Wta Briefing: Agnieszka Radwanska sempre più in crisi. Notte fonda anche per le italiane

Una Agnieszka Radwanska irriconoscibile, una Garbiñe Muguruza in ascesa e una matassa sempre più ispida e aggrovigliata per le azzurre. Ecco i lasciti più significativi di questa prima settimana del Miami Open.

“Tant’ è amara che poco è più morte” cantava il Poeta nella Comedia per descrivere la selva oscura nella quale si imbatté in età adulta. Un po’ così può esser figurata la crudele condizione delle azzurre Sara Errani, Roberta Vinci e Francesca Schiavone, rispettivamente 29, 34 e 36 anni, in questo difficilissimo inizio di stagione. Le prestazioni negative al Miami Open sono state solo le ultime di un 2017 che sta riservando solamente bocconi amari per il nostro tennis in rosa – da non dimenticare la sconfitta interna di febbraio delle azzurre di Fed Cup contro la Slovacchia.
A Key Biscayne, Sara Errani ha deluso non tanto per l’uscita al secondo turno contro Shuai Zhang (numero 33 del mondo), ma per il modo in cui è avvenuta l’eliminazione, con la bolognese prima avanti di un set e poi, nel decisivo terzo parziale, sul 5-2 e con un matchpoint non sfruttato. Ancor più malumore ha innestato il k.o. di Roberta Vinci contro la ventenne statunitense Taylor Townsend. La tarantina ha racimolato appena cinque giochi prima di salutare all’esordio il Premier di Miami. I nervi di acciaio non sono certamente appannaggio delle due ex top 10 azzurre.
Da Francesca Schiavone, alla sua ultima stagione da professionista, non si può pretendere molto, ma le eliminazioni nei turni di qualificazione di ogni torneo, non possono che lasciare scontenti i tifosi italiani abituati a ben altre prestazioni da parte della ex campionessa del Roland Garros.

Agnieszka Radwanska, ex numero 2 del ranking Wta
Agnieszka Radwanska, ex numero 2 del ranking Wta

Lo scivolone nella partita di esordio di Elena Vesnina contro Ajla Tomljanovic quasi non ha fatto notizia, ebbri ancora dall’entusiasmante vittoria della russa a Indian Wells. La notizia l’ha fatta eccome, invece, il nuovo k.o. di Agnieszka Radwanska, ancora per mano di Mirjana Lucic-Baroni, dopo la scioccante eliminazione avvenuta a gennaio agli Australian Open. Da lì la polacca non si è praticamente più ripresa e la nuova sfida contro l’esperta croata riservata dal tabellone di Miami, sembrava cadere a puntino per sbloccare la “Maga”. Come non detto: la Radwanska ha ceduto con un secco 6-0 6-3 allungando il periodo nero che non la vede vincere due match di fila ormai dal torneo di Sydney di inizio anno.
Lieto il ritorno di Garbiñe Muguruza che, seppur ancora non nella forma più brillante (ma questo era decisamente nella norma considerando l’infortunio alla caviglia di fine anno scorso), si sta avvicinando al completo recupero fisico e al gioco che l’ha portata a vincere il Roland Garros la scorsa primavera. Due vittorie in rimonta contro Christina McHale (ribaltato addirittura il 6-0 inflittole dall’americana nel parziale d’apertura) e Shuai Zhang hanno portato la spagnola all’interessantissimo match contro Caroline Wozniacki, altra tennista in gran forma in questo periodo, per un posto nei quarti di finale.

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