Niente Atp Finals a Torino: il governo non stanzia i 78 milioni necessari

Non è ancora ufficiale, ma salvo sorprese, dal 2021 al 2025 le Atp Finals non si disputeranno in Italia. Decisivo il no del governo, nonostante M5S e Lega avessero due posizioni differenti riguardo la questione, che non ha autorizzato a saldare la prima rata, in scadenza proprio oggi.

Ve ne avevamo parlato pochi giorni fa, quando c’era ancora qualche speranza di vedere i migliori tennisti del globo da vicino. Torino, infatti, insieme ad altre quattro città – Londra, Manchester, Tokyo, Singapore – era tra le candidate per ospitare le Atp Finals, evento che mette fine alla stagione tennistica e che vede protagonisti i migliori otto tennisti dell’anno.

Purtroppo, a meno di clamorose sorprese dell’ultimo momento, possiamo annunciare che tutto ciò non avverrà poiché il Consiglio dei Ministri, riunitosi il 14 febbraio, non ha deciso di stanziare i 78 milioni necessari – 18 il primo anno e 15 i quattro seguenti – affinché l’Atp potesse avere le garanzie richieste per procedere poi con la scelta della città ospitante.

Decisivo il no del Governo che, spaccato in due riguardo la questione – da un lato il Movimento 5 Stelle disposto ad investire, dall’altro la Lega, guidata da Giancarlo Giorgetti,  sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri dal 2018, contraria – non è riuscito a trovare un accordo e dunque, con il termine di scadenza fissato al 15 febbraio, oggi, appare alquanto improbabile che possano esserci dei ribaltamenti per un caso che sembra ormai archiviato.

Altra delusione quindi per la città di Torino, che dopo il no alla possibilità di ospitare le Olimpiadi del 2026, si vede negare anche quest’altra manifestazione.

59 comments
    1. Leonardo Pasqualini esatto. Se devo comprare casa prima mi accerto di avere dei risparmi e soprattutto di essere nella condizione da poter restituire il prestito. 78 milioni di fees non sono bruscolini e le banche, indietro, ne avrebbero voluti 100, come minimo.

    2. La cosa brutta è che il tutto è nato da un disaccordo politico, non dalla mancanza di denaro. I numeri delle passate edizioni parlano chiaro, se avessimo vinto, ci sarebbe stato un ritorno economico tale che già alla seconda edizione avremmo superato con i guadagni la cifra richiesta per le spese di tutti i 5 anni, e questo per il solo evento, senza contare i guadagni portati alla città dalla gente che si sarebbe mossa per venire a vedere l’evento

    3. Giuliana Cau diciamo pure che Il M5S quando deve dare la disponibilità per organizzare un evento sportivo dice sempre no La Raggi non poteva dire no
      Al nuovo stadio altrimenti saltava. Si desse una regolata il Movimento. Altrimenti saltano tutti perché hanno proprio rotto a dire sempre No

    4. Filippo Landi questo è tutto da vedere. Non scordiamoci che tra il 2021/25 Fed, Nadal e Djoko si saranno ritirati. Siamo certi che le vendite dei biglietti sarebbero state così scontate? Non lo so.

    5. Antonio Campaniello il Movimento era il per il sì. Forse dovremmo prendere esempio dalla Fipav che, ogni pochi anni, porta i mondiali in Italia e senza mandare in tilt l’erario. Alla fine, dipende molto anche dalla Federazione, cercare di armonizzare i costi coi propri fondi.

    6. Giuliana Cau la gente è sempre andata a vedere i grandi eventi a prescindere da chi ci fosse, e sempre continuerà, i numeri su cui mi sono basato per dire “in due anni avremmo già rimesso in cassa tutti i soldi spesi per 5 anni” vengono da un articolo di ubitennis che ha calcolato i guadagni delle finals di londra nel 2016, assenti sia federer che Nadal, incasso totale stimato oltre 50 milioni di sterline. Magari si potrà vendere un migliaio o due di biglietti in meno, ma sono poca cosa rispetto a quelli che sono i guadagni possibili, comunque

    7. Filippo Landi Londra annovera 10 milioni di abitanti da sola, e lo stipendio medio della popolazione non è esattamente lo stesso degli italiani. Il biglietto va pagato, non è gratis.

    8. Giuliana Cau non credo che il bacino di pubblico verso cui è aperto un evento del genere sia la città in cui si svolge, stiamo parlando di uno degli eventi sportivi più importanti del mondo, un evento di risonanza globale, non il torneo del circolo sotto casa…

    9. Giuliana Cau Cara Giuliana il M5S dice sempre no agli eventi sportivi da organizzare in Italia sostenendo che non ci sono i soldi oppure negli appalti entra la mafia tanto la mafia c è dappertutto Quindi il problema è politico tra movimento e coni. La Raggi non ha potuto dire di no alla stadio nuovo a Roma altrimenti saltava ma se continua così il M5S che già ha problemi finisce col implodere . Intanto Milano e Cortina hanno detto si alle Olimpiadi. In Piemonte L appendino si è dovuta adeguare anche se favorevole. In Italia quando si organizzano questo eventi le città si rifanno il look Roma se avesse accettato le Olimpiadi almeno le buche le chiudevono. Continuate così Movimento 5 S che tra un po’ sparite

    10. Antonio Campaniello non intendo parlare di politica su questa pagina e tanto meno del movimento. Tranquillo, non sono iscritta al sacro blogghe, perciò attacca qualcun altro su quel piano. Buona serata.

    11. Filippo Landi intendevo dire che 10 milioni di abitanti, in una città di tradizione tennistica centenaria, ti garantiscono un successo di pubblico che da noi Invece è tutto da vedere. Detto questo, spiace anche a me, ma che l’Italia economicamente sia alla frutta lo sappiamo e dobbiamo accettarlo.

    12. Giuliana Cau d’accordissimo, resta il fatto che si trattava, comunque, di un’occasione di guadagno. Non si chiedevano investimenti esorbitanti, anzi, l’investimento massimo era di 18 milioni per il primo anno e 15 per i successivi, non 78 milioni da versare in blocco, e c’era la certezza di avere un ritorno economico. Nell’articolo che ti citavo sopra, ci sono numeri piuttosto chiari, e con i soli sponsor, senza tener conto di biglietti e diritti tv in tutto il mondo, il ritorno economico superava già la spesa richiesta. L’ Italia sarà anche alla frutta, ma se non si fa nulla, di certo non migliora

    1. Se non siamo capaci di organizzare un evento di una settimana, con rientri economici in biglietti e sponsor e diritti tv (le finals le giocano i primi 8 del mondo), dobbiamo chiudere tutto proprio.

    2. Fabio Ferrante la città di Torino meravigliosa meriterebbe una grande manifestazione, oggi bisogna fare i conti con una crisi economica, essere pragmatici e realistici. Oggi non riusciamo a competere con nazioni più organizzate e attrezzate. Dispiace. 78 milioni di euro.

    1. Credo che se pescano nelle tasche degli altri è perché gli conviene e non hanno difficoltà a trovare qualcuno che paga. Perché devono stanziare loro quando c’è chi lo fa?

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