WTA Indian Wells: Cosa ci aspetta?

Partirà da Indian Wells il “marzo a stelle e strisce” e, se sarà facile fruire del calore del pubblico californiano, non lo sarà altrettanto interpretare correttamente il tabellone, con le certezze che certezze sempre non sono, e con le solite outsiders che cercano di spodestare le rivali più quotate; insomma, la solita vecchia storia.

Immaginiamoci la cartina del mondo e, con una linea immaginaria, andiamo a collegare tutte le varie stazioni percorse dalle protagoniste del circuito WTA.

Australia, Cina, Francia, Thailandia, Qatar, Emirati Arabi Uniti, Brasile, Messico.

Ripercorrendo le varie settimane ci si ritrova in mezzo a tanti campi da gioco circondati da altrettante realtà, tutte collegate dal comune denominatore dello spettacolo, offerto tanto dalle interpreti stesse, quanto dal contesto che ha permesso loro di esprimersi dentro ad un’adeguata cornice.

Eccoci, dunque, all’ultimo tratto, con l’immancabile ingresso negli States dalla porta principale: partirà da Indian Wells il “marzo a stelle e strisce” e, se sarà facile fruire del calore del pubblico californiano, non lo sarà altrettanto interpretare correttamente il tabellone, con le certezze che certezze sempre non sono, e con le solite outsiders che cercano di spodestare le rivali più quotate; insomma, la solita vecchia storia.

Da segnalare, oltre alla mancata partecipazione della lungodegente Maria Kirilenko, tra le teste di serie, anche la decisamente illustre assenza delle sorelle Williams, rispettivamente N.1 e N.31 del mondo.

La loro controversia con il pubblico di Indian Wells è ormai cosa nota: nel 2001, quattro minuti prima dell’inizio della semifinale contro la sorella, Venus si ritirò lasciando via libera per la finale a Serena; da li, sia Venus che Richard e Oracene (padre e madre delle Williams, ndR) vennero fischiati durante la finale che vide Serena vincitrice sulla Clijsters, così come la stessa Serena venne fischiata per tutto il tempo della premiazione.

Non entriamo nel merito delle valutazioni e delle responsabilità: il fatto importante è che le sorellone cresciute a Compton non ci saranno e, come sempre in questi casi, gli equilibri si spostano abbastanza nettamente.

