Discutere è inutile, vince sempre lui

Chi si aspettava la vittoria dello svizzero sbaglia, così come chi sostiene che la sua sconfitta sia immeritata.

Partiamo dal presupposto che, quella di ieri, possa essere considerata la terza miglior partita dell’anno, preceduta soltanto dalla semifinale di Wimbledon tra Djokovic e Nadal e la finale di Indian Wells tra Federer e Del Potro. Precisato ciò, fattore che mi permette di non dilungarmi troppo sulla bellezza di diversi scambi giocati dai due, preferisco concentrarmi sui dettagli che, in tre ore di partita, hanno fatto la differenza. Se la sfida fosse analizzata dal mero punto di vista estetico, basandosi cioè sull’impressione che questa ha suscitato negli spettatori, la conclusione più logica sarebbe dichiarare che lo svizzero se la sia giocata imponendo il proprio schema di gioco, mentre il serbo, divenendo plumbeo muro di gomma, abbia pazientemente atteso l’errore dell’altro, manovrando, di tanto in tanto, con il solito rovescio bimane. In realtà, osservando i numeri, il contesto appare alquanto diverso. Federer non ha mai perso il servizio, corretto, ma Djokovic ha avuto 12 palle break, di cui alcune annullate in modo fortuito (si pensi alla volee giocata di puro riflesso nel primo set o il nastro benevolo che ha fatto impennare la palla per poi farla ricadere, imprendibile, a pochi centimetri da sé). Il serbo ha dunque, senza alcun dubbio, avuto più chance di vittoria, ed anche se avesse chiuso la pratica in due set, sarebbe stato impossibile gridare pubblicamente allo scandalo. Inoltre, la differenza abissale tra il vero ed il pensiero comune, sta nell’identificare il gioco di Nole associandolo soltanto all’estrema rimessa. Quando, in situazioni critiche, Djokovic ha deciso di imporre allo scambio il proprio ritmo, Federer è stato costretto ad una remissiva difesa, inchiodato sul lato sinistro del campo colpendo in controbalzo il dritto pesante del serbo. Aggiungiamo a questo un ottimo rendimento al servizio, condito da percentuali mostruosamente alte con la seconda, e la conclusione in suo favore altro non è che la logica conseguenza dello svolgimento dell’intera partita. Chi si aspettava la vittoria dello svizzero sbaglia, così come chi sostiene che la sua sconfitta sia immeritata.

Passando a Roger, è però ottimo il bilancio che si trae dal match di ieri, soprattutto considerando le scialbe prestazioni messe in mostra nell’ultimo trimestre. Giocare per tre ore alla pari contro il numero uno del mondo (percepisco qualcosa di strano nell’affibbiare questa definizione a Djokovic dopo oltre due anni) è, per lui, un’importante iniezione di fiducia. Da parte sua, l’errore più grande è stato l’ostinarsi a giocare il back di rovescio in risposta alla seconda del serbo. Questa incomprensibile strategia non solo, per mancanza di tempismo sulla palla, ha portato numerosi errori gratuiti, ma ha permesso a Djokovic, nelle situazioni in cui il colpo riusciva a passare la rete, di impostare da subito lo scambio sulla diagonale di rovescio. Il back, nonostante una superficie rapida che sembrava restituire tanto alle soluzioni tagliate (numerosi i servizi slice risultati vincenti da ambo le parti), ha affossato Federer portandolo alla sconfitta. Si è rivisto a sprazzi, manna per gli occhi stanchi di soluzioni monotematiche, il rovescio elvetico impattato in lungolinea, che schiocca maestoso sulla racchetta per sibilare elegantemente e toccare appena la riga laterale.

Riassumendo, la quarantasettesima disputa tra due dei più grandi giocatori di sempre si conclude lasciando intendere che l’attuale Djokovic sia battibile soltanto dalla giornata di grazia di qualche bombardiere al quale, per due ore, entrino tutte le accelerazioni, o di un membro del duo svizzero-iberico, mediamente non a livello del serbo rinato dalle ceneri. Djokovic non viene amato dal pubblico, che lo fischia e tifa per il suo diretto rivale. Se ne dispiace, ed è ovvio, ma questo poco importa, secondo la sua ottica, se dallo scorso agosto nessuno sia stato in grado di opporsi fra lui ed il successo. Una partita combattuta fino all’ultimo quindici, dove mai ha dato l’impressione di poter perdere. Da questi dettagli si misura la sua condizione.

