Allie Kiick: il cancro, l’infortunio alle ginocchia e la forza di ripartire

Infortuni alle ginocchia, il melanoma, la demenza del padre e infine il ritorno sul campo: a soli 23 anni la statunitense Allie Kiick ha già una grande storia alle spalle, e il tennis adesso sembra ridarle quello che la vita le ha tolto.

Sono passati tre anni esatti da quando Allie Kiick ha parlato sui social della sua grave malattia, che l’ha colpita a soli 20 anni: “Mi dispiace dovermi prendere un’altra pausa dal tennis. Ho lavorato duramente per recuperare dal mio secondo intervento al ginocchio, ma ho ricevuto una chiamata straziante. Mi hanno diagnosticato un cancro alla pelle chiamato melanoma. Sfortunatamente, si tratta di una forma maligna e rara. Per fortuna l’abbiamo individuato presto e stiamo facendo tutto il necessario affinché non vada oltre. L’ultimo anno e mezzo è stato molto complicato per me, ma cercherò di superare tutto e tornare a fare quello che amo. So che Dio ha riservato qualcosa di buono per me e manterrò il buonumore. Grazie a tutti per il vostro supporto come sempre.” 

I tweet di Allie Kiick che ha annunciato di avere un melanoma nell'agosto 2015.
I tweet di Allie Kiick che ha annunciato di avere un melanoma nell’agosto 2015.

A soli 20 anni, la vita era già stata spietata nei confronti di Allie, che aveva già subito un intervento alle ginocchia e stava superando il secondo, quando l’arrivo del melanoma ha cambiato tutto. La priorità, improvvisamente, non era più il tennis ma lottare per vivere.
Solo un mese dopo arriva l’annuncio della guarigione: “Libera dal cancro. Adesso posso tornare ad occuparmi del mio ginocchio!”

Purtroppo le cose non sono andate come la giovane americana avrebbe desiderato: una volta guarita dal melanoma ha scoperto di soffrire di una malformazione genetica chiamata osteocondrite dissecante, che l’ha costretta a posticipare il suo rientro in campo. Le operazioni al ginocchio, intanto, sono diventate ben quattro. La sofferenza è aumentata sempre di più per Allie: anche alla sua cagnolina Valentine è stata diagnosticata una forma di melanoma che, nonostante le cure, ha avuto la meglio. Immenso il dolore della tennista, che ha condiviso un messaggio molto toccante su Twitter: “Non ho mai amato nessuno come ho amato lei, e nessuno riusciva a rendermi felice come faceva lei.” 

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Un altro ostacolo sul cammino di Allie Kiick, questa volta non di tipo fisico ma riguardante l’aspetto mentale, fondamentale dopo un percorso già durissimo.
A tutte queste difficoltà, si è aggiunta la malattia del padre Jim Kiick, campione di football americano. Il padre di Allie nel 2017 ha iniziato di soffrire di demenza, diventando un’altra persona agli occhi della famiglia: “È stato devastante. Quando faccio qualcosa di buono, un tempo sarebbe stato fiero, mentre oggi non lo chiamo nemmeno. Quando lo chiamo per vedere come sta, poi lui mi richiama 30 o 40 volte perché dimentica di avermi già parlato. Continua a chiamare, infatti sono arrivata al punto di doverlo bloccare la notte perché mi avrebbe svegliata anche alle 3 del mattino. Quando qualcuno mi chiede come sta io rispondo semplicemente “bene”, ma ai miei amici più cari dico di aver perso mio padre a 21 anni. Lo amo da morire, sono fiero di lui e di tutto quello che ha fatto, e vorrei solo che fosse fiero di me, ma al momento non può neanche capire.”

 
Dopo due anni di distanza dal campo, è finalmente tornata a giocare un torneo ITF $25.000 a Bethany Beach, in cui ha superato un turno sia in singolare che in doppio. La più grande soddisfazione è arrivata agli US Open, quando è riuscita a superare le qualificazioni e ad ottenere il primo ingresso in un main draw dello slam. Un evento ancora più speciale è stato il match decisivo di quali, quando ha affrontato Victoria Duval, sopravvissuta ad linfoma di Hodgkin in giovane età, così come Alysa KleybanovaL’immagine più bella del nostro sport non può che essere quella di due ragazze che hanno superato una brutta malattia per poi tornare a fare quello che più amano, quello che sin da bambine hanno desiderato.  

Kiick Duval

La malattia ha ovviamente messo le cose in prospettiva, perché adesso una sconfitta non è più così grave come poteva esserlo prima: “Dopo aver superato tutto ciò, perdere un match non è una cosa così brutta. Esco sempre a testa alta.” 
Adesso, grazie a dei buoni risultati, è al numero 175 del ranking, vicina al suo best ranking (136) che risale all’agosto 2014.
Due settimane fa a Washington Allie ha raggiunto i quarti di finale, mentre questa settimana a Cincinnati è riuscita a qualificarsi battendo Samantha Stosur e Natalia Vikhlyantseva.
Non possiamo che augurare il meglio ad Allie, sia sul campo che fuori. Dopo tutto quello che ha passato, delle soddisfazioni in ambito tennistico sono il giusto riconoscimento per aver lottato come una leonessa. 

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