Coppa Davis: Cilic domina Pouille e consegna il trofeo alla Croazia

Marin Cilic ha regalato alla propria squadra il punto decisivo per la conquista della Coppa Davis. Nella sfida contro Lucas Pouille, il tennista nato a Međugorje si è imposto nettamente, con il punteggio di 7-6 6-3 6-3. Si tratta del secondo titolo raggiunto dalla nazionale croata di tennis nella sua giovane storia.

DAVIS CUP 2018   FRANCIA – CROAZIA  1 – 3

La cronaca – Nessuno dei due giocatori ha brillato in particolar modo nel corso della frazione inaugurale. Cilic, tuttavia, ha potuto far valere la propria superiorità in termini di maggiore potenza impressa ai colpi fondamentali nonché la possibilità di eseguire una varietà di colpi qualitativamente migliore. All’interno dei turni di servizio ha opposto la consueta solidità, malgrado non sia stato assistito come al solito dalla prima palla, soprattutto in occasione dei primi turni di battuta. Sotto il profilo strategico, il croato ha cercato di sviluppare delle manovre rapide, forzando i colpi appena ne ha avuto l’occasione, con l’obiettivo di sorprendere il transalpino e di compromettere sul nascere qualsiasi sua iniziativa. Pouille, di contro, si è espresso in maniera quasi esclusivamente conservativa, specie durante i duelli da fondo campo, all’interno dei quali ha mostrato notevoli difficoltà a risultare adeguatamente incisivo. Ha commesso inoltre numerosi errori con il rovescio, realizzando spesso il colpo con gli appoggi sbagliati e di conseguenza senza un buon equilibrio. Il tennista francese, peraltro, nonostante abbia dovuto fronteggiare due palle break, al terzo e al settimo gioco, è riuscito a non cedere il servizio fino al termine del parziale e a costringere Cilic ad andare al tie break. All’interno dello jéu decìsif il croato si è reso insidioso nei turni di risposta, oltre ad ottenere un discreto numero di vincenti direttamente con la prima palla. Quindi ha potuto conseguire il set piuttosto nettamente, per 7-3. SECONDO SET – La seconda partita è trascorsa in maniera favorevole al tennista di Međugorje, il quale ha mantenuto elevata l’intensità del suo tennis, senza cadere in fisiologici cali di tensione. Il suo avversario, invece, ha continuato ad arrancare, specie all’interno dei propri game di battuta, dove ha subito oltremodo la pressione di Cilic, realizzata attraverso l’esecuzione di risposte ben calibrate. Al sesto gioco questa condizione di gioco si è fatta insostenibile per il transalpino, il quale ha finito per cedere il primo break del set. Anche successivamente, all’ottavo game, sullo score di 5-2 per Cilic, si è verificata la medesima situazione: il croato si è procurato ben tre palle set, ma questa volta Pouille è riuscito a togliersi dai guai grazie ad una serie di prime palle direttamente a punto (ai vantaggi Cilic ha avuto un’altra palla set, senza tuttavia riuscire a concretizzarla). La vittoria del parziale è stata rimandata di poco, in quanto nel game successivo il croato ha conservato la battuta a trenta, imponendosi per 6-3. TERZO SET –  Il tennista balcanico ha insistito nel compiere una prestazione attenta, con l’obiettivo principale di non regalare punti all’avversario. Nel corso degli scambi ha avuto in mano il pallino del gioco pressoché in ogni circostanza, continuando ad eseguire colpi precisi e profondi, nonché realizzando improvvise accelerazioni di diritto dopo essersi aperto il campo con cura. Mentre il francese ha soggiaciuto in una condizione di gioco prettamente difensiva, dove di rado è stato in grado di costruire delle serie manovre di contrattacco. Nei game di battuta, in particolare, ha sofferto le risposte di Cilic, iniziando spesso gli scambi in uscita dalla battuta da una posizione poco confortevole. In merito al punteggio, Cilic si è avvantaggiato già al quinto game, concretizzando la seconda di due palle break avute a disposizione. Sullo score di 5-3 Pouille si è arreso definitivamente, concedendo tre palle match al croato. Quest’ultimo, alla terza opportunità utile, ha fatto propria la partita, realizzando un lob vincente in occasione di una discesa a rete del francese e regalando la vittoria della Coppa Davis alla nazionale Croata.

Il punteggio:

M.Cilic b. L.Pouille 7-6(3) 6-3 6-3

15 comments
    1. Giuliana Cau stavolta non ha avuto il braccino. Non è stato ingiocabile, ma ha reso inerme Pouille. La Francia ha sbagliato scelte, però. Altrimenti credo che se la sarebbero potuta giocare al quinto match.

    2. Daniela schierare Chardy e Tsonga al posto di Simon è stato un errore che è costato molto a Noah. Ma stavolta Cilic non ha tremato, hai ragione; e tra l’altro è stato un signore a fine gara e nella premiazione.

    3. Giuliana Cau Simon ci sarebbe dovuto essere di diritto. Con la partita che aveva giocato contro Federer pochissimo tempo fa, aveva dimostrato di essere davvero in forma. Tsonga che ha fatto mesi fermo poi, è stato il colpo di grazia… Meglio Paire, che anche se è matto come un cavallo, in questi contesti si esalta da matti. Entrambi avrebbero sicuramente reso più equilibrata la finale… In cui i poveri Herbert e Mahut hanno fatto il loro, vincendo ieri. Se Noah avesse fatto scelte diverse, avremmo sicuramente visto un’altra finale. Mi spiace anche essere cattiva nei confronti di Chardy (che in fondo, seppur sia uno poco di maniera, ammiro pure), ma lì in mezzo ci stava come i cavoli a merenda… Non ha quasi minimamente posto resistenza a Coric, che forse non era nemmeno al meglio fisicamente.

  1. Non c’è stata storia: nove a zero il computo dei set nei singolari. La qualità della Croazia era nettamente superiore. La Francia ha un grande bacino di singolaristi, ma la sorte non gli è stata propizia: per vari motivi sono arrivati a questa ultima (sigh) finale di Davis tutti fuori condizione.

    1. Attualmente se dovessi dirti qual’è l squadra di Davis potenzialmente più forte , sarei in difficoltà…. oltre alla Francia, ma abbiamo evidenziato i limiti, la Spagna si trova nella stessa situazione, anche se Nadal va ancora forte quando non è infortunato. La Gran Bretagna è un incognita, in base a condizioni di Edmund e soprattutto Murray. I top tedeschi tolto Zverev pure sono agli sgoccioli, da Kohlschreiber in poi. Mi incuriosiscono le potenzialità russe con Cachanov e Rublev, e quelle canadesi con Shapovalov e Raonic. Mina vagante l’Argentina. Per non parlare degli USA…..

  2. Addio coppa Davis … i notabili del tennis ti hanno condannato a morte ! Termineranno il lavoro con lo sterminio di questo sport con la prossima applicazione del vergognoso regolamento next gen anche nel circuito maggiore !

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