Il gentleman del tennis che non vuol saperne di fermarsi: buon compleanno, Andreas Seppi

Il tennista azzurro, da sempre esempio di costanza e correttezza, spegne oggi 35 candeline e punta ad un'altra stagione al top.

Andreas Seppi ha ancora tanta voglia di tennis. L’atleta altoatesino, attualmente impegnato nell’Atp 250 di Delray Beach, spegne oggi 35 candeline e di ritiro non vuole proprio sentirne parlare.

L’azzurro, da anni esempio di compostezza in campo e continuità di risultati, ha dimostrato di essere ancora competitivo. Se il 2018 era cominciato con una bella calvalcata agli Australian Open, dove fu bloccato solo agli ottavi dalla sorpresa del torneo Edmund, l’inizio del 2019 ha visto Seppi partire subito forte, centrando di nuovo una finale nel circuito maggiore, a tre anni e mezzo dall’ultima volta. Dopo aver disputato un buon primo Slam stagionale a Melbourne (eliminato al terzo turno da Tiafoe), l’allievo di coach Sartori, con due preziosi successi, si è rivelato trascinatore del team italiano in Coppa Davis, protagonista in terra indiana, strappando il pass per le fasi finali di Madrid.

Tra i risultati più signficativi del suo brillante percorso pluridecennale nel tour ci sono senz’altro i sei ottavi di finale conquistati a livello Major, di cui ben quattro agli Australian Open. Nel palmarès del tennista azzurro figurano tre titoli Atp, vinti tra il 2011 e il 2012 su tre superfici diverse, risultando così l’unico italiano ad essere riuscito nell’impresa. Memorabili i match disuptati, e vinti, con Isner e Wawrinka a Roma e con Nadal a Rotterdam, ma ancor più storico l’incontro vinto in quattro set ai danni di Federer, all’epoca n. 2 del mondo, nel 2015 e sempre a Melbourne, da anni terreno di caccia preferito di Andreas. Il tennista bolzanino è spesso ricordato come l’uomo dei cinque set; indimenticabili le performance con Istomin e Cilic all’Australian Open 2012, ancora con l’uzbeko e Nishikori a Wimbledon 2013 e contro Lleyton Hewitt in Australia nel 2014 e la più recente con Nick Kyrgios a Melbourne nel 2017.

Il silenzioso stacanovista Seppi, mai avvezzo alla luce dei riflettori, si è conquistato con tanta costanza, abnegazione e sacrificio un posto di élite nella storia del tennis italiano, toccando l’apice della carriera in termini di ranking con il raggiungimento della 18esima piazza nel 2013. Andreas ha saputo tracciare nel corso degli anni un percorso longevo, lineare e soprattutto continuo, che l’ha portato a terminare le stagioni, ininterrottamente dal 2005, sempre tra i migliori 100 giocatori del mondo.

È doveroso, quindi, porgere i migliori auguri all’uomo Andreas, prima che all’ottimo tennista, con la speranza che possa continuare ancora per molti anni a mostrare tutta la sua immensa sportività sul rettangolo di gioco.

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