Teste di serie
Prendiamo in considerazione il tabellone suddiviso in ottavi, così da analizzare i possibili accoppiamenti per il quarto turno.
Na Li – Sabine Lisicki
La cinese, che come le sue colleghe “seeded” può usufruire di un bye al primo turno, andrà ad affrontare la vincente di Ormaechea e Zheng, che non rappresentano una grande minaccia per la N.2 del mondo. Terzo turno con una tra Larcher de Brito, qualificata portoghese, Karolina Pliskova o la decisamente più quotata Klara Zakopalova, reduce da una finale e una vittoria negli ultimi due tornei giocati.
La Lisicki, dal canto suo, è un po’ una mina vagante, con prestazioni da top player intervallate a prove poco convincenti. Sfiderà una tra Wozniak e Radwanska jr., con tutti i favori del pronostico. Ad attenderla in caso di passaggio, la francese Garcia ultimamente in grande spolvero, la Mattek-Sands, altra scheggia impazzita, o la russa Pavlyuchenkova.
Dominika Cibulkova – Petra Kvitova
In questo caso, le giocatrici provenienti dal primo turno sembrerebbero sconfitte in partenza: Rogowska, Vekic, Niculescu, Erakovic, dalla parte della slovacca, e King, Zahlavova Strycova, Vandeweghe e Cadantu, dalla parte della ceca. Ad insidiarle, al terzo turno, dovrebbero presentarsi rispettivamente Ekaterina Makarova, grande doppista e ottima interprete in singolare, e Svetlana Kuznetsova, russa dal grande talento che però troppo spesso diventa avversaria di se stessa in campo.
Maria Sharapova – Samantha Stosur
Le cose per la bella Maria sembrano complicarsi già dal primo, o meglio secondo, atto: Jana Cepelova, di per se non un grande ostacolo, se la vedrà con una apparentemente rinata Julia Goerges, che se in giornata potrebbe dare non pochi grattacapi alla Sharapova. Cirstea al secondo turno, grazie alla posizione N.27 nel ranking, con uno sguardo alla gara che le darà un’avversaria; la nostra Camila Giorgi, che ha sbrigato facilmente la pratica-qualificazione, sfiderà la temibile Andrea Petkovic, di ritorno dopo un infortunio che l’ha costretta ad una classifica da extra-100.
Nella “fetta” comprendente l’australiana Stosur, largo al rendezvous italiano, con ben tre atlete da prendere in considerazione. Schiavone che, contro la tedesca Barthel, si gioca il secondo turno per affrontare la Tds N.16, Knapp che affronterà la wildcard Townsend e Pennetta già al secondo turno.
Ana Ivanovic – Angelique Kerber
La serba ex-N-1 del mondo se la vedrà con la vincente di Puig-Svitolina, con la seconda decisamente favorita, e probabile terzo turno contro una delle tante padrone di casa ovvero Sloane Stephens, che dovrebbe mettersi facilmente alle spalle una tra Tomljanovic e Dominguez Lino.
Poco sotto, concludendo la parte alta del tabellone, troviamo la spagnola Garbine Muguruza, tennista in rapida ascesa, che avrà contro sicuramente un’ostica avversaria visto che entrambe Alisa Kleybanova e Victoria Duval potrebbero darle del filo da torcere. Diverso il discorso per la “tedesca di ferro” Kerber, che non dovrebbe stare in pensiero ne’ per la Torro-Flor, ne’ per la Voskoboeva, troppo fragili per il gioco solido della teutonica.
Simona Halep – Sara Errani
Con la Safarova in rotta di collisione al terzo turno (da battere una tra Schmiedlova o Wickmayer), la neo-Top10 Simona Halep avrà una bella gatta da pelare al secondo turno, attendendo la vincente tra Kurumi Nara, giapponese in rampa di lancio con già un trofeo WTA nel 2014 a Rio de Janeiro, e l’astro nascente americano Allie Kiick (tenetela d’occhio!) che già promette scintille.
Per la N.1 italiana Sara Errani, secondo turno agevole sulla carta (Peer o Fichman), ma occhio al seguito: davanti a lei dovrebbe trovarsi la canadese Eugenie Bouchard, per la quale ogni momento può essere quello giusto per la definitiva consacrazione, anche se prima dovrà disfarsi della vincente di Zvonareva-Peng.
Roberta Vinci – Victoria Azarenka
Per la nostra Roberta Vinci, almeno per la memoria a breve termine, non può valere lo stesso discorso valso per le altre: avvio di 2014 disastroso che sembra non voler cambiare rotta, tanto che sia la Keys che la Pironkova, se in giornata, potrebbero costringere la Vinci a fare i salti mortali. Nel suo stesso spicchio di tabellone, troviamo Kirsten Flipkens, non esattamente una delle favorite, anche se la previsione per il secondo turno poteva essere decisamente più negativa (Dellacqua-McHale).
Azarenka che dovrebbe svolgere il suo consueto lavoro di schiacciasassi, sia sulla vincente di Davis-Chan, sia nel suo match di terzo turno, con protagonista la Hantuchova, che non può battere un Azarenka al top, o una tra l’esperta Lepchenko e la enfant prodige Van Uytvanck.
Jelena Jankovic – Caroline Wozniacki
Probabile terzo turno tra Jankovic e Rybarikova, ovvero le due teste di serie di questa striscia di draw, viste le scarse chances per le entry di primo turno: Meusburger e Melzer per la serba e Rogers e Cetkovska per la slovacca.
Wozniacki che se la dovrebbe vedere con una riottosa Jovanovski, che probabilmente avrà la meglio sulla Riske, e Kanepi, accoppiata alla danese per il terzo turno ipotetico, a giocarsela con Shvedova o Scheepers, altro coin flip.
Carla Suarez Navarro – Agnieszka Radwanska
Shuai Zhang o Kristina Mladenovic per la spagnola al secondo turno, con la francese potenzialmente favorita, anche se deve decidere cosa fare da grande, se doppista di lusso o aspirante alla vetrina della classifica del singolare che conta. Al terzo turno dovrebbe trovare la francesina tutto pepe Alize Cornet che, scongiuri a parte, dovrebbe tranquillamente superare una tra la Soler-Espinosa e la Petrova, russa favorita ma troppo discontinua.
Per la polacca c’è più di una preoccupazione nonostante la posizione N.2 nel seeding: una tra la rediviva Heather Watson e la rampante svizzera Belinda Bencic al secondo turno, mentre per il terzo turno favorita sembra essere la russa Elena Vesnina, anche se le due pretendenti sono agguerrite e potenzialmente pericolose; Stefanie Voegele e Annika Beck, quest’ultima è da considerarsi un’altra stellina da tenere d’occhio.
Outsiders
Vi segnalo qualche possibile sorpresa che, con le unghie e con i denti, potrebbe portarsi piuttosto il là nella competizione, tenendo però conto del sorteggio più o meno favorevole.
Dal 1′ livello, le più probabili emergenti, fino al 3′, coloro che potrebbero fare qualcosa ma sulle quali non scommetteremmo più di tanto.
1′ Livello: Madison Keys
2′ Livello: Belinda Bencic, Victoria Duval
3′ Livello: Camila Giorgi, Allie Kiick, Van Uytvanck
Gli elementi utili per godere di questo primo “mille” americano ci sono.
Ready? Play!

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