Alessandro Bega: tra ITF ed insulti degli scommetitori

Mentre l'Italia del tennis festeggia la vittoria contro il Giappone in Coppa Davis grazie al successo di Fognini e compagni, tra le prime 400 posizioni del ranking mondiale si trova un italiano di Cernusco sul Naviglio, il quale attraverso tornei minori cerca di mantenere le pesanti spese di questo sport. Le cose però non sempre vanno al meglio e spesso si trova anche ad esser minacciato da scommettitori.

Alessandro Bega, 27 anni e numero 320 del mondo, è un tennista di Cernusco sul Naviglio. Un paesino vicino Milano, come tanti suoi colleghi è costretto a disputare tornei minori con un misero montepremi, che molto spesso non gli permette neanche di coprire le spese tennistiche. Recentemente ha conquistato l’ITF di Veigy-Foncenex, sconfiggendo in finale l’olandese Antal Van Der Duim.

IL SUCCESSO – Quello in Francia è stato il settimo titolo ITF per il tennista italiano, in un torneo non proprio semplice, infatti in finale ha trionfato solo al terzo set, annullando anche match point nel tie break. Un successo che lo ha permesso di issarsi fino alla posizione 320, guadagnando 22 posti dalla sua vecchia classifica. La sua miglior classifica è stata 259 nel 2016, dove per un soffio non riuscì ad entrare nelle qualificazioni di Wimbledon. In merito al suo successo ha affermato di esser stato un po’ incerto della partenza per la Francia: “Ero in dubbio se partire ,per un fastidio agli adduttori. Laura e Sergio mi sconsigliavano. Alla fine ho rischiato” Sergio si riferisce a Sergio Bugada, il suo preparatore atletico, mentre Laura è Laura Golarsa, ex tennista e sua allenatrice all’Apria Harbour Club di Milano, considerata da Alessandro come “una seconda mamma”.

IL RANKING –  Come già accennato, nel 2016 uscì dalle qualificazioni di Wimbledon per un soffio, però adesso prova a non pensare al ranking ma concentrarsi partita per partita, senza imporsi limiti ma solo obiettivi. “Il mio obiettivo è entrare nei primi 200 per giocarmi le chance di partecipare agli Slam, ma preferisco vivere partita per partita, sennò rischio di distrarmi, come nel 2014, pensando troppo al ranking, continuavo a perdere” Il suo idolo di gioventù fu Andre Agassi ma adesso si ispira molto a Del Potro ed il suo diritto fulmineo. Per quanto riguarda la programmazione ci pensa coach Golarsa, anche se a causa della bassa classifica è costretto a giocare praticamente dappertutto: Thailandia, Vietnam, Cina, Kuwait, Corea Del Sud, per preparare questi pesanti viaggi si affida ad un’agenzia viaggi, il quale è sempre pronta a venirgli incontro per qualsiasi tipo di trasferta.

GLI SCOMMETTITORI – Il momento della vittoria è probabilmente quello di bello del post gara, ci sono i messaggi di congratulazioni di amici, parenti ed anche alcuni tifosi e poi la sera c’è anche una birra per festeggiare. Però la parte più brutta arriva dopo la sconfitta: oltre alla delusione per il match perso, il tennista milanese deve fronteggiare anche i vari scommettitori arrabbiati per le loro scommesse andate in fumo, però ormai Bega ci ha fatto l’abitudine con queste tipo di persone ed ormai non lo spaventa più niente.

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