A Clevelanda l’ Italia Senza big tenta l’impresa

L'Italia di Corrado Barazzutti vola a Cleveland senza le top players per affrontare gli Usa anche loro con le seconde linee. Le americane partono favorite ma le azzurre se la giocano. Sarà un modo per vedere all'opera le nuove leve. di Lorenza Paolucci

Fed-Cup-Italia

Non ci saranno Sara Errani, Roberta Vinci, Flavia Pennetta e Francesca Schiavone, ma nemmeno Sloan Stephens, Serena e Venus Williams. La sfida che sabato 9 e domenica 10 vedrà opposte l’ Italia, campione in carica, e gli Usa per un posto in semifinale sarà dunque senza stelle. Le assenze delle americane, specie delle sorelle Williams, non sono una novità (sulla presenza di Serena annunciata a dicembre non ci aveva creduto nessuno), quelle di Errani e compagne hanno invece sorpreso un po’ tutti. Le polemiche però sono passate, Sara e Roberta hanno spiegato il motivo della loro scelta: impensabile volare in America, dopo essere tornate da Melbourne in Europa, per giocare a Parigi. Francesca come le compagne ha giocato il premier in Francia , Flavia ha riposato perchè il polso operato va gestito con cautela.
Sarà quindi una squadra inedita quella che nel week end si giocherà l’accesso al penultimo atto della competizione. Barazzutti ha convocato Karin Knapp (n.40 WTA), Camila Giorgi (n.84 WTA), Nastassja Burnett (n.161 WTA), e Alice Matteucci (n. 704 WTA). Gli Usa schierano Madison Keys (n. 37 WTA), Alison Riske (n. 46 WTA), Christina Mchale (n. 62 WTA) e Lauren Davis (n.59 WTA).
Per Giorgi e Matteucci si tratta della prima convocazione in maglia azzurra. Camila però, due volte negli ottavi di uno Slam, ha l’esperienza ed il talento per fare bene. Nel circuito ha sconfitto Pennetta, Schiavone, Wozniachi e Petrova  e sarà l’osservata speciale dato che da tempo si aspettava una sua chiamata in azzurro. Quasi sicuramente Barazzutti la schiererà come singolarista accanto a Karin Knapp che sta passando un gran periodo di forma, a Melbourne è stata ad un passo dallo sconfiggere Maria Sharapova. Il doppio è un’incognita, vedremo cosa deciderà il capitano.
Le americane sono favorite, hanno giocatrici più alte in ranking e tutte abituate a palcoscenici importanti, il pericolo n.1 sarà la Keys, n. 37 del mondo.
Vincere vorrebbe dire giocare una semifinale che l’Italia non manca dal 2009; perdere significherebbe giocarci uno spareggio per rimanere nel World Group, dopo quello del 2008. Se dovesse accadere il peggio speriamo che le veterane decidano di esserci in aprile, ma per ora poniamo fiducia in quella che tra non molto sarà la nazione del futuro.
In bocca la lupo e forza azzurre.

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