La storia di Nicolas Kicker, padre a 19 anni e ora top 100 ATP

Compra le racchette e prenota i voli per raggiungere i tornei su internet. Dopo diversi problemi economici, Kicker è ora tra i migliori 100 giocatori di tennis del mondo.

Non è facile essere padre a diciannove anni. Lo è ancora di meno se si ha il peso della famiglia sulle spalle e se si è costretti, per lavoro, a girare il mondo a proprie spese. Sembra essere l’inizio della storia che riguarda un ragazzo qualsiasi, ma non è così. Stiamo parlando di Nicolas Kicker, un argentino di ventiquattro anni ormai stabile nella top 100 e attualmente al numero 94 della classifica ATP (a giugno è stato anche numero 78); il nativo di Merlo ha infatti avuto un bambino quattro anni fa, un piccolo biondo di nome Bastian in onore dell’idolo di papà, il calciatore Schweinsteiger. Kicker ha avuto una carriera molto travagliata, segnata soprattutto dalla sua non comune esperienza personale: la nascita del figlio lo ha messo di fronte a responsabilità inaspettate, delle quali ha dovuto farsi carico come appunto il più normale dei padri di famiglia.

kicker

Da piccolo Nicolas ha dovuto scegliere tra calcio e tennis, i due sport in cui eccelleva, e spinto dalla propria famiglia ha optato a ragion veduta per il secondo, nonostante non abbia mai abbandonato la passione per il pallone. Dai tredici ai diciassette anni l’argentino ha utilizzato una racchetta Volkl, con la quale si trovava molto bene per la sua pesantezza; peccato che dal 2009 in poi non sia stata più prodotta. Ha allora tentato di competere con una Prince con cui però non riusciva a giocare il suo miglior tennis, e così ha deciso di acquistare di tasca sua tre racchette su internet molto simili alla sua prima, di marca Solinco, pressochè introvabili in Europa (cerca infatti qualcuno che le abbia per procurarsene una buona scorta). Quest’anno, dopo la vittoria agli ottavi di finale contro Kyrgios (numero 19 ATP) a Lione, un ragazzo gli ha chiesto di regalargli la racchetta: “E se te la dò con cosa gioco poi?”.

A cavallo tra il 2011 e il 2012 Kicker ha avuto un grave infortunio alla quinta vertebra lombare che lo ha tenuto fermo per alcune settimane, e dal 2013 ha dovuto fronteggiare diversi problemi economici che lo hanno spinto sull’orlo di una crisi nervosa da cui è stato salvato da una psicologa, Mariela Garcia, che ha voluto ringraziare pubblicamente. Tuttora, l’argentino non ha nel suo staff un agente di viaggio e per spostarsi e giocare i tornei si affida ai siti di offerte online che consulta settimanalmente. È innamorato della città di Milano e l’Italia gli ha dato importanti gioie anche dal punto di vista professionale: ha infatti trionfato nei Challenger di Todi, Perugia e Biella. Nel 2017 Nicolas Kicker ha vinto il suo match di primo turno al Roland Garros in quattro set contro Dzumhur e si è qualificato al tabellone principale di Wimbledon in cui ha perso al primo turno contro lo statunitense Steve Johnson. Le sue vittorie più importanti le ha raggiunte in terra transalpina, dove è approdato ai quarti al torneo di Lione mietendo illustri vittime come Dustin Brown e il sopracitato Kyrgios. Ieri ha battuto ad Amburgo l’idolo di casa Tommy Haas, ed in secondo turno affronterà la testa di serie numero cinque del torneo Benoit Paire.

0 comments
  1. Bella storia, la conosco da vicino. Solo aggiungere che la mancanza di sponsorizzazione in sudamerica è allucinante, l’80% dei giocatori tra i 300/500 i compra le racchette enne hanno 3/4 per giocare

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