 2-2. Agnieszka allunga vincendo 4 games consecutivi e aggiudicandosi il primo parziale. Nel secondo set Radwanska subisce il break da Kvitova nel quinto game, trovandosi sotto 2-3. Ma riesce a reagire subito strappando a sua volta il servizio all’avversaria, prima di allungare con un altro break e chiudere al terzo match point.

Impressionante il numero di punti conquistati dalla polacca sulla seconda di servizio della ceca: Radwanska si è aggiudicata ben 16 punti su 22. Curioso come l’unica recedente vittoria di Radwanska contro Kvitova arrivò nelle WTA Finals 2012 e quattro dei loro sette incontri si sono disputati negli ultimi mesi della stagione.

Ora si mette male per Petra e Maria. La ceca dovrà alzare il suo livello di gioco se vuole sperare di battere Sharapova e Wozniacki nei prossimi due incontri. La russa, invece, dovrà recuperare soprattutto le tante energie spese per cercare di avere la meglio sulla maratoneta danese.

Wozniacki ha davvero impressionato e ora si candida prepotentemente per un posto in semifinale. Radwanska, invece, ha sorpreso tutti. Viene da un’ultima parte di stagione non certo esaltante e nessuno immaginava riuscisse a cavare una vittoria contro una delle migliori al mondo. Un girone più equilibrato del previsto in cui ci sarà da divertirsi.

Ma oggi è stato anche il giorno di Monica Puig che ha vinto il WTA Rising Star Event, il torneo d’esibizione che metteva di fronte quattro giovani stelle del circuito femminile (con età non superiore ai 23 anni), scelte attraverso il voto dei loro fans. A rappresentare Americhe ed Europa sono state la Puig e Shelby Rogers, mentre per il continente asiatico erano presenti la kazaka Zarina Diyas e la cinese Saisai Zheng. La Puig si è dunque affermata in finale contro la Zheng con il punteggio di 6-4 6-3.

Dopo il successo, la portoricana si è detta soddisfatta e pronta per entrare nella top ten del ranking: “Sento che ci sono quasi – ha detto – Quest’anno è stato di transizione, in cui ho cambiato due volte allenatore, ma ora mi sento nelle condizioni di cui avevo bisogno, Mi sento molto più stabile”.

Anche la Zheng, nonostante la sconfitta, è uscita dal campo col sorriso e pronta a fare comunque tesoro di questa esperienza: “E’ molto utile per me avere avuto l’opportunità di assistere da vicino ai comportamenti dentro e fuori dal campo di queste campionesse, imparando tanto da loro”.

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