Punto su punto, match dopo match

Ma quanti punti si giocano in una partita? E quanti in un torneo? E quanti in un anno?

Potranno sembrare solo numeri, ma dietro a questi (innumerevoli) numeri si nascondono alcune sostanziali differenze. Ovvero che non sempre chi fa più punti è colui che porta a casa la partita. Anzi è successo più volte che vincesse avesse fatto meno punti dello sconfitto. Questo perché esistono punti più importanti di altri. Una palla break, chiudere il game a zero, chiudere un set a zero, e così via, considerando le innumerevoli circostanze in cui possa andare a finire una partita, anche la più equilibrata.

Nella tabella che vi mostriamo oggi abbiamo tutti i giocatori ancora in attività che sono stati top20. Le colonne indicano:

M: match totali

Points: punti giocati

TPW%: percentuale di punti vinti

TBs: tie break giocati

Sets: set giocati

Gms: games giocati

Time/mt: tempo per match

Sec/Pt: secondi per punto

Rk Player M Points TPW% Sets Gms Time/Mt Sec/Pt
1 Rafael Nadal [ESP] 65 9803 55.8% 170 1032 1:55 45.7
2 Roger Federer [SUI] 43 7319 54.9% 121 786 1:45 37.0
3 Andy Murray [GBR] 35 6111 53.2% 99 565 2:12 45.5
4 Alexander Zverev [GER] 51 7707 52.8% 127 990 1:39 39.5
5 Marin Cilic [CRO] 46 7827 53.5% 130 787 1:58 41.5
6 Novak Djokovic [SRB] 40 6376 53.8% 105 726 1:52 42.2
7 Dominic Thiem [AUT] 64 10228 52.2% 167 1156 1:49 41.0
8 Grigor Dimitrov [BUL] 50 8106 53.1% 134 1030 1:50 40.7
9 Stanislas Wawrinka [SUI] 37 6438 51.5% 104 765 1:56 40.0
10 Pablo Carreno Busta [ESP] 21 3446 50.4% 56 355 1:50 40.4
11 Milos Raonic [CAN] 39 6348 52.6% 102 702 1:50 40.6
12 David Goffin [BEL] 56 9216 52.1% 148 1200 1:49 39.9
13 Roberto Bautista Agut [ESP] 59 9705 52.7% 158 1171 1:54 41.5
14 Kei Nishikori [JPN] 43 7465 52.0% 122 868 2:03 42.7
16 Sam Querrey [USA] 5 690 50.4% 12 112 1:28 38.1
17 John Isner [USA] 19 3205 51.9% 50 431 1:50 39.1
18 Jo Wilfried Tsonga [FRA] 39 6534 53.2% 107 827 1:47 38.4
19 Tomas Berdych [CZE] 51 7899 52.1% 130 931 1:41 39.0
20 Nick Kyrgios [AUS] 30 4712 52.1% 78 640 1:40 38.3

Prendiamo le prime due colonne. Nella prima vediamo come Nadal e Thiem abbiano praticamente lo stesso numero di match giocati (gli unici sopra i 60) ma l’austriaco abbia giocato molti più punti (400 in più), seconda colonna. A seguire abbiamo Bautista Agut che in quanto a match, set e punti giocati è subito dietro a Nadal e Thiem, questo è dovuto soprattutto alle vittorie di quest’anno a Winstom Salem e Chennai. Thiem è fra i players che hanno giocato di più quest’anno, con le finali a Madrid e Barcelona, entrambe perse con Nadal. Ma il giocatore che ha giocato più games di tutti e David Goffin, ben 1200 in 56 partite, grazie alle vittorie a Tokyo e Shenzen ma è anche dovuto a partite spesso molto combattutte in 3 o 5 set.

Per quanto riguarda la durata degli incontri spunta fuori il nome di Andy Murray, che nonostante abbia giocato metà stagione, abbia una durata media di 2h e 12 minuti per match, seguito da Nishikori e Cilic. Mentre invece Alexander Zverev e Nick Kyrgios sono coloro che stanno meno in campo, appena 1 ora e mezza.

L’ultima tabella mostra la durata media di un punto. Qui emergono i grandi battitori, dove comanda Federer, seguito Querrey e Kyrgios. Fautori di un gioco quasi servizio e risposta, dove lo scambio tende a durare non più di quattro colpi. Federer quest’anno ha chiuso più volte alcuni game di servizio sotto la soglia del minuto.

Da questa statistica emergono alcune constatazioni. La prima è che i giocatori che giocano più match non è detto che stiano di più in campo e nemmeno che giochino più set o punti. La seconda è che non sono sempre i top5 a giocare più incontri come suggerirebbe la classifica (vedi Murray) ma a volte sono proprio i players che oscillano fra la 20esima e la decima posizione. Terza constatazione è che i grandi battitori, nonostante stiano meno in campo in percentuale, non sono quelli che giocano meno set o games, questo dovuto a come giocano i games di risposta.

La grandezza, ancora una volta, di Nadal e Federer quest’anno è di aver programmato molto bene la stagione, centrando gli appuntamenti importanti (slam e masters 1000), senza esagerare troppo e conservando le energie in vista di Londra. D’altro lato abbiamo un alto numero di infortunati e ritiri prematuri prima del finale di stagione.

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