Riscatto Kontinen/Peers nella seconda giornata: qualificati Harrison/ Venus

Nel gruppo Eltingh/ Haarhuis, vittoria importante per Kontinen/ Peers: si giocheranno tutto all'ultima contro i francesi. Vittoriosi anche Harrison/ Venus

Anche la seconda giornata del gruppo Eltingh/ Haarhuis, è andata: il tempo a Londra scorre veloce, soprattutto quando deve giocare un certo Roger Federer. La classifica del raggruppamento, prima di questo turno, vedeva il duo francese e Harrison/ Venus in testa alla classifica. In virtù della vittoria delle teste di serie numero 2 del torneo ai danni di Rojer/ Tecau, anche i pericolosi detentori del titolo degli Australian Open si giocheranno tutto all’ultima contro Herbert/ Mahut. Viceversa, la coppia olandese- rumena, saluta la competizione, pur essendo teste di serie numero 3. Peers e Kontinen, da quando giocano in doppio, hanno vinto uno Slam, appunto quello di Melbourne, il mille di Parigi- Bercy e soprattutto le Finals, nell’anno d’oro del 2016, con la finale persa a Shanghai, e quest’anno tenteranno di confermarsi alla O2 Arena. Tutto ancora indeciso per la seconda piazza, come nel girone Becker, che vedrà opposti tra poco Sascha Zverev e il suo idolo Roger Federer, con un bilancio in perfetta parità: due vittorie a testa, una ciascuno nl 2017, prima nella lezione di Roger nel feudo di Halle e poi a Montreal per il secondo, consecutivo, mille in stagione e dunque in carriera. Se nel match d’apertura la coppia finlandese/ australiana aveva riaperto i giochi nel girone, poco fa, la coppia composta da Harrison/ Venus ha definitivamente stravolto le gerarchie. Andando controcorrente rispetto al pronostico iniziale, Harrison/ Venus sono già qualificati alle semifinali, sbalordendo tutti con un tennis d’attacco ed efficace, partendo dall’ultimo posto della Race to London. Quindi, le due coppie date per favorite, per esperienza e blasone, si giocheranno l’ultimo posto disponibile in uno spareggio per decretare l’altro semifinalista, in una O2 Arena gremita. A giovedì dunque per l’ultima giornata e decidere i semifinalisti estratti dal Round Robin, dato anche l’equilibrio che regna nell’altro gruppo e la presenza di veri specialisti.

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(2) H. Kontinen/ J. Peers d (3) J. Rojer/ H. Tecau 7-6 (3) 7-6 (6)- L’imperativo era soltanto uno: vincere. Dopo l’inaspettata sconfitta in apertura contro Harrison/ Venus, teste di serie n.8, partendo da favoriti, i detentori delle Finals 2016 non potevano far altro che riscattarsi quest’oggi. Un match non semplice considerando la classifica degli avversari, che saluta la competizione, ma riuscendo comunque a dare filo da torcere ai due francesi nel primo match, portando il match al terzo, e che forse avrebbero potuto vincere dato il primo set: 1-6 7-6 (7) 10-8 il risultato finale. Due set molto tirati, come si evince dal punteggio, e come si nota anche dai precedenti in perfetta parità, con due vittorie a testa e che mostrano l’equilibrio tra le due coppie. Nel primo set forse i più brillanti sono la coppia vincitrice di ben 4 trofei come gli avversari odierni: l’abilità al servizio, con 3 ace e 4 doppi, ha permesso alla coppia olandese/ rumena, di essere ingiocabile sul servizio, ma che in virtù di una delle due palle break portata a casa dagli avversari, ha reso il tutto vano. Ma al di là dei game alla battuta giocati con poche sbavature, il grande rammarico per la coppia rivelazione del 2017, che hanno rimontato nei precedenti con la coppia n.2 al mondo, è stata la risposta: ben 7 le palle break ottenute, ma solo una sfruttata, e non per via di un servizio avversario letale. Infatti, Kontinen/ Peers nel primo parziale hanno messo a segno appena un ace, con ben 3 ace, che è stato sufficiente a portare a casa il set. Infatti, se si osservano con attenzione le statistiche, si può costatare come la coppia uscita sconfitta abbia fatto più punti: 41 a 37, dato che fa capire come ci fosse un importante vantaggio, assottigliatosi con il tie-break vinto per 7 punti a 3. Decisamente meglio nel secondo set per i vincitori degli AO al servizio, con un scambio di ruoli: appena una palla break concessa, e sfruttata, a fronte delle 6 concesse dagli sconfitti. Anche in questo caso un break per parte, con abilità al servizio, meno per quanto concerne la risposta di entrambe le coppie. Il set scorre, con Rojer/ Tecau che non mollano, ma pur annullando un match point, devono mollare al tie-brek per 8-6, in un’ora e 45 minuti: competizione andata, giovedì la gloria e le ultime “entrate” in caso di vittoria.

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(8) R. Harrison/ M. Venus d. (6) P.Herbert/ N. Mahut (4)6-7 6-4 10-5- Era il secondo confronto tra le due coppie, ed il primo incontro era stato vinto dalla coppia francese, vincitrice di tre trofei quest’anno rispetto ai due della coppia ottava in classifica. Nel primo set c’è equilibrio nel primo match di giornata, soprattutto al servizio con 2 ace e due doppi falli per i francesi contro i 4 ace del duo americano/ australiano. Un match molto spettacolare, che mostra l’ottimo feeling della coppia filo-inglese, capace di sorprendere già nella prima partita, mettendo al tappeto Kontinen/ Peers. Qualificatosi per ultimi, stanno riuscendo ugualmente ad entusiasmare a Londra, pur essendo ottavi, dimostrandosi adatti e meritevoli di essere tra i migliori specialisti del circuito. Un break ciascuno ha reso il primo set molto equilibrato, spettacolare, con l’abilità degli sconfitti nel salvarne altre due. Con l’ottima percentuale del 73%, i francesi si sono assicurati il tie-break con una solidità importante che gli ha permesso della vittoria del primo parziale, con 43 punti totali su 81. Dopo un grande primo set, clamorosamente i francesi hanno un calo di tensione, marcato soprattutto nell’occasione in cui hanno 3 palle break, game spartiacque di un secondo parziale in cui Harrison/ Venus hanno totalmente dominato, eccetto per quel breve passaggio a vuoto, subito rientrato. L’importante servizio, con 3 ace rispetto ai due della coppia francese, sono serviti nel momento fondamentale: annullare all’8° gioco del secondo parziale ben 4 palle break, rispetto all’unica offerta e non salvata dai transalpini. La differenza è stata sostanziale, di appena due punti, 28 a 30 su 58 totali, dato che non riporta il dominio e la qualità offerta da Harrison/ Venus. L’immediato break, è stato gestito alla grande, fino alla conquista del set: 6-4 il risultato finale. Il super tie-break è il risultato finale di un match dominato e vinto meritatamente, con il set decisivo portato a casa per 10-5, vedendosi annullare due match point. Un dominio, set mai in discussione, con la fuga dal 5-3 in poi grazie al 88% di punti vinti al servizio e il 67% totale. Prossima tappa: semifinali. 

 

 

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