Caso scommesse: tutte le reazioni del mondo del tennis

Una vicenda macabra, che nasconde innumerevoli punti interrogativi e che ha destato scalpore soprattutto per il fatto che sembrerebbe non riguardare solamente il circuito minore. Questo quanto emerso da un'indagine di BuzzFeed e della BBC che si dicono pronte a rivelare i nomi dei giocatori coinvolti.

Andy Murray: “Esigo trasparenza in merito alla questione delle scommesse che, a quando pare non riguardano più solamente match di basso livello”. Quella dello scozzese è una delle innumerevoli considerazioni riguardanti lo scandalo scommesse che è stato sollevato negli ultimi giorni e che ha destato clamore e diffidenza non solo all’interno dell’universo tennistico. A quanto pare, un fenomeno assai diffuso in molti sport, ma principalmente a livelli minori, sembra che pian piano si stia diffondendo anche tra i giocatori di altissimo livello. Non un bene per un movimento che è in salute dal punto di vista della visibilità, ma che potrebbe essere vittima dei propri errori.

Direttamente da BuzzFeed e dal sito della BBC, sono molti i dettagli interessanti intorno alla vicenda.

  • BuzzFeed Notizie e la BBC hanno esposto file segreti che contengono le prove di partite truccate dai giocatori di alto livello del tennis mondiale.
  • Un gruppo di 16 giocatori, i quali sono classificati tra i primi 50, che sono stati ripetutamente segnalati alle autorità del tennis mondo per comportamenti alquanto sospetti. Partite vendute, o semplicemente game, set, in cambio di ingenti somme di denaro. Anche nel tempio del tennis, a Wimbledon, pare ci siano stati episodi di questo tipo.
  • Nessuno di questi giocatori ha mai ricevuto sanzioni.
  • Più della metà di loro stanno giocando agli Australian Open, che è iniziato questo lunedì.

Ecco alcune reazioni sollevate da esponenti di spicco del circuito maggiore, indignati per quanto emerso.

  • Andy Murray, il numero 2 del mondo, ha richiesto analisi dettagliate per una maggiore trasparenza nello sport, e ha detto che si dovrebbero educare i giovani giocatori sui pericoli della corruzione nel tennis.
  • Il numero 1 del mondo Novak Djokovic ha detto che gli erano stati indirettamente offerti $200.000 per perdere una partita nel 2007, a San Pietroburgo.
  • Anche il numero 3, Roger Federer ha detto che vorrebbe “sapere i nomi” dei tennisti legati alle accuse, ma che “bisogna prendere sul serio, senza speculazioni.”
  • Gli organi direttivi per il tennis mondiale hanno  rilasciato una dichiarazione congiunta e hanno tenuto una conferenza stampa a Melbourne per negare la soppressione di prove riguardanti lo scandalo scommesse.
  • Chris Kermode, presidente della ATP, ha insistito che il gioco d’azzardo “non è un problema molto diffuso nello sport”, e che ci sia una politica di “tolleranza zero” per partite truccate.
  • Il primo ministro britannico David Cameron ha subito deciso di mostrarsi favorevole a far partire un’immediata indagine sulle accuse circa le partite truccate.

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Tra gli altri tennisti varie sono state le dichiarazioni. Haase, appena eliminato dagli Australian Open, ha detto che queste accuse “non avendo una base sicura, stanno infangando parte del movimento”.

“Penso che sia una cosa molto brutta far emergere alcuni dati senza che siano stati provati,” ha detto. “Se fate questo, mostrate le prova. In tal caso la mia risposta sarebbe diversa, ma ad oggi state infangano questo sport.”

Ha aggiunto: “Se i giocatori sono stati coinvolti in partite truccate, essi devono essere puniti duramente. E spero che non giochino più.”

Andy Roddick, ex numero uno delle classifiche mondiali, intervistato sull’accaduto ha espresso solidarietà verso le autorità pertinenti, confermando di non essere mai stato avvicinato in nessun modo da qualcuno per truccare partite o per qualsiasi tipo di imbroglio.

