WTA Montreal: Sevastova e Mertens approdano agli ottavi. Azarenka e Halep sospese per pioggia

La Rogers Cup prosegue nel suo cammino e i match della sessione serale decretano vincitrici e sconfitte. Finale al cardiopalma tra la lucky loser Puig e la lettone Sevastova, in cui prevale la N.18 dopo aver salvato 2 match point e chiuso un tie-break infinito. Mertens fatica con la cinese Zhang e partite da concludersi oggi tra Azarenka-Konta e Halep-Pavlyuchenkova.

Mentre a Toronto la pioggia condiziona fortemente l’andamento del torneo maschile, a Montreal tutto scorre in maniera più lineare almeno fino all’una, ora italiana. Come oramai prassi nel circuito femminile alcune, tra le protagoniste più accreditate, iniziano a manifestare spiccate incertezze nel loro rendimento stagionale. Come prima notizia, infatti, si viene a sapere che Garbine Muguruza si è dovuta ritirare poche ore prima dell’esordio contro Anastasija Sevastova e il suo posto verrà rimpiazzato da Monica Puig.

Nel primo pomeriggio, Maria Sharapova ha letteralmente annientato la connazionale Darja Kasatkina che, nonostante le ottime prestazioni di quest’anno e il ranking superiore alla più adulta compatriota, non è riuscita a reagire alla potenza e alla precisione dei colpi della campionessa slam, la miglior versione vista fin’ora sul cemento dal torneo di Tianjin, nel quale vinse il titolo ai danni di Aryna Sabalenka. Una Sharapova sicura e molto determinata ha incamerato il primo set per 6-0, non dando alcuna possibilità a Kasatkina di provare ad impostare la sua tattica ingegnosa, che l’ha portata, oggi, ad un passo dalla top ten. Addirittura nel secondo set, dopo il primo break subito, la piccola di Togliatti si è guadagnata 3 palle per il controbreak, ma la nativa di  Nyagan ha risposto mettendo a segno ben 5 punti di fila, spegnendo così le velleità dell’avversaria che è riuscita a mantenere a fatica il servizio successivo, dovendo difatti annullare anche lei 3 palle break. Da quel momento non c’è stata più partita, con Sharapova che ha concretizzato al primo match point disponibile. Agli ottavi affronterà Caroline Garcia, colei che l’aveva eliminata al primo turno del WTA Premier di Stoccarda.

Sloane Stephens ha vinto anche lei con un sonoro 60 62 contro la beniamina di casa Francoise Abanda, ma la prestazione della statunitense non può essere definita certamente impeccabile. Complice un’avversaria fallosissima ed inesperta, ha conquistato il primo parziale in un amen, dopo però aver concesso un paio di palle break nel secondo gioco, ma più per demeriti dell’avversaria che non per reali virtù proprie. Nel secondo set, infatti, consapevole della propria superiorità e dell’inconsistenza della canadese, ha abbassato notevolmente il livello prolungando un match di fatto mai esistito. In vantaggio per 4-1 ha concesso il contro-break e in quello successivo ha letteralmente buttato via altre 3 occasioni per il terzo break, dovendo arrivare ai vantaggi per metterlo in tasca. Anche sul primo match point la statunitense non è stata certamente impeccabile, dovendo procurarsene un altro che è stato chiuso da un errore in risposta della Abanda. La prossima avversaria di Sloane sarà Carla Suarez Navarro.

Mertens

Elise Mertens, dopo una partenza a razzo nella prima frazione contro Zhang Shuai, ha subito la rimonta della cinese che, mostrando una determinazione non da poco, ha trascinato la belga al tie-break, dominandolo per 7 punti a 2, per poi scomparire dal campo e cedere di schianto nel terzo set, a corto di idee e di energie. La belga, dal canto suo, sta continuando a sfruttare il notevole momento di forma che le sta permettendo di giocare un tennis solido e concreto fin dagli inizi della stagione.

Puig

Monica Puig entra da lucky loser e non sfigura. Parte benissimo nel primo set, mostrandosi aggressiva e potente contro Anastasija Sevastova e ricordando a tratti quella giocatrice macina-punti delle Olimpiadi brasiliane. Sevastova si fa sorprendere dalla precisione del servizio di Monica e dalla concretezza del dritto. A Puig è sufficiente un solo break, nel primo set, per chiudere sul 64. Nel secondo inizia la resistenza della lettone, che cerca di contenere la dirompenza della portoricana ricambiando con la stessa moneta e con variazioni in back. Per quasi un’ora si assiste ad una battaglia di bordate da fondo nella quale le urla delle giocatrici, soprattutto della Sudamericana, la dicono lunga sul dispendio delle loro energie. La lettone arriva a servire per il set, ma non riesce a mantenere la battuta anche a causa di un doppio fallo e di un rovescio fuori di un soffio. Il meglio, però, arriva nel tie-break del secondo dove Monica ottiene sì 2 match-point, ma fino al 4-3 Puig nessuna delle due atlete ha conquistato un solo punto sul proprio servizio. Anastasija riesce a neutralizzarli prima con un errore indotto, poi col contributo dell’avversaria che commette un altro doppio fallo. La campionessa olimpica, nervosa e fallosa, capisce che non deve andare al terzo se vuole portare a casa l’incontro e annulla 3 set point, un po’ grazie al servizio, un po’ trovando angoli interessanti sulla diagonale del rovescio. Ma Sevastova si dimostra abituata a lottare e con una resistenza mentale più solida, alla quarta occasione, mette in cascina il set e nel terzo dilaga, forte del calo di rendimento fisico/mentale dell’avversaria, avvenuto dopo quasi 2 ore passate a piazzare comodini dalla riga di fondo. Al prossimo turno la lettone affronterà la tedesca Julia Goerges.

Konta

Il match più atteso, sul National bank Court di Montreal, è senz’altro quello tra le ex top ten Victoria Azarenka e Johanna Konta. Partono entrambe bene, solide al servizio e con un gioco molto profondo e pesante da fondo-campo. Tra le due, la britannica sembra avere qualche arma in più e, contrariamente al solito, si avvicina anche nei pressi della rete e cerca di togliere il tempo in risposta, ogni volta che può, all’avversaria. La zampata arriva nel settimo game, dove la bielorussa non riesce a contenere la potenza del dritto di Johanna ed è costretta a cedere la battuta; Konta in fiducia dilaga, vince altri 5 giochi di fila e si porta sul 3-0 nel secondo set, per quella che si preannuncia come un’esecuzione. La pioggia però da Toronto si sposta a Montreal e il match viene rimandato al giorno dopo.

Simona Halep varca il campo centrale poco dopo la mezzanotte italiana. Il rientro, dopo oltre un mese di stop dall’eliminazione al terzo turno di Wimbledon, non è dei più fortunati, considerata la superficie e l’avversaria Anastasija Pavlyuchenkova, sempre tosta sul veloce. Il match inizia in salita per la numero uno del mondo, coi primi 7 giochi disputati che si rivelano lunghi e lottati. Non si assiste a nessun break, ma si intravede una partita non facile per la regina del Roland Garros, fino a che la pioggia non stabilisce che lo spettacolo e il verdetto andranno stabiliti il giorno dopo.

RISULTATI:

E. Mertens/ Zhang Shuai 62 67 (2) 60

A. Sevastova/ M. Puig 46 76 (11) 61

V. Azarenka/ J. Konta 36 03 (sospesa)

S. Halep/ A. Pavlyuchenkova 34 (sospesa)

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