Internazionali Bnl d’Italia, le conferenze stampa di Sara Errani e Fabio Fognini

A margine del torneo di Roma, Fabio Fognini e Sara Errani si sono presentati in conferenza stampa e risposto alle domande dei giornalisti. Eccone un ricco estratto...

Nelle consuete conferenze stampa di inizio torneo di Roma due dei maggiori rappresentati del tennis azzurro hanno risposto alle domande dei presenti. In particolare Fabio Fognini si è soffermato sulla propria condizione fisica attuale, così come la romagnola. Entrambi infatti sono reduci da periodi non smaglianti, con il ligure, però, in netta ripresa.

FORMA – “Meglio dal rientro di un infortunio è difficile giocare. Ho fatto fatica solo a Monte Carlo perché erano quasi due mesi che non giocavo. Ho perso la partita ma comunque non avevo dolori ed è questa la cosa più importante. A livello di tennis sono soddisfatto perché ci ho messo poco a rimettermi in gioco. In poche settimane sono tornato competitivo anche se fisicamente non sono al top ma per come sto giocando e nel poco tempo in cui ho ripreso sono contento”.

LIMITI – L’ex numero 13 del mondo si è poi soffermato sul match perso a Madrid contro Nishikori“Mi sono mangiato le mani dopo la partita contro Nishikori. Per la maniera e il tempo con cui ho giocato contro il 6 del mondo per più di un’ora e mezza fa pensare. È una vita che sento dirmi queste cose, oramai sono abituato. Se avessi la capoccia… Io dico se mia nonna avesse avuto sei palle sarebbe stata un flipper. Cambiare i propri limiti a 29 anni è difficile e sono anche gli stessi limiti che mi hanno portato al best ranking di numero 13″

SOGNO – Alla domanda di quale torneo preferirebbe vincere la sua risposta è stata: “Devo essere sincero e onesto, Parigi la metto sopra a qualsiasi altro Slam o torneo. Roma è un torneo speciale, sono italiano d’altronde. Tre set su cinque ho più margine viste anche le mie partenze lente. In Francia c’è ampio margine di miglioramento e rimane un sogno. Ogni tanto si avverano però…”

VOGLIA DI VINCERE – Anche Sara Errani parla del fattore forma, per lei non così controllabile: “La forma non esiste nel tennis. Cambia di giorno in giorno, bisogna essere preparati a tutto. Fisicamente ora sto bene, quella è la cosa importante. Ci sono giorni in cui giochi meglio ma spesso non dipende da te. La voglia è tanta e questa è la cosa importante”.

RISCATTO – Aggiunge qualche parola sul suo recente stato fisico, non nascondendo i problemi palesati: “Ho subito un calo del ferro dopo Dubai, ad Indian Wells e Miami non riuscivo ad allenarmi. Ero stanca e prima dell’analisi del sangue non ce ne siamo accorti. Da lì in avanti ho recuperato e mi sono allenata bene. Medico e nutrizionista mi aiutano in questo. Anche a Parigi quando persi con la Petkovic nei quarti ho patito la stessa cosa, direi che è genetica!”.

ASPETTATIVE – Sul torneo di Roma: “È un torneo che mi piace in cui ho fatto bene gli altri anni. È un tabellone forte, sulla superficie che più mi diverte. Ci sono tante componenti però che entrano in gioco. Devo entrare in campo sapendo questo. Non sento nessuna pressione”

Domanda di rito su un suo possibile riavvicendamento con Roberta Vinci alle Olimpiadi, sua storica compagna di doppio: “Io con la Vinci per l’Olimpiade? Non lo so, non lo sa nessuno! Vediamo…”. 

 

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