La sadica dittatura serba prosegue inesorabile la sua corsa in solitaria.

119 comments
  1. Si può dire che si tratta di un articolo che fa acqua da tutte le parti?
    Il back di rovescio e i cambi di ritmo sono frutto di strategia per provare a mandare in tilt il serbo e non sottoporsi ad estenuanti corse laterali stile tergicristallo. Nel terzo set Roger è stato perfino superiore a Nole, una volta tirati fuori dal cilindro non soltanto rovesci difensivi ma anche botte incrociate e lungolinea.

    Nole superiore? Certo, ha vinto una gara epica e come tale bravo lui. Ma la strategia di Roger è stata impeccabile ed è semplicemente mancata un pizzico di lucidità nel tiebreak.

    Ricordiamo che Roger ha vinto un set e nel primo ha avuto set Point…

  2. Vi dimostrate fortemente incompetenti di questo sport. Non so se abbiate capito cosa sia il tennis o cosa siano le strategie. Djokovic è, senza alcun dubbio, il più forte del mondo, ma ieri Federer ha dimostrato che a 37 anni può tenere testa, anche, a lui. Nell’ambito delle fortunate palle break non sfruttate, dovreste sapere che il tennis è questo, ma penso che voi non ci abbiate mai giocato. Djokovic, forse, è il più dominante della storia, ma non è così tifato perché non sarà mai il simbolo di questo sport. Il simbolo è e sarà sempre Roger Federer e ieri ci ha deliziato, ancora. Sconfitta immeritata ? Assolutamente sì, se aveste visto il match, sapreste che la partita non ha avuto un solo padrone, ma due. Djokovic ha dominato nel primo set ma Roger si è imposto (in termini di gioco), incredibilmente, negli altri due. Djokovic ha mantenuto percentuali altissime al servizio e questo ha fatto molto. Poi Djokovic è un muro e batterlo sarà impresa ardua per chiunque.

    1. Marco Ardizzone purtroppo non si può sperare in un miracolo…Roger dovrà centellinare i tornei…ma chi potrà mai sostituire la sua classe innata..vederlo giocare è come ammirare un’opera d’arte…permettetemi questo paragone!!!

  3. l’articolo sembra di parte. premesso che con i se e con i ma non si fa la storia, è vero che djokovic ha avuto 12 palle break non sfruttate (che poi se le spreca federer è un pollo, se lo fa nole meritava ancora di più, mi sfugge la logica), ma secondo lo stesso ragionamento federer ha avuto una set point nel primo set che sarebbe stato importantissimo, quindi ha avuto anche lui l’occasione di chiudere in due set.
    Infine chiudo dicendo che ciò che ha fatto federer ieri resta al di fuori dalla portata di qualsiasi altro essere umano di quell’età, e come tale quest’impresa andrebbe sempre sottolineata anziché esaltare quello che è indubbiamente un grande numero uno come Nole che però batte a stento il vecchio campione 37 enne…

  4. Marco Ardizzone prova a leggere quello che hai scritto.stiamo parlando di tennis.chi è il più forte del mondo e il più dominante della storia?hai scritto queste cazzate per autoconvincerti di quello che non è vero?anche Djochovich ha detto che FEDERER e il migliore di tutti i tempi e arrivano gli ANTISPORTIVI a srivere cazzate e CATTIVERIE.poi hai detto che FEDERER può tenere testa anche a lui

    1. Hai scritto te il piu forte del mondo e il piu dominante.ma se uno ha vinto 99 tornei.per 320 settimane numero uno sarà lui il Migliore .Come in tutti gli sport chi ha vinto di più sarà il Migliore del mondo.probabilmente devi imparerà ad esprimerti buona giornata

    2. Mirko Cappilati innanzitutto metti la punteggiatura. Roger è il Goat del tennis, senza alcun dubbio. Ma Nole, quando è stato numero 1, è stato il più dominante della storia, perché ? Perché vinceva tutto lui! Roger non ha mai dominato su ogni superficie (a mio malincuore), Djokovic sì. Questo significa che Djokovic è stato il più dominante nella storia.

