Fed Cup: Ora tocca a te, Tathiana

Conclusa la lunga e vincente era di Corrado Barazzutti sulla panchina della squadra di Fed Cup italiana (quattro titoli mondiali conquistati) è già tempo di pronostici sulla nazionale che verrà e che sarà guidata da Tathiana Garbin.

PESANTE EREDITÀ – Sono stati quattordici anni intensi e costellati di vittorie quelli di Corrado Barazzutti – uno dei quattro moschettieri che nel 1976 alzarono al cielo di Santiago del Cile la Coppa Davis – sulla panca della nazionale azzurra di Fed Cup. Il tecnico friulano, debuttante nel 2002 in un Italia-Svezia, ha lasciato all’inizio di questa settimana per concentrarsi sul team maschile, consegnando il testimone di capitano della squadra in rosa a Tathiana Garbin, sua ex giocatrice, che con la nazionale tra singolo e doppio ha collezionato tredici match (sei vittorie e sette sconfitte il bilancio).
«Succedo a un capitano che ha scritto la storia del tennis azzurro» ha affermato una emozionata Garbin subito dopo la prestigiosa nomina.

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Pesante eredità quella lasciata da Barazzutti nelle mani della Garbin. Quattro allori mondiali in cinque finali disputate – coppa più prestigiosa sollevata nel 2006, 2009, 2010 e 2013; finale persa contro la Russia nel 2007 – e un addio meditato e deciso insieme alla Federazione in seguito alla sconfitta di aprile contro la Spagna di Garbiñe Muguruza e Carla Suarez Navarro e alla consequenziale retrocessione nel gruppo mondiale B dopo diciotto anni di permanenza nella categoria maggiore.
Tathiana Garbin arriva, dunque, in un momento molto delicato del movimento tennistico femminile alle prese con un complicatissimo cambio generazionale.
«Tathiana fa già parte della nostra famiglia – ha detto Angelo Binaghi, presidente Fit – e sono certo che anche in questo nuovo ruolo saprà dare il massimo apporto per la crescita del movimento tennistico italiano».
La ex tennista nata a Mestre trentanove anni fa, in carriera può vantare una ventiduesima posizione nel ranking raggiunta nel 2007 e un titolo Wta conquistato a Budapest nel 2000. Nel doppio ha ottenuto maggiori trionfi con gli undici titoli vinti principalmente insieme a Janette Husarova e Timea Bacsinszky – per la Garbin un titolo in doppio anche con la partenopea Rita Grande nel 2002 a Hobart.

IL NUOVO TEAM AZZURRO – L’obiettivo principale che non dovrà mancare la neo capitana è fissato per i prossimi 11 e 12 febbraio quando la nazionale azzurra incrocerà la Slovacchia, primo step per ritornare nel World Group di Fed Cup. Ma chi saranno le giocatrici che saranno capitanate dalla mestrina?
Con tutta probabilità si ripartirà dallo zoccolo duro dell’ultimo decennio, causa anche pochi riverberi di fenomeni all’orizzonte. A far parte del team saranno, perciò, Sara Errani, Karin Knapp, forse anche l’highlander Francesca Schiavone e Roberta Vinci, contro cui curiosamente la Garbin ha perso l’ultima finale giocata in carriera nel 2007 a Bogotà,
Martina Trevisan, Martina Caregaro e Nastassja Burnett tardano a sbocciare, nonostante abbiano ormai superato i ventitré anni; rimangono ancorate al grado di speranze Alice Matteucci e Jasmine Paolini, mentre un capitolo a parte merita Camila Giorgi.
Tax, come viene amichevolmente chiamata la neo c.t., ha speso parole anche sulla tennista marchigiana esternando fiducia per quel che riguarda un rapido riconciliamento con la Federazione dopo lo scontro avuto lo scorso aprile.

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