Finalmente i giovani, è l’ora del cambiamento?

Le prestazioni dei giovani in questa settimana sono state strepitose. Solo un exploit, oppure è arrivato il loro momento ? Chi sarà il futuro numero uno al mondo ?

Che sia finalmente arrivato il momento dei giovani ? Osservando quanto accaduto nell’ultima settimana di tennis giocato, la risposta tenderebbe ad essere affermativa, viste e considerate le grandissime prestazioni dei vari Goffin, Thiem, Pospisil, Raonic e compagnia.

I primi due hanno dato vita ad una bella finale a Kitzbuehel, vinta dal belga, ma soprattutto ad un ottimo torneo, nel quale hanno eliminato giocatori tra i più blasonati, arrivando in finale abbastanza in scioltezza.
Goffin, dopo un paio di anni nell’anonimato, è tornato a vincere nell’ultimo mese, imbattuto nei tornei challenger ed anche nel 250 di Kitzbuehel, rientrando, dopo essere uscito dai primi 100, nella top 50 del tennis mondiale, avvicinandosi sempre più al poter sperare di avere una testa di serie in uno dei prossimi tornei Slam. Il giovane belga, nonostante le difficoltà in alcuni momenti decisivi dei match affrontati, si è dimostrato molto solido e concentrato, caratteristiche fondamentali, oltre all’indubbio talento, per poter ambire a risultati maggiori in futuro.
Il belga ha dimostrato, fin dall’esordio e da quel Roland Garros che tutti ricordano come il sogno che si realizza, di essere dotato di ottime capacità e buoni fondamentali, anche se il problema è sempre stato il fisico, forse troppo esile per poter puntare in alto. Nonostante ciò, Goffin, vincitore alla prima finale disputata, sembra avere tutte le intenzioni di provare ad arrivare tra i primi e con una buona dose di forza di volontà, le possibilità di arrivarci ci sono assolutamente. Tra i primi venti, in un futuro prossimo, il numero uno belga ci sarà.

Il suo avversario austriaco, Dominic Thiem, è invece stato autore di un’ascesa più rapida. Infatti, dopo aver ben impressionato nei primi tornei dell’anno, è riuscito ad arrivare in finale in casa, sulla terra rossa, la superficie che finora meno ne aveva esaltate le capacità.

L’austriaco, a differenza di Goffin, ha dalla sua parte l’età, due anni in meno del belga, ed il fisico, decisamente meglio strutturato. Per quanto concerne i fondamentali, Thiem è dotato di un fantastico dritto, colpo che lo ha abbandonato nella finale di Kitzbuehel, e di un rovescio abbastanza solido, nonostante necessiti ancora di qualche miglioramento. Il servizio, però, è la più grande differenza tra i due, con Thiem che può vantare un’ottima battuta, mentre il belga non è al livello dell’austriaco.

L’Austria, che non ha un esponente nei 10 da Jurgen Melzer negli anni di splendore, spera vivamente che il giovane Dominic possa rientrare nei primi 10 al mondo e se le premesse sono queste, il sogno austriaco si avvererà senza dubbio, anzi, forse il buon Thiem potrebbe anche sperare in qualcosa di più.

Tra gli altri giovani, sicuramente molto interessanti i canadesi Raonic e Pospisil, col primo che potrebbe sfruttare la stagione americana per salire tra i primi 5 in classifica, sfruttando un servizio letteralmente ingiocabile, che gli permette di poter giocare spesso in maniera molto più tranquilla sul servizio dell’avversario. Raonic, allenato da Ljubicic, è riuscito a migliorare molto i fondamentali e il gioco, compresa la parte mentale dello stesso.

Il suo compagno di Davis, invece, Vasek Pospisil, appena rientrato e tornato al 100% dagli infortuni, ha ottenuto la finale a Washington, battendo Gasquet e Berdych. Il ragazzo ha talento, senza dubbio, ma al momento non ha molta tenuta fisica, compresi numerosi infortuni che ne hanno limitato le potenzialità fino a questo momento. Tuttavia, il talento c’è senza alcun dubbio e la posizione in classifica non è affatto male già adesso, avendo praticamente saltato quasi tutta la prima parte di stagione. Poco tempo e questo canadese con la faccia da bambino arriverà in alto, forse anche più del suo compagno di squadra. Certo è che il Canada ha un futuro assicurato, con questi ragazzi del 1990.

Altra nazione dal futuro assicurato è l’Australia, che con i multietnici Kyrgios, Tomic, qualora trovasse per strada la testa perduta anni fa, e il giovane Kokkinakis, che ancora non ha ottenuto risultati, ma arriverà presto, potrebbe pensare ad un dominio nei prossimi anni.

Kyrgios e Tomic sono due giocatori molto simili, che fanno del servizio il colpo migliore, ma non sono carenti anche nel resto. Kokkinakis forse è più omogeneo nei colpi, ma non per questo più scarso.

Tutto sommato, nel 2014 si sono affacciati numerosi giovani nel tennis mondiale ed alcuni di questi hanno già dimostrato il proprio valore, altri devono ancora farlo. E secondo voi, chi sarà il futuro numero uno al mondo ?

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