Hana Mandlikova, la rivoluzionaria della porta accanto

C’è chi per farsi notare ha bisogno di forzare la propria natura, presentando se stesso in modo pomposo, retorico e spesso altisonante. Una fatica che si rivela, il più delle volte, vana e controproducente. Altri invece per attirare l’attenzione, ed esercitare irresistibile magnetismo, non devono far altro che rimanere se stessi, senza alcuno sforzo e senza la smania di voler stupire a tutti i costi.
Hana Mandlikova faceva e continua a far parte di questa seconda categoria di persone, esempio lampante di come sobrietà e temerarietà possano perfettamente coesistere.
hana mandlikova
Hana nasce a Praga il 19 febbraio 1962, figlia di un ex duecentometrista cecoslovacco, il quale cerca, fin dalla più tenera età, di far percorrere alla figlia le orme agonistiche paterne. Hana però dimostra subito di avere una personalità piuttosto pronunciata, ignorando le sollecitazioni genitoriali e dedicandosi alla sua più grande passione, il tennis. Talento tracimante il suo, dove leggiadria, creatività e acume tattico componevano il suo estasiante repertorio, in cui spiccava la disarmante naturalezza del suo vellutato rovescio.
Come ogni virtuosa della racchetta, la giovane praghese si distingue per la propria piromania, bruciando tutte le tappe possibili. A 16 anni è già campionessa mondiale juniores e, nel breve volgere di pochi mesi, battezza il suo ingresso nel mondo professionistico con la vittoria del primo torneo, superando in finale la connazionale Strachonova nel trapassato torneo di Milano.
hana
Volendola accostare a due tenniste di più recente memoria, il pensiero va a Justine Henin ed Agnieszka Radwanska. Ciò che la accomuna alla polacca è la folgorante propensione geometrica, grazie alla quale portava a spasso gran parte delle sventurate rivali. Il denominatore comune con l’ex numero 1 belga, oltre alla caratura tecnica, è la pacata sovversività, componente basilare per chi si prefigge di porre fine all’egemonia di una o più tenniste fino ad allora invincibili. Justine ha dovuto fare i conti con il duopolio della sorelle Williams, Hana con la più grande rivalità del tennis moderno, quella tra Chris Evert e Martina Navratilova.
C’è chi sostiene che la Mandlikova sia stata penalizzata da questa sfortunata coabitazione temporale, sostenendo che in un’altra epoca e con altre avversarie la cecoslovacca avrebbe potuto arricchire a dismisura il proprio curriculum di vittorie. Data la tempra e la scorza di Hana però è più facile sostenere la tesi opposta. La consapevolezza di dover battagliare con due delle tenniste più forti di tutti i tempi ha portato la Mandlikova al superamento dei propri limiti, limiti che forse non avrebbe mai abbattuto senza uno sprone così imponente.
Nonostante la poco fortunata congiunzione astrale, Hana può vantare quattro titoli del Grande Slam: due trionfi agli Australian Open (1980-1987) uno agli U.S Open (1985) e uno al Roland Garros (1981). Successi a cui vanno aggiunti altre quattro finali di Slam perse, guarda caso ad opera di Chris Evert in tre casi e di Martina Navratilova in quel di Wimbledon.
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Proprio il torneo londinese rappresenta il cruccio principale della Mandlikova, unico titolo mancante per completare il personale Career Grand Slam. Beffardamente la nemesi erbivora le regalerà l’agognato successo solo da allenatrice, dopo aver abbandonato l’attività agonistica prematuramente a 28 anni, a causa di una interminabile sequela di infortuni.
Come anticipato Hana non perde tempo e, una volta appesa la racchetta al chiodo, passa subito dall’altra parte della barricata, offrendo i propri servigi alla connazionale Jana Novotna, fino ad allora incompiuto talento cecoslovacco, portandola al suo unico successo Slam nell’edizione 1998 di Wimbledon. Dopo aver allenato anche la nazionale ceca in Fed Cup la Mandlikova si è progressivamente allontanata dal mondo del tennis, dedicandosi esclusivamente alla sfera privata.
Hana ora è madre di due gemelli, avuti tramite fecondazione assistita e forma, con la sua attuale compagna, l’istruttrice di fitness Liz Rasseguie, un affiatato nucleo familiare.
mandlikova figli
Anche in questo è riuscita a rendersi speciale, dimostrando quanto sia semplice e naturale ciò che per molti è inimmaginabile.

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