American dream

Ieri sera il giovanissimo tennista americano Frances Tiafoe ha eliminato dal Master 1000 di Cincinnati l’uomo del momento, il tedesco Alexander Zverev. Tra record di precocità e voglia di riscatto cerchiamo di conoscere meglio la storia della più grande speranza del tennis a stelle e strisce.

In pochi si sarebbero aspettati l’incredibile passo falso di Alexander Zverev al secondo turno del Master 1000 di Cincinnati, soprattutto in seguito alle straordinarie prestazioni offerte dal tedesco tra Washington e Montreal. Evidentemente la stanchezza ha avuto la meglio sul fisico del giovane tennista di Amburgo, che, dopo due settimane di altissimo livello, ha dovuto alzare bandiera bianca. Ad approfittare delle difficoltà di Sascha è stato uno dei pochi tennisti del circuito più giovani del tedesco, lo statunitense classe ’98 Frances Tiafoe. L’americano è stato molto abile nel prolungare la partita fino al terzo set e a fiaccare la resistenza di uno Zverev che alla fine non ne aveva proprio più. Ma chi è e da dove viene questo ragazzone afroamericano?

La storia di Frances è sicuramente una di quelle storie che piacciono alla gente e che trovano negli Stati Uniti il palcoscenico migliore per svilupparsi e diventare leggenda. D’altronde stiamo parlando della patria del sogno americano dove ogni speranza e ogni desiderio possono diventare possibili, anche e soprattutto per gli ultimi e per gli emarginati.
Figlio di due immigrati fuggiti alla guerra civile in Sierra Leone, Frances nasce il 20 gennaio 1998 a Hyattsville, nel Maryland. Il padre Frances senior, con i figli ancora in fasce, nel 1999 viene assunto come operaio per la costruzione di un centro per lo svilluppo tennistico di giovani talenti a College Park, nel Maryland. Frances senior colpisce positivamente i datori di lavoro per la sua abnegazione e per la sua cultura del lavoro e al termine del progetto viene assunto come custode dello stesso centro. Proprio in virtù del mestiere del padre, Frances e suo fratello gemello Franklin iniziano a giocare a tennis a soli 4 anni. “Mio padre si occupava della cura dei campi e noi figli potevamo giocare gratis anche tutto il giorno se erano liberi”.

In questa credenza stracolma di trofei in casa Tiafoe si intravede una foto dei piccoli Frances e Franklin
In questa credenza stracolma di trofei in casa Tiafoe si intravede una foto dei piccoli Frances e Franklin

Il giovane Frances dimostra un talento straordinario con la racchetta e comincia a bruciare rapidamente le tappe. All’inizio del 2012 infila una serie di 18 vittorie consecutive, alzando anche il trofeo del Petit As di Cap d’Agde, torneo under 14 vinto da grandi futuri campioni. Sempre a livello junior a soli 15 anni diventa il più giovane vincitore nella storia del leggendario torneo Orange Bowl, battendo il connazionale Stefan Kozlov. A stupire del giovanissimo americano è la sua grande e precoce maturità: “Ci sono giocatori che hanno vinto l’Orange Bowl e poi sono scomparsi, non si è mai più sentito parlare di loro. Io non vorrei essere uno di quelli. Non mi sopravvaluto, perchè niente mi infastidisce quanto l’arroganza nelle persone. Non c’è nessun motivo di aggiungere qualcosa se la racchetta lo fa per te”.

Frances Tiafoe e Stefan Kozlov durante la premiazione dell'Orange Bowl tenutosi a Miami
Frances Tiafoe e Stefan Kozlov durante la premiazione dell’Orange Bowl tenutosi a Miami

Come promesso Frances non si ferma a quella vittoria, infatti nel 2015, a soli 17 anni, inizia la stagione da numero 1145 del mondo e la chiude da 176, un balzo di ben 969 posizioni, condito dalla vittoria del Futures di Bakersfield e dall’esordio in ben due prove dello Slam, il Roland Garros (il più giovane americano dai tempi di Chang) e lo Us Open. Nel 2016 riesce ad entrare tra i primi 100 giocatori del mondo, anche grazie ai trionfi nei challenger di Granby, Canada e di Stockton, Stati Uniti. Il 2017 è un anno di conferme e di consacrazioni; a gennaio passa le qualificazioni a Melbourne e arriva al secondo turno dell’Australian Open, successivamente ad Acapulco gioca una grande partita contro Juan Martin Del Potro, uscendo sconfitto solo al terzo set, a marzo al secondo turno del Master 1000 di Miami affronta il suo idolo, Roger Federer, riuscendo anche a tenergli testa. Lo svizzero si è espresso così su di lui: “Ha molta potenza ed esplosività, può generare grande velocità con i suoi colpi senza apparente sforzo. Penso che potrà diventare davvero forte e un po’ lo è già”.

Frances Tiafoe e Roger Federer si stringono la mano alla fine della loro partita al secondo turno del Master 1000 di Miami
Frances Tiafoe e Roger Federer si stringono la mano alla fine della loro partita al secondo turno del Master 1000 di Miami

Questo 2017 gli ha regalato anche altri due successi a livello challenger, il primo ad aprile sui campi in terra battuta (sua superficie preferita) di Sarasota, il secondo a maggio ad Aix-en-Provence, sconfiggendo tra gli altri un volto noto come quello di Jeremy Chardy.
Insieme a Shapovalov, Tiafoe è il più giovane tennista tra i primi 100 del mondo e non ha alcuna intenzione di fermarsi, la vittoria contro Zverev, emblema della nuova generazione che avanza, ne è l’ennesima dimostrazione.

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