World Padel Tour Profili: Alejandra Salazar

Secondo appuntamento con la rubrica Profili World Padel Tour, un percorso che porterà i nostri lettori a conoscere meglio il Padel, lo sport che ha rivoluzionato la vita sportiva degli spagnoli e che, giorno dopo giorno, sta conquistando migliaia di italiani. La nostra nuova rubrica, Profili, è dedicata ai professionisti del World Padel Tour, la lega di padel più importante al mondo. Il secondo profilo da far conoscere ai nostri lettori è quello della campionessa spagnola Alejandra Salazar, nickname Bandejandra.

Nata e cresciuta a Madrid, capitale spagnola, il 31 dicembre 1985, Alejandra Salazar, 32 anni altezza 168 cm per 60 kg di peso, è un destro e nel 10×20 (le misure del campo di padel) occupa la parte destra, anche conosciuta come quella della parità nel tennis, la posizione dedicata nel padel, teoricamente, a colei che dovrebbe lavorare il punto, e fa coppia con la connazionale Marta Marrero. Il suo colpo marchio della casa è la bandeja (da qui il soprannome Bandejandra). Sito ufficiale http://www.alejandrasalazar.com/.

I risultati di Alejandra Salazar

Alejandra è già un mito del padel internazionale e nazionale, avendo raggiunto il numero 1 del ranking femminile già in 2 occasioni, nel 2009 e nel 2016, e conquistando il titolo di campionessa di Spagna in diverse occasioni e di campionessa del mondo nel 2010, 2014, 2016 con la propria nazionale (squadra e coppia).

Durante il torneo Open di Valladolid, nell’estate del 2017, durante il secondo set delle combattutissima finale contro le gemelle atomiche Alayeto, durante l’esecuzione della sua famosa bandeja in sospensione, Alejandra, in ricaduta, appoggia male il piede e si infortuna al ginocchio. Saranno i 7 mesi più duri della sua carriera che la vedranno prima operarsi e successivamente iniziare la riabilitazione con l’obiettivo di ritornare in campo e riconquistare il numero 1 della classifica, fino a quel momento cucito sulla propria maglia.

E che ritorno è stato nel primo torneo del 2018, l’Estrella Damm Catalunya Master, in quel di Barcellona. Godendo del ranking bloccato, in coppia con Marta Marrero, la madrilena si presentava come testa di serie numero 3 e, a suon di autentiche maratone e rimonte in ogni partita, è riuscita ad arrivare alla finalissima, fermandosi a pochi punti dalla conquista del titolo, alla sua prima presenza ufficiale dopo l’infortunio. Nel secondo torneo della stagione Ale è riuscita a fare anche meglio, conquistando l’Estrella Damm Alicante Open, battendo, in semifinale, le numero 2 al mondo Triay-Sainz e, in finale, le numero 1 della classifica le gemelle Alayeto. Se questo è l’inizio non si può che attendere solo cose positive per il resto della stagione.

 

Le parole di Alejandra in un’intervista di 16 minuti ospite a Late Motiv

Lo sport va molto a cicli, negli ultimi 10 anni stando sempre tra le migliori coppie del mondo, non sempre sei numero 1, a volte sei numero 2 o 3 o altro o puoi scendere nel ranking. Tra gli appassionati il padel, al momento, è come una droga, se lo provi non puoi smettere, inoltre, negli ultimi anni, il world padel tour si sta trasmettendo in streaming e in tv quindi raccomando a tutta la gente di seguirci. Allenandomi in circoli di padel, e non in circoli polisportivi, la gente è abituata a vederti e ti riconosce dunque non posso far finta di essere una principiante e sfidare per esempio gli uomini e fargli uno scherzo. Ho iniziato a giocare direttamente a padel all’età di 8 anni, nel circolo dove giocava mia madre, io ero molto appassionata di sport, praticavo anche il basket a scuola, non volevo rimanere lì a guardare perché mi annoiavo e volevo passare all’azione, presi delle lezioni e da lì iniziai. A 12 anni già ottenni una borsa di studio con la federazione spagnola a Madrid, iniziai a vincere partite e poi tornei e a 15 anni già inizia a giocare nel circuito internazionale. Per me il padel è più divertente del tennis, c’è molta gente che pratica il tennis, però adesso anche il padel piace molto, già da piccoli molti si dedicano a questo sport e anche i genitori vogliono che diventino giocatori professionisti, ma quelli che devono crederci sono i ragazzi. Il mio colpo magico è la bandeja (in italiano vassoio), infatti mi chiamano Bandejandra e suona grazioso. Quando arriva un pallonetto e non vuoi perdere la posizione vicino alla rete colpisci la palla come se fosse un servizio nel tennis, però lasciando cadere un poco la palla e colpendola, come se fosse una volee alta, dando un effetto tagliato, non sai la soddisfazione che dà vedere come reaziona l’avversario nel riprendere la palla all’angolo. Mentre la vibora è un colpo che si esegue più alto e più verso l’esterno, più alto di tutti c’è lo smash, poi la vibora e poi la bandeja. La vibora non è il mio colpo, la palla esce dalla racchetta con tanto effetto e prende tantissimo angolo. Le nostre avversarie principali sono le gemelle Alayeto, sono molto aggressive, è molto difficile vincere contro di loro, perché entrambe sono fortissime, hanno poche debolezze, hanno un livello altissimo. Ora io sono infortunata, mi sono rotta il ginocchio, il legamento crociato laterale per l’esattezza, esattamente durante la finale di Valladolid contro le gemelle, ho colpito la palla da un pallonetto e nel cadere ho appoggiato male la gamba. Ora ho 6 mesi di riabilitazione dopo l’operazione del mese scorso e, al momento la mia compagna sta giocando con un’altra e da qui voglio darle un incoraggiamento perché gioca questo fine settimana a Andorra.

Per chiudere l’intervista il presentatore ha sfidato Alejandra con una piccola rete nello studio di registrazione, e, per la cronaca, Alejandra ha vinto 3-2.

Prossimi appuntamenti targati World Padel Tour

Le migliori pale del pianeta, maschili e femminili, torneranno in campo nell’Open di Zaragoza dal 30 Aprile al 6 Maggio. Dunque una pausa di tre settimane prima di rivedere in azione i fenomeni del World Padel Tour.

Successivamente a Zaragoza una ulteriore pausa di due settimane prima del trasferimento nella nuova tappa di Jaen, poi altra pausa di tre settimane prima dell’Open di Valladolid di Giugno, cui seguirà, a distanza di una settimana, il secondo Master dell’anno, a Valencia, a inizio Luglio. Prepariamoci dunque a godere dello spettacolo offerto sulla piattaforma streaming della lega, visibile gratuitamente e in diretta (per chi conosce lo spagnolo divertentissimo lo spettacolo offerto da un commentatore d’eccezione Lalo Alzueta, accompagnato a fondo campo da Nacho Palencia e in cabina di commento dagli allenatori degli atleti e dagli stessi atleti del WPT).

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