Anche un ex giocatore professionista britannico, Arvind Parmar ha rivelato di non essere rimasto sorpreso dalle accuse riguardanti le partite truccate. “Mi hanno offerto decine di migliaia di sterline per perdere una partita. Solo una volta nel corso di una carriera di dieci anni, ma le circostanze erano abbastanza drammatiche.”

“Stavo giocando in un torneo Challenger nella città olandese di Groeningen nel 2004, quando sono stato avvicinato da un ragazzo a caso che mi stava seguendo dai campi di allenamento. Mi ha mostrato i soldi e ha detto che avrei dovuto perdere in due set. E’ stato scioccante.”

“Mi ricordo che lui non parlava benissimo l’inglese, ma era ovvio quello che stava cercando di fare. Sembrava ansioso, nervoso, e dopo poche parole veloci cercò di convincermi.” Ma ho rifiutato categoricamente, nonostante la somma era ingente; credo ancora in uno sport pulito.

Anche il canadese Milos Raonic ha detto la sua sull’argomento. “Se la storia ha qualche validità, spero che i giocatori – che non sono stati nominati – siano buttati fuori dal circuito”, ha detto Raonic. “Il tennis è uno sport bellissimo e la situazione è un po’ schifosa.”

Il canadese ha aggiunto che non era mai stato contattato per partecipare a partite truccate, scherzando sul fatto che spesso sia stato avvicinato da persone normali che gli hanno rivelato di aver perso scommesse a causa sua.

Anche la star nascente australiana Kokkinakis, ha affermato di essere stato avvicinato per alcune scommesse.  “Non capisco ancora come alcune persone accettino condizioni di questo tipo, è assurdo”, ha detto Kokkinakis. “Sai, accade in tutti gli sport, io sono pronto per questo genere di cose. Le persone lo fanno, ma lasciano ai professionisti l’ultima decisione. Basta essere decisi”.

Quando è gli stato chiesto se sapesse di altri giocatori che erano stati avvicinati allo stesso modo, Kokkinakis ha detto che non era una tipica conversazione da spogliatoio. “Non ne ho idea, in realtà non ne parliamo”, ha detto.

Tra gli altri, anche Kei Nishikori e Marin Cilic hanno negato qualsiasi implicazione circa la possibilità di alcune partite truccate. Mentre più duro è stato Gilles Simon.  “E’ inutile lanciare solamente una bomba per convincere la gente a parlarne, proprio in corrispondenza dell’inizio di uno Slam”, ha detto Simon, che è anche vice presidente del Consiglio dei giocatori dell’ATP. “Se qualcuno ha qualche prova, parli, e saremo felici di saperne di più.” Altrimenti, tacciano.

In campo femminile, anche se nello specifico la situazione non sembrerebbe riguardarle, si è espressa oltre alle due ex campionesse Martina Navratilova e Pam Shriver, anche Serena Williams. “Circa questo argomento io posso rispondere solo per me. Io gioco al mio meglio ed ogni tennista contro di me ha sempre giocato al 100%”, ha detto ai giornalisti dopo la vittoria nel primo turno.

“Come atleta, faccio tutto quello che posso fare per essere non solo grande, ma storica. Se vi sono state partite truccate, non posso saperlo, ma certamente la cosa non mi riguarda. Sono una combattente, voglio vincere sempre, ed il caso non mi riguarda.”

Alla vigilia dello stesso Slam australiano, anche il senatore di casa Nick Xenophon ha mostrato tutta la sua disapprovazione nei confronti dell’intero movimento tennistico potenzialmente corrotto. “Abbiamo bisogno di sapere che il gioco in Australia sia assolutamente pulito e se qualcuno è stato coinvolto. In tal caso prenderemo misure drastiche a livello di finanziamenti ed anche per quando riguardo convocazioni future. La lealtà nello sport viene prima di tutto.”

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