Una nuova soluzione per il rovescio di Del Potro?

Il preparatore atletico francese Paul Dorochenko è convinto di poter aiutare Delpo a ritrovare fiducia nel suo rovescio attraverso la sua tecnica di riprogrammazione neuromotoria

Sebbene al suo ritorno, con le imprese commoventi alle Olimpiadi e in Coppa Davis, Juan Martin Del Potro aveva dato l’impressione di poter tornare a competere a grandi livelli, in questo 2017 l’ex campione degli US Open non è riuscito a fare il salto di qualità definitivo per poter rientrare nell’élite del tennis, rimanendo sempre intrappolato tra la 30esima e la 35esima posizione del ranking. Non è difficile intuire il problema che ostacola la risalita in classifica del “ragazzone” di Tandil. Senza fare troppi giri di parole, quello che manca in questo momento a un fenomeno come Delpo per raggiungere i vari Federer, Nadal e compagnia bella, è il rovescio in top. Questo colpo però l’argentino lo sapeva giocare eccome, solo che, dopo tutte le operazioni subite in questi anni al polso, ha perso sicurezza e fiducia in questo fondamentale, limitandosi a utilizzare il back o comunque a non spingerlo al massimo come faceva nei tempi migliori. Juan Martin, pur sforzandosi, non è riuscito a compiere progressi e così la situazione è diventata piuttosto frustrante. Tuttavia qualcuno è convinto di potergli dare una mano…

Nei giorni scorsi, infatti, alla stampa Argentina il preparatore atletico francese Paul Dorochenko ha dichiarato di avere intenzione di aiutare Delpo a ritrovare fiducia nel colpire la pallina con il rovescio a due mani, attraverso sedute basate sulla riprogrammazione neuromotoria. Dorochenko, noto soprattutto per la collaborazione con un Federer adolescente, ritiene che un lavoro specifico di questo tipo permetterebbe al cervello di Del Potro di giudicare possibili e semplici certi movimenti che attualmente sono visti come dannosi per il suo polso. Anche se sarà difficile che la “Torre di Tandil” torni al suo miglior livello, secondo il preparatore atletico francese, la terapia potrebbe fare il caso suo, avendo dato in passato grandi risultati, anche con altri campioni argentini, tra cui Guillermo Coria e Gabriela Sabatini. “E’ vero che mai nella storia un giocatore con infortuni di questa portata è tornato di nuovo lo stesso, ma Del Potro ha bisogno di ritrovare sicurezza nel suo rovescio. Quindi quello che propongo è semplice: una riprogrammazione neuromotoria che dica al suo cervello che può tornare a colpire il rovescio come prima”.

In cosa consiste questa tecnica innovativa? Il principio cardine dell’allenamento neuromotorio consiste nell’azione sul sistema nervoso centrale, affinchè lo stesso impartisca all’organismo gli ordini per correggere i movimenti errati: l’atleta esegue il colpo, si collega al sistema Activa Concept e, dopo la riproduzione del movimento corretto, un suono dalla bassa frequenza agevola il cervello nella riprogrammazione. Tutto consta della convinzione secondo cui il cervello non percepisca differenza tra immaginare un atto ed eseguirlo veramente.

Secondo i giornali argentini, tra Delpo e Dorochenko ci sarebbe dovuto essere un incontro a Palermo qualche giorno fa, ma il campione albiceleste non si sarebbe presentato. Poco ore dopo il team dell’ex numero 4 del mondo ha rilasciato un comunicato nel quale veniva negata ogni relazione con il guru transalpino. Staremo a vedere come evolverà la situazione…

 

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