Federer, Nadal e Djokovic: il talento al potere

A partire dal 2003, anno della prima vittoria dello svizzero a Wimbledon, questi tre campioni hanno dominato il circuito maschile, conquistando 51 Slam su 62 totali. Per ora, non c'è nessuno all'orizzonte che possa sostituire i Fab Three in tempi brevi.

Federer, Nadal e Djokovic stanno scrivendo la storia del tennis. In questi anni hanno rivoluzionato il concetto stesso di campione, cambiando per sempre la storia del gioco. I numeri, in tal senso, non mentono: questi tre fenomeni, a partire dal 2003 – anno della prima vittoria di Federer a Wimbledon – sono riusciti nell’impresa di aggiudicarsi ben 51 titoli del Grande Slam sui 62 a disposizione, un dato pazzesco. I “tre tenori” del tennis mondiale dominano in modo incontrastato il circuito da 15 anni ed il loro regno non accenna a terminare.

CAMPIONI ETERNI – Spesso si sente dire che in realtà, dietro i loro successi, ci sia la mancanza di talento nei diretti avversari, ma non è così. Nel corso degli anni solo lo svizzero Stan Wawrinka e lo scozzese Andy Murray sono stati in grado di stare al loro livello. Come è normale che sia, tuttavia, questi due grandissimi giocatori sono riusciti ad esprimersi ai massimi livelli per poco tempo. Nell’era del tennis moderno nessuno è riuscito a fare quello che stanno facendo in questi anni Federer, Nadal e Djokovic. Probabilmente, per molti, era addirittura impensabile che una cosa del genere potesse mai accadere: per i tre re del tennis il trascorrere del tempo sembra non rappresentare un limite ma una opportunità di crescere e di migliorare. Ne è la dimostrazione il fatto che, al 20 settembre, per la vittoria del prossimo Master 1000 di Shanghai, siano ancora loro i favoriti. Secondo i bookmaker, infatti, il trionfo di Djokovic nel torneo è pagato 3,50 volte la posta, seguito da Rafa Nadal a quota 4,50 e da Federer a quota 6.

ROGER FEDERER

federe

King” Roger, per gli appassionati di questo magnifico sport, non è un semplice tennista: è una vera e propria icona. Da ormai 15 anni, con la sua classe purissima e con il suo talento irripetibile, incanta ed affascina tifosi di tutte le età, come solo i grandissimi sanno fare. Le sue sfide epiche con Nadal sono già nella leggenda e, per la nostra gioia, nonostante i suoi 37 anni, non sembra avere alcuna intenzione di smettere di giocare. Come è normale che sia, in questi ultimi anni, sta centellinando le sue presenze nel circuito al fine di preservarsi e di rendere al meglio nei tornei che contano. Dietro i suoi successi, oltre all’immenso talento, ci sono un’organizzazione maniacale ed una dedizione totale al gioco. Ciò gli ha permesso di riscrivere la storia dello sport con dei record sensazionali, tra cui:

  • maggior numero di tornei dello Slam: 20;
  • aggior numero di finali, 30, semifinali, 43, e quarti, 53, nei tornei dello Slam;
  • maggior numero di partite dello Slam, ben 339;

Numeri incredibili che, tuttavia, rappresentano solo una piccola parte di quello che lo svizzero ha rappresentato e rappresenta tutt’oggi per il tennis. A 37 anni continua ad incantare il mondo con i suoi colpi perfetti, con l’armonia dei suoi movimenti, con la classe che lo contraddistingue dentro e fuori dal campo. Per gli appassionati di questo sport Federer non è semplicemente un tennista, bensì l’incarnazione del tennis stesso.

 

RAFAEL NADAL

nadal

Nadal è il più grande giocatore di sempre sulla terra rossa. Nonostante in passato ci siano stati altri grandi campioni che si sono espressi ad alti livelli su questa superficie, il maiorchino sembra essere giunto da un altro pianeta. 17 titoli dello Slam, tra cui 11 Roland Garros, 3 US Open, 2 Wimbledon ed 1 Australian Open non si vincono per caso. La grandezza dello spagnolo è stata spesso sottovalutata a causa, o per merito, dell’eterna rivalità con lo svizzero. Nadal e Federer sul campo da tennis sono agli antipodi: forza bruta contro talento puro, potenza contro classe cristallina. In realtà le cose non stanno proprio così. Rafa non è “un pallettaro”, tutt’altro. Lo spagnolo è un giocatore con una tecnica fuori dal comune e la sua abilità sta proprio nella capacità di abbinare il suo talento ad una condizione fisica sempre ottimale. La sua sfortuna, o fortuna – dipende dai punti di vista – è stata quella di essere paragonato troppo spesso a Federer. Lo svizzero ed il maiorchino, tuttavia, non possono e non potranno essere mai paragonati: sono troppo diversi in tutto. A 32 anni Rafa ha dimostrato che, seppur afflitto da vari problemi fisici, non ha alcuna intenzione di mollare un centimetro e continua a lavorare per migliorarsi ed entrare, se possibile, ancor di più nella storia del gioco.

NOVAK DJOKOVIC

DJOJJ

Dopo anni difficili in cui aveva meditato anche il ritiro, il serbo è tornato nel posto che gli compete: nell’Olimpo del tennis. Dopo aver deciso di tornare alle sue origini, affidandosi al suo coach ed al suo staff storico, Nole ha cambiato marcia, vincendo in pochi mesi gli US Open e Wimbledon. Probabilmente il suo talento è stato un po’ oscurato dalle imprese del duo Federer- Nadal, ma Nole è un campione assoluto, uno dei più grandi di sempre. I numeri di Djokovic parlano per lui e mai, prima di oggi, nessuno è riuscito a raggiungere i suoi traguardi: il serbo è l’unico tennista della storia ad aver trionfato almeno una volta in tutti i tornei Open ed in tutti i Masters 1000. Dotato di una tecnica e di un atletismo fuori dal comune, Nole ha contribuito a riscrivere la storia di questo sport, alzando l’asticella verso traguardi fino a qualche anno fa impensabili.

Ogni appassionato di tennis ha le proprie convinzioni su chi, tra i tre, sia il più grande. Davanti al loro immenso talento, tuttavia, le valutazioni personali ed i paragoni lasciano il tempo che trovano. Dopo di loro, con ogni probabilità, il tennis non sarà più lo stesso. Non resta che goderci fino in fondo questi campioni e sperare che il futuro possa regalarci altri fenomeni del genere.

Fabio Contix

0 comments
  1. A mio modesto pare i talenti ci sono e sono “monomani” ma fanno fatica a imporsi perché trovano i “bimani” senza talento ma con molta palestra. Tranne il Re, Sampras e qualcun’altro si sono imposti. Infine un’ultimo pensiero personale: il tennis si dovrebbe giocare esclusivamente a una mano, perché a due non è più tennis.

  2. Nole è il campione in assoluto per me…il talento nel tennis è dato da fisico,braccio e mente ed è Nole che per me impersonifica al meglio i tre elementi….ed il tennis è tennis a una o a due mani….ma che scherziamo????? W il tennis moderno !!!!

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