Lendl – Mcenroe: la guerra infinita

Dopo il ritorno di Ivan Lendl nel box di Murray, il nuovo mentore di Milos Raonic: John Mcenroe, non ha aspettato molto prima di tirare la prima frecciatina all'eterno rivale.

Con il ritorno di Ivan Lendl nel box di Andy Murray, e con il recente ingaggio di John Mcenroe da parte del canadese Milos Raonic, ritorna la rivalità che ha segnato il tennis dall’ 82’ all’ 85’, ma non dal campo dove i due hanno conquistato insieme quindici slam, bensì dalla panchina.

PAROLE CALDE – Mac non ha aspettato molto prima di lanciare la prima frecciatina: Non voglio essere come Lendl, mostrerò le mie emozioni nel box., si attende la replica dell’ormai cinquantaseienne nativo di Ostrava. Nonostante il loro rapporto fossi tra più stretti mai registrati nell’era Open, famosa la frase di Mcenroe: <strong>“Ho più talento io nel mio dito mignolo, di quanto ne abbia Lendl in tutto il suo corpo, quindi anche se ultimamente le acque si erano calmate, dopo l’ingaggio di Lendl siamo pronti ad aspettarci una guerra dai box di Wimbledon, ma anche dal Queen’s dove i due si potrebbero incrociare in finale.

LA RIVALITA’ – Una delle rivalità più famose di sempre, i testa a testa dicono Lendl 23 Mac 15, con una prima parte più favorevole a Mcenroe, con undici delle quindici vittorie arrivate dal 80’ all’ 84’, e poi il secondo periodo che va dall’84’ all’92’, che vede dodici vittorie di Lendl su quindici scontri. In questi trentotto scontri si possono ricordare partite straordinarie come la finale del Roland Garros 84 vinta da Lendl con lo score di 3–6 2–6 6–4 7–5 7–5.

IVAN IL PIU’ ODIATO – Ivan il terribile era sicuramente il giocatore più odiato del circuito e probabilmente della storia del tennis, Yannick Noah disse di lui: “Ivan non perdere molto spesso, ma quando succede è un cattivo perdente. Lui è un mostro, tutti quei soldi e non sorride mai, dà una cattiva immagine al nostro sport.”, Pat Cash invece ci andò giù ancora più pesante: “La maggior parte dei tennisti non lo sopportano, e non è difficile capire il perché: è arrogante e per un ceco che ha adottato la nazionalità americana è incredibilmente razzista”, non che Ivan volesse amici nel circuito, rimase famosa la sua frase: <strong>“Se desideri farti un amico nel mondo del tennis, comprati un cane.”

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