Sharapova: “Un’esibizione a Roma con la Schiavone? Si può fare!”. Kerber: “Troppa pressione”

La n. 1 al mondo: "Devo pensare a fare del mio meglio. L'invito di Nastase a Madrid? Una brutta scelta". La siberiana, tornata da poco nelle competizioni, ha vinto in due set contro McHale: "All'inizio era un po' lenta, ma mi sto abituando. Voglio rivivere le emozioni di un tempo sul rettangolo da gioco".

Dopo un inizio 2017 la n. 1 al mondo Angelique Kerber torna agli Internazionali Bnl d’Italia con la voglia di dimostrare di essere la più forte. Una presenza rimasta incerta fino all’ultimo, visto il ritiro contro Eugénie Bouchard sul 5 a 0 nel secondo set nel Mandatory di Madrid per un problema fisico, ormai quasi del tutto superato.

IL PESO DELLE ASPETTATIVE – “Mi sento molto meglio fisicamente – spiega Angelique, che a Roma ha un bye al primo turno e al terzo round potrebbe incontrare Masha – a Madrid ho fatto controlli medici e per fortuna ho scoperto di are solo uno stiramento muscolare. Ho avuto molti trattamenti in questi ultimi giorni, stamattina mi sono allenata e posso dire di sentirmi finalmente bene. Ora voglio dare tutto sulla terra rossa, nonostante non sia la mia superficie migliore”. Kerber ha poi detto la sua sulla scelta degli organizzatori del torneo madrileno di invitare Ilie Nastase per premiare Simona Halep: “Non penso sia stata una gran mossa, dopo quello che ha fatto [in Fed Cup]“. Kerber ha poi parlato della difficoltà di ripetersi in questo 2017, dopo l’annus mirabilis 2016, dove ha conquistato tre Slam e ha fatto finale alle Olimpiadi. “Me lo aspettavo, è sempre difficile ripetersi. Anche l’anno scorso ero una top-player, certo, ma nessuno si aspettava che avrei fatto simili risultati. Quest’anno è diverso, c’è molta più pressione, come è naturale che sia. Ci sono un sacco di aspettative, da parte dei media, dei coach, dei fan, del pubblico. E soprattutto da me stessa, perché so cosa sono in grado di fare e voglio farlo di nuovo. Gestire questa situazione è complicato, ma voglio vedere quest’anno come una sfida in cui dare il meglio di me. Questa è la cosa più importante: essere n. 1 non è il primo obiettivo”.

WILD CARD ‘RUBATA’ – La vera regina della giornata e della conferenza stampa è stata però Maria Sharapova, tornata finalmente agli Internazionali di Roma dopo l’assenza dell’ultimo anno, a causa della squalifica per meldonium. “Bentornata”, è il coro generale che si avverte fra il pubblico del centrale durante il match vinto contro la statunitense Christina McHale e in sala stampa.Grazie alla vittoria di questo primo turno, la russa entra di nuovo in top-200. “Sono felice di essere tornata a Roma e di poter giocare di nuovo a tennis – ha esordito Masha. “Sono contenta perché questo è il mio lavoro e sono determinata a migliorarmi sempre di più”. Sulla partita ha ammesso di essere partita un po’ in sordina nei primi game del primo set, prima di iniziare la rimonta: “Sì, ero un po’ ‘lenta’. Le condizioni erano abbastanza diverse rispetto a quelle di Madrid, dovevo abituarmi, e poi ho avuto una giocatrice dallo stile diverso rispetto a quelle che ho affrontato. Poi ho acquisito fiducia game dopo game”. Un giornalista poi le chiede, un po’ provocatoriamente, se dopo la decisione degli organizzatori di Roma di dare la wild card a lei e non a Francesca Schiavone (con tutta probabilità al suo ultimo anno da giocatrice), accetterebbe di fare un’esibizione a Roma insieme alla Leonessa. Lei si mostra un po’ imbarazzata: “Io… ecco. Sì, sarei disponibilissima. Certo, non mi farei sfuggire l’opportunità di tornare a Roma non per giocare un torneo e divertirmi”.

“I WANT THE FEELING” – Oltre ai risultati, Sharapova dice di voler provare di nuovo quelle emozioni uniche che seguono le vittorie: “Voglio sentire ancora quella gioia che ho avuto quando sono diventata n. 1 del mondo o ho vinto tornei importanti. La cosa più bella di poter tornare a competere dopo 15 mesi di assenza è proprio il poter sentire di nuovo la sensazione di sentirmi nel tour. Per ora voglio concentrarmi match dopo match e migliorarmi sempre di più, è questo quello che devo fare.  Masha ha poi parlato indirettamente di Génie Bouchard e Kristina Mladenovic, che l’hanno sconfitta rispettivamente nei tornei di Stoccarda e Madrid dopo aver parlato in modo abbastanza negativo sulla scelta degli organizzatori di concederle wild card dopo la sospensione per doping (Bouchard l’aveva chiamata “cheater”, imbrogliona. “Fin da quando avevo 17 anni ho dovuto sempre affrontare critiche, maldicenze, giudizi. Sono abituata. E poi gioco a tennis per varie cose, ma certo non per queste persone”.  Masha infine è stata di poche parole sulla questione dell’eventuale wild card da parte degli organizzatori del Roland Garros e dell’accesso alle qualificazioni di Wimbledon: “La cosa mi interessa fino a un certo punto. Non cedo allo sconforto per cose simili piccole dopo essere stata fuori per 15 mesi “.

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