  5. Ma questo che scrive questo articolo è coglione o cosa ??? Federer se non sbagliava nel tiè break quel dritto lungolinea. E poi il doppio fallo vinceva … ma Bho questo di tennis non ne sa niente

  6. Io non capisco un c… di tennis ma uno che perde al tiebrek del 3o set (su tre set) dopo averne perso uno al tiebrek e vinto un altro, trovo che sia riduttiva la tua conclusione: sarebbe come dire vincere ai rigori dopo i tempi supplementari (non capisco un c… manco di calcio)

    1. Sarà anche tornato n.1 però ha conquistato il titolo a spese di Nadal ! Mentre Roger l’ha conquistato con i suoi mezzi,e sono tanti ancora, grazie al torneo di Stoccarda!!

  7. Mole è più giovane , di quasi 10 anni . Inutile masturbarsi per cercare altre motivazioni . La classe di Federer è indiscutibile e al di sopra di ogni dubbio . Ha vinto chi a parità di bravura ha avuto più energia da mettere nell’ultimo tie break

  8. Assolutamente no. Ieri hanno giocato alla pari. Roger ha perso senza subire break. Ha avuto set point anche nel primo set. La partita si è deciso su 2/3 punti e con campioni di questo livello vuol dire giocarsela alla pari.

  9. Si mi aspettavo che vincesse Federer e la sconfitta è immeritata, perchè ha perso solo per alcuni episodi a sfavore e per alcune botte di…fortuna dell’ antipatico (se stava veramente male come diceva dopo i quarti, avrebbe perso senza se e senza ma e nonostante la sua falsità, ha rischiato di perdere ugualmente) e lontano anni luce da Federer

  10. Federer ha fatto quello che poteva, a tratti ha giocato bene, a tratti non riusciva a fare bene il rovescio, Nole ha gestito bene pur non essendo in forma, quando è in forma non ti fa respirare. Federer ha perso perché al terzo non è riuscito a brekkare nole nonostante le tante seconde. Il back di rovescio era abbastanza inguardabile

  11. Nole grande professionalità. Tecnicamente quasi perfetto. si merita di essere il primo perché praticamente non sbaglia. Ma che noia vederlo giocare a meno che dall’altra parte non ci sia chi fa spettacolo e che fa dire che il tennis è ancora uno sport meraviglioso. ….Attendiamo fiduciosi Tsitsipas, Shapovalov, de Minaur, Medvedev etc…..Anche se un altro Roger è difficile

  12. Ormai il tennis è diventato peggio del calcio, parlano veramente tutti, anche quelli che non hanno mai tenuto una racchetta tra le mani. Djokovic è un grandissimo giocatore e ha l’età dalla sua parte. Federer è stato il più grande giocatore della storia, con una tecnica ineguagliabile. Per lui parlano tutti i record acquisiti negli anni, ma soprattutto il parere di persone molto più competenti di noi. Ormai è al limite fisico per sostenere tante gare, ma sopperisce con un talento unico. Quindi imparate ad essere onesti e non faziosi.

    1. Ciao Manuela, in fondo all’articolo trovi nome e cognome dell’autore.
      Sotto, c’è un tasto con scritto “email”. Schiacciando su “email” potrai scrivere direttamente una mail all’autore per esporgli tutte le tue critiche. Di solito risponde velocemente, non esitare.
      Un saluto

  13. Nicola Corradi vero ciò che esponi ma se avesse vinto federer, e non era per nulla improbabile , non avrebbe Rubato nulla è altresì avrebbe meritato anch’egli la vittoria
    Pertanto la sua sconfitta non è ne’ meritata ne immeritata !!!!
    È andata così
    Uno vince
    Uno perde
    Senza per forza dover puntualizzare i meriti o demeriti , gli errori che sono stati palesemente di entrambi anche se di differente entità
    In quanto al bombardiere di turno ??
    Chiamato!! Arrivato !!!!
    Nessuno è imbattibile come si vuol far credere

  14. un articolo così palesemente di parte, ma che razza di testata è la vostra… ma ne capite di tennis, nei sogni vostri ha dominato Djokovic… ieri la sola cosa che ha fermato Federer è stata l’età e nonostante quella ha messo il vostro prediletto all’angolo… se volete fare i tifosi chiamatelo Djoko Circus perché il vostro non è tennis… dovreste guardarle le partite, non inventarle… davvero ridicolo!

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