Atp Roma, Fognini: “Non sono d’accordo con la scelta di farmi giocare alle 12”. Nadal: “Una bella vittoria”

Le dichiarazioni di Fabio Fognini e Rafael Nadal, dopo il primo quarto di finale maschile degli Internazionali Bnl d'Italia, vinto dallo spagnolo. Dal nostro inviato, Michele Alinovi.

L’impresa di Fabio Fognini non si è compiuta. Ai suoi quarti di finale in carriera al Foro Italico, il ligure è stato sconfitto con onore contro Rafael Nadal, numero 2 del mondo e campione assoluto sulla terra rossa. Non è bastato il caloroso sostegno del gremito Centrale e, da parte di Fabio, l’eccezionale vittoria del primo set, dove era sotto 4 a 1. Nadal, dal canto suo, dopo aver subito e sofferto gli attacchi dell’italiano a inizio partita, si è trasformato nel mostro incrollabile che sulla sua superficie è dominatore assoluto e dove inciampa in ben poche occasioni (l’ultima delle quali ai quarti di finale del Madrid Open, contro Dominic Thiem, dopo una striscia di 50 vittorie consecutive sul rosso). Il maiorchino, che ha vinto sette titoli al Foro Italico (l’ultimo nel 2013) in semifinale sfiderà il vincente fra Novak Djokovic e Kei Nishikori.

Il primo ad arrivare in conferenza stampa è un Rafael Nadal sorridente e soddisfatto per aver saputo rovesciare in rimonta le sorti di una partita complicata:

“Nel primo set Fognini è stato pazzesco. All’inizio ho fatto il break e ho giocato molto bene, poi sì, ho avuto le mie opportunità per chiudere il set in alcuni game ai vantaggi. Qualcosa non funzionava in me e lui giocava grandi vincenti. Alla fine ho pagato la pressione, sapevo di sbagliare troppo e di aver perso una chance importante. Poi ho cercato di alzare il livello di gioco, di calmarmi e di tenere il controllo degli scambi, provando a essere più aggressivo soprattutto con il mio dritto. Sapevo che dovevo cambiare qualcosa, non potevo subire l’avversario in quel modo. È stata questa la chiave che mi ha permesso di vincere il secondo parziale e poi quello decisivo”.

“Essere uscito vittorioso da questa situazione complicata mi dà un sacco di fiducia per il resto del torneo. Non è sempre facile mettere in pratica quello che si vuole fare: io ci ho provato, sono arrivati errori, ma alla fine ce l’ho fatta. Sono contentissimo di essere di nuovo in semifinale”.

“Per ora la mia stagione sul rosso è stata fantastica: due titoli vinti [Monte Carlo e Barcellona], un quarto di finale e ora la semifinale. Non posso certo lamentarmi. Certo, sarei stato più contento con la vittoria a Madrid, e ci ho provato. Ma quando penso a questo rifletto anche che prima per ben cinque mesi [da Beijing a Monte Carlo] non avevo vinto nessun titolo. Per questo sono particolarmente felice. Il match di domani sarà complicatissimo comunque vada. Ma spero e so che posso farcela, naturalmente darò tutto”.

“Se mi dispiace non aver giocato contro Novak Djokovic in questi ultimi anni? Bé, no, in realtà è sempre meglio non giocare contro di lui (ride). Voglio dire, è uno dei più grandi giocatori della storia, non c’è alcun dubbio su questo. È naturale che si preferisce giocare contro avversari molto più facili di Novak. D’altra parte è vero, dopo tutti gli epici scontri che ho avuto contro di lui, è bello essere parte di questo tipo di sfide. Quindi sì, sarei contento di farne altre”.

Fabio Fognini due giorni fa aveva detto che non si aspettava nulla da questo torneo, eppure, soprattutto dopo il primo set, deve averci creduto. Evidente in conferenza stampa il rammarico del ligure, che però non ha perso il suo tipico umorismo, scherzando (seppur in modo amaro) con i giornalisti:

“Nadal ha detto che ha sofferto molto nel primo set e ha dovuto alzare il livello di gioco? Detto da lui fa molto piacere, è il giocatore più forte della storia su questa superficie. Ho dato tutto me stesso e me ne vado a testa alta”.

Fabio poi ha risposto a una domanda sulla decisione degli organizzatori di fissare la partita alle 12 anziché nella sessione serale: “Sui campi si scivola abbastanza. Per il resto, meglio non esprimermi, non voglio creare polemiche. Non so perché mi hanno messo alle 12. Posso essere contrario alla decisione che hanno avuto, ma non voglio dare giudizi, perché il mio commento sarebbe davvero negativo. Ero già abituato a giocare in sessione diurna, e quindi ad alzarmi presto…”.

“Contro Nadal era dura, qualunque giocatore sulla terra parte sfavorito. Però sapevo di avere il gioco per metterlo in difficoltà e sono stato in grado di portarlo al limite, come ha detto lui. Se vogliamo parlare di gioco il break iniziale nel secondo set [nel secondo game] mi ha un po’ tagliato le gambe, è stato uno scambio un po’ sfortunato. Ma non recrimino molto, si sa, Rafa è Rafa”.

“Non mi aspettavo di giocare un torneo simile. Sono sincero”.

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