Masha, quale ritorno?

Manca ormai meno di un mese a quello che è senza dubbio il ritorno alle competizioni più discusso degli ultimi anni, ovvero il rientro di Maria Sharapova: la tennista russa il prossimo 26 Aprile potrà infatti tornare a disputare un torneo ufficiale dopo la triste celebre squalifica. Ma quale circuito, e quale tennis troverà di fronte a sé la siberiana, dopo tutto questo tempo?

IL RITORNO DI MASHA – Ormai ci siamo, manca soltanto un mese. Il prossimo 26 aprile a Stoccarda vivremo uno dei momenti più intensi e discussi degli ultimi mesi, in occasione del quarantesimo anniversario del Porsche Tennis Gran Prix tornerà infatti in campo Maria Sharapova.

Il rientro della tennista russa, che ha scatenato numerose polemiche soprattutto fra le colleghe del circuito, rappresenta, per gli appassionati e gli organizzatori dei tornei, un’autentica manna dal cielo: in un periodo nel quale Serena Williams è costretta a saltare molti appuntamenti e le potenziali avversarie non sembrano entusiasmare, Maria rappresenta la carta ideale per riaccendere un ambiente che sembra aver perso molto del suo appeal, a differenza di quello maschile dove, nonostante gli infortuni che tengono fuori i primi due della classe Murray e Djokovic, l’interesse è mantenuto vivo dal ritorno in grande stile della coppia vintage Federer-Nadal, due che hanno saputo riproporre una delle più belle rivalità del tennis moderno in questo inizio 2017.

Impossibile ad oggi riuscire ad immaginare che tipo di rientro sarà quello della bella siberiana, ciò che sappiamo è che in questo periodo di stop non ha mai abbandonato la sua racchetta, ha continuato ad allenarsi con costanza ed intensità, dalle sue dichiarazioni e da quelle del suo staff, la russa è al 100%. Nella realtà un piccolo problema fisico sembrava compromettere il suo rientro, il Daily Mail ha infatti pubblicato alcune foto della tennista che rientra a casa con abbondante ghiaccio sulla caviglia sinistra. L’ infortunio però sembra di piccola entità tale da scongiurare un forfait dell’ultimo secondo, gli organizzatori del Torneo WTA di Stoccarda pertanto possono dormire sonni tranquilli.

Maria Sharapova
Maria Sharapova : “Ho commesso un errore”

Il match però sarà un’altra cosa, le telecamere, gli spettatori, i numerosi giornalisti che metteranno sotto la lente d’ingrandimento ogni suo movimento, emozione e giocata saranno un duro banco di prova per la Sharapova che sarà chiamata a ritrovare in fretta la sua caratteristica freddezza per rimanere concentrata sul match; tutto sommato il rientro non sembra comunque spaventare Masha che, nei suoi seguitissimi profili social si è mostrata impaziente e desiderosa di tornare a giocare, guardare per credere!

“Che tennis ritroverò?” è probabilmente una delle frasi che frullano nella testa di Masha in questi giorni di avvicinamento a Stoccarda, una domanda che ci siamo posti anche noi ed alla quale proviamo a rispondere analizzando questi primi 3 mesi del 2017, partendo però dal Ranking WTA, lo strumento forse più efficace per misurare le giocatrici nell’immediatezza e nel corso del tempo.

LA RIVOLUZIONE IN CLASSIFICA – Partiamo allora dal confronto tra la classifica femminile del 1° febbraio 2016, aggiornata a seguito degli Australian Open dello scorso anno, e quella attuale:

Serena Williams 9245 Angelique Kerber 7515
Angelique Kerber 5700 Serena Williams 7130
Simona Halep 5545 Karolina Pliskova 5640
Agnieska Radwanska 5210 Dominika Cibulkova 5160
Garbine Muguruza 4991 Simona Halep 5022
Maria Sharapova 3672 Garbine Muguruza 4790
Flavia Pennetta 3611 Svetlana Kuznestova 4555
Carla Suarez Navarro 3595 Agnieska Radwanska 4345
Petra Kvitova 3582 Madison Keys 4007
Lucie Safarova 3580 Elina Svitolina 3850

Salutata la nostra Flavia Pennetta, ritiratasi dopo la magnifica vittoria degli US Open contro l’amica Roberta Vinci, ed in attesa del rientro della sfortunata Petra Kvitova, accoltellata in casa durante un tentativo di rapina, la Kerber, pur non entusiasmando come nel corso del 2016, si è presa momentaneamente la vetta approfittando però dell’assenza della Williams, vincitrice del primo Slam dell’anno.

L’emergente Karolina Pliskova e la sorprendente vincitrice del Master di Singapore Dominika Cibulkova (tra l’altro una delle principali ed agguerrite nemiche della Sharapova) oggi si fanno preferire alle outsider dello scorso anno Halep, Radwanska e Muguruza che contendevano la seconda piazza alla tedesca avendo tra l’altro creato un gap importante nei confronti delle inseguitrici, a partire dalla stessa Sharapova.

Guardando però più in generale la situazione, l’impressione che si ha è quella di una vera e propria discontinuità di risultati con giocatrici capaci di passare dall’incredibile exploit alla rovinosa ed inaspettata eliminazione: per rendercene conto basta prendere come spunto l’ultimo Slam di Melbourne, dove abbiamo assistito all’incredibile sconfitta della Radwanska contro l’esperta Lucic-Baroni in due set (bissata poi a Miami con un risultato ancor più netto), alla doppia eliminazione della Kerber e della Muguruza ad opera di Coco Vandeweghe e all’uscita al primo turno della favorita Halep contro Shelby Rogers, risultati che sono la dimostrazione chiara e lampante di un vero e proprio riassestamento del mondo tennistico femminile, alla ricerca probabilmente della giocatrice dominante in grado di mettere tutti d’accordo, Serena Williams permettendo.

Sharapova
Maria Sharapova sulla terra di Parigi

Maria Sharapova rientra proprio nel bel mezzo di questa rivoluzione, accompagnata dalla voglia di recuperare il tempo perso per riprendersi quel ruolo che si era costruito negli anni, ruolo che in fondo molti tifosi ed amanti del tennis sperano che la campionessa redenta riconquisti velocemente, scalando velocemente la classifica, andando avanti nei tornei e, perché no, tornado a sollevare un trofeo.
Sogno o realtà? Serve solo un pò di pazienza, la risposta la conosceremo a breve, in fondo c’è solo un mese da aspettare.

0 comments
  1. Penso che non sarà un facile rientro: lei non è certamente amata dalle colleghe e, nonostante i suoi molti fans, ritengo non sarà un’esperienza delle più facili. Quando vieni bollato con accuse di doping, la macchia resta sia nel caso che torni in campo vincente o perdente. Mi sbaglierò, ma mi sa che dovrà tirare fuori le unghie.

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