Niente tatuaggi, capelli a modo e tanto fair play: quali tennisti verrebbero ingaggiati dal Monza di Berlusconi?

Silvio Berlusconi, neo-presidente del Monza calcio, ha “stilato” un codice etico per gli aspiranti calciatori della squadra lombarda: niente barba, niente tatuaggi, capelli curati e fair play in campo. Noi di Tennis Circus ci siamo divertiti a scegliere quali tennisti sarebbero promossi dall'ex Premier... e quali no.

Il tennis ed il calcio sono due mondi quanto mai lontani, da sempre. Lo sport più amato e più seguito (quello del pallone) è una macchina da business che vede nei suoi interpreti icone di stile, invidiati, strapagati, che lanciano mode seguite da i teenagers di tutto il mondo. Al confronto dei calciatori i tennisti sono di gran lunga meno influenti ma da sempre incarnano quella sobrietà e quello stile che i campioni del calcio hanno perso da tempo, troppo intenti a sfoggiare capigliature eccentriche e tatuaggi esagerati.

Amante “dell’old style” è senza dubbio l’ex presidente del Milan Silvio Berlusconi che insieme al socio di sempre Adriano Galliani ha da poco acquistato il Monza calcio, squadra di Lega Pro, ed ha stilato per l’occasione una serie di requisiti a cui gli aspiranti calciatori della squadra lombarda dovranno rispondere se vorranno entrare a far parte della rosa. Niente tatuaggi, niente barba, niente orecchini, capelli a modo e tanto fair play, questo pretende Berlusconi dai suoi tesserati e noi ci siamo chiesti quali tra i tennisti più famosi avrebbero il lasciapassare per giocare alla corte del “Silvio Nazionale” e quali sarebbero bocciati all’istante.

ROGER FEDERER E RAFA NADAL – I due rivali per eccellenza dell’ultimo ventennio tennistico, passerebbero senza dubbio le dure selezioni “berlusconiane”.

Lo svizzero dopo un periodo giovanile che lo ha visto ossigenato e con una folta chioma, ha da tempo incarnato il look del ragazzo della porta accanto pieno di classe, come il suo tennis. Roger ha griffato marchi e dettato mode come pochi suoi colleghi ed ha avuto il merito di portare nel mondo uno stile unico dimostrando ai ragazzi che si può essere ricchi e belli anche nella piena semplicità.

Il mallorchino è totalmente distante dal compagno di Slam e trofei, se Federer ha poco dell’atleta e tanto dell’impiegato, Rafa con il suo fisico scolpito ed i bicipiti muscolosi altro non può che essere un tennista. La bandana da pirata e le canottiere a mettere in mostra la sua prestanza fisica sono stati per anni imitati da tennisti professionisti e non, mode che non hanno mai sfociato nell’eccesso.

Del fair play poi Roger e Rafa ne hanno fatto il loro vestito più bello.

Australian Open 2018Rafael Nadal (ESP)Photo © Ray GiubiloTennis - AUSTRALIAN OPEN 2018 - Grand Slam ATP / WTA - Melbourne Park - Melbourne - Victoria - Australia

Rafa Nadal

JOHN ISNER E PIERRE-HUGUES HERBET – L’americano ed il francese non saranno dei campionissimi ma non si può dire che non siano dei bravi ragazzi.

Isner è un omone di 2 metri e 08 ed indossa il n.50 di scarpe, diciamo che la sua mastodontica fisicità se gli permette di mettere a segno un numero incredibile di ace a match, di certo non lo rende adatto a sfoggiare un look troppo eccentrico ed appariscente. John ha una grande fede in Dio (si dichiara presbiteriano), ha sposato la sua storica fidanzata nella massima riservatezza e non si è arrabbiato nemmeno quando uscì una notizia bufala che lo dava deceduto.

Pierre a 27 anni non è ancora riuscito a spiccare il volo ma ha un autocontrollo ed una calma olimpica. Gli Us Open lo videro protagonista di un paradossale episodio contro Kyrgios, dove l’arbitro incoraggiò il nervosissimo tennista australiano a non perdersi d’animo ed a riprendere in mano la partita. Il francese si lamentò dell’accaduto solo a bocce ferme dopo il match , dimostrando a Kyrgios come bisognerebbe stare in campo.

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John Isner                                                                                                      Pierre -Hugues Herbert

SASHA ZVEREV E MATTEO BERRETTINI – Il primo è una promessa del tennis mondiale, il secondo del tennis azzurro. Il tedesco si trova da 2 anni sotto le luci della ribalta ed è già l’idolo delle ragazzine con la sua faccia pulita e la sua voglia di lavorare per diventare quel campione che molti vedono in lui.

Se Zverev un po’ la faccia da divo ce l’ha, Matteo Berrettini nemmeno quella e se lo incroci per strada lo scambi per uno studente universitario. Matteo in questa stagione ha sorpreso tutti con i suoi notevoli progressi, ha la testa per sfondare e noi italiani facciamo il tifo per lui.

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Sasha Zverev                                                                                                Matteo Berettini

I BOCCIATI: NICK KYRGIOS, ANDRE’ AGASSI, JOHN MCENROE E FABIO FOGNINI – Non avrebbero di certo bisogno di presentazioni ma è giusto sottolineare che Kyrgios, Agassi, McEnroe e Fognini sono “bad boys” molto differenti tra loro.

L’australiano ha proprio il look tipico dei calciatori di serie A che a dire il vero è raro trovare nei suoi colleghi: tatuaggi, orecchini e taglio di capelli che pare fatto in casa. In più il suo talento è da sempre sporcato da comportamenti oltre ogni limite, chiedere a Wawrinka per maggiori info.

Andrè Agassi fece del look eccentrico un suo cavallo di battaglia e quando perse i capelli pur di portarli inguardabili si mise una parrucca che per sua ammissione gli costò un Roland Garros. La sua vita ha registrato eccessi, divorzi, droghe e persino match giocati senza mutande per scaramanzia, tanto da diventare un best seller internazionale. Poi ha trovato la pace grazie all’incontro con Steffi Graff.

Il problema di John McEnroe invece non era il look, quanto gli isterismi che lo prendevano in campo ma che non gli hanno impedito di diventare un fuoriclasse. Se chiedi a John quale tennista moderno preferisce ti farà il nome di Fabio Fognini, ( che dice di adorare) folle come lui con la racchetta e con la testa. Fabio è stato etichettato forse eccessivamente come bad boys la sua carriera è costellate di scenate ma in campo non è mai scorretto, né sleale. Negli ultimi anni si è un po’ catechizzato ed anche lui come McEnroe sul look non lo si può rimproverare: qualche tatuaggio ce l’ha ma ben nascosto e se a John a guardarlo gli potevi anche dare del “pazzoide”, Fabio appare tenero, semplice e molto curato.

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Nick Kyrgios                                                                                               Andrè Agassi

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