Rafa Nadal: “Contro Del Potro ho cambiato tattica dal secondo set. Sono felice, amo ancora il tennis”

Parla Rafa Nadal, che ha battuto Juan Martin Del Potro e domani cercherà di conquistare il suo 16esimo Slam e terzo Us Open: "Un anno fa non avrei mai pensato di poter tornare n. 1 e giocare tre finali Slam in un anno. Kevin Anderson? Ha avuto molti infortuni nella sua carriera ma si è sempre rialzato: è un esempio per i bambini e sono felice che sia in finale".

Anche se molti lo vedono come il prossimo campione di Us Open, Rafa Nadal vuole restare calmo e concentrato e continuare a pensare una partita alla volta, nonostante l’esaltazione della vittoria. Ieri notte il n. 1 del mondo ha battuto in semifinale Juan Martin Del Potro in quattro set, dominando nettamente dopo aver perso il primo. Domani Rafa sarà alla caccia del suo 16esimo Slam contro l’outsider sudafricano Kevin Anderson, che ieri ha battuto lo spagnolo Carreno Busta regalandosi la prima finale in carriera.

È stata una stagione spettacolare dopo due anni con molti problemi, lesioni e momenti difficili – ha esordito Rafa in conferenza stampa -, sono molto felice. La mia squadra e ho fatto un ottimo lavoro durante queste due settimane, abbiamo sempre creduto in quello che abbiamo fatto. Sento ancora la passione e l’amore per questo sport. Se avessi detto l’anno scorso che sarei stato il numero uno e sarei stato in grado di competere per vincere due Grand Slam in questa stagione stagione, avrei detto che era impossibile “, ha detto Nadal, che ha raggiunto la sua 109esima finale complessiva nel circuito.

“All’inizio è stata una partita difficile. All’inizio ero partito con l’idea di tirargli sul rovescio, con l’idea poi di tirargli dall’altra parte, ma non riuscivo a trovare i momenti adatti e per questo ho sofferto un po’. Lui colpisce la palla molto piatta e bassa e quindi esitavo un po’ a decidermi di tirargli sul dritto. Ad un certo punto però mi sono deciso che non dovevo aver paura e dovevo provarci, l’inizio del secondo set era decisivo. Così ho cambiato totalmente la mia tattica, aggredendolo spesso sul suo dritto per essere più imprevedibile. Da quel momento ho giocato a un livello altissimo, ho sempre cercato di comandare i il punto e farlo correre continuamente“.

“Sono stati giorni molto positivi – ha detto Rafa, giunto all’ottava finale stagionale – negli ultimi giorni ho giocato particolarmente bene. Oggi ho dato il massimo e ora questa vittoria mi dà fiducia per giocare al meglio anche la finale che sarà molto dura. Kevin Anderson è uno dei giocatori più complicati da affrontare nel circuito: è un ragazzo molto alto con un ottimo servizio che sta giocando il miglior tennis della sua vita. Ha avuto molti infortuni nella sua carriera ma si è sempre rialzato: è un esempio per i bambini e sono felice di vederlo in questa finale “.

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0 comments
    1. sono nadaliano ma stimatore di federer….chi ama il tennis dovrebbe smettere di scrivere certe cagate e senza offesa caro Alessandro tu sei uno di quelli ….(almeno stavolta)se andava in finale Federer aveva fatto lo stesso percorso di Nadal perché a parte murray djoker e il waw mancanti gli altri sono stati battuti dalle seconde linee o meglio dai mediani come si direbbe nel calcio …..quindi bisognerebbe essere contenti che uno dei due portenti tennistici mondiali sia in finale pur essendo over 30

    2. Quando Roger e Rafa si ritireranno andremo incontro ad anni bui…in mezzo a questi fighetti della next gen non vedo ne’ grande talento ne’ grande personalità…finiamola con questa guerra in stile Guelfi e Ghibellini e godiamo del fatto che per quindici anni questi atleti ci hanno mostrato il più grande tennis del secolo e ovviamente ci metto dentro anche il Djoker che ha avuto momenti in cui ha preso a pallate e con merito sia Roger che Rafa…la pugnetta del DOPATO ha rotto il cazzo…non è con la droga che fai certi colpi al limite delle leggi fisiche…basta scrivere cazzate…C’Mon Roger e Vamoooossss Rafa

  1. “Ho cambiato tattica nel secondo set”… che ridere, forse non se n’è accorto che la verità è che Del Potro non ne aveva più dopo le maratone con Thiem e Federer; altro che “cambio di tattica”!

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