US Open, ottavi uomini: Dominic Thiem si ritira dopo un set e mezzo. Stan Wawrinka supera un volenteroso Illja Marchenko

Del Potro, avanti di un set e di un break, approfitta del ritiro dell'austriaco, mentre Wawrinka piega Marchenko in quattro set: i due si affronteranno nei quarti di finale dello US Open

E ALLA FINE DOMINIC SI ARRESE – Prima del match odierno, l’annata di Dominic Thiem contava 68 partite disputate nel circuito (52 vinte ed appena 16 perse) – tra cui una semifinale al Roland Garros – e quattro titoli conquistati (su tre superfici diverse): uno straordinario tour de force che nelle ultime settimane sta presentando il conto al fisico del giovane austriaco. Dopo il ritiro all’esordio nel Master1000 di Toronto, infatti, il numero 10 al mondo abbandona di nuovo una partita anzitempo: opposto al redivivo Juan Martin Del Potro negli ottavi di finale dello US Open, è stato costretto ad alzare bandiera bianca dopo appena un set e mezzo. Eppure, nonostante un avversario in grande spolvero (primi tre turni superati con altrettanti 3-0), il match dell’austriaco era iniziato nel migliore dei modi, con un break nel terzo game. Sul 3-1 per Thiem, però, arriva la veemente reazione dell’argentino che inizia a martellare con il dritto e non lascia scampo all’avversario, in particolare se quest’ultimo non riesce a servire la prima in campo (solo due punti su otto raccolti con la seconda). Con la potenza dei suoi colpi, Del Potro mette a nudo le lacune tecniche del dritto di Thiem e conquista cinque game di fila, assicurandosi il primo parziale. Il buon momento di Del Potro continua anche nel secondo set, quando si aggiudica tre lottatissimi game consecutivi annullando due palle break e sfruttando l’unica concessa dall’austriaco. Da lì a poco, sul 6-3 3-2, la partita si conclude: nel recupero di una palla corta, Thiem avverte un dolore al ginocchio destro; l’ingresso del fisioterapista (che interviene nei pressi della rotula, lasciando presagire un problema ai legamenti) risulta inutile, il tennista di Wiener Neustadt deve ritirarsi dall’incontro. Dopo le lunghe peripezie a causa dell’infortunio al polso sinistro, Del Potro torna a disputare i quarti di uno Slam a distanza di tre anni (Wimbledon 2013, quando si arrese solo al quinto set nella semifinale contro Djokovic), candidandosi a ruolo di pericoloso outsider nello Slam (l’unico) che si aggiudicò nel 2009: forse la ruota è finalmente girata per la Torre di Tandil.

LUCI E OMBRE DI STAN THE MAN –  Ilya Marchenko, approfittando del ritiro di Kyrgios, corona la sua miglior stagione (best ranking al numero 63 che migliorerà grazie a questo risultato, diventando anche il numero uno ucraino) con gli ottavi di finale allo US Open. A sbarrargli la strada trova però un altalenante Wawrinka che, alla lunga, fa comunque valere la maggior caratura tecnica. Lo svizzero, che nel turno precedente ha salvato un match point al sorprendente Daniel Evans, apre la partita aggiudicandosi i primi tre game, dando l’impressione di poter disporre facilmente dell’ucraino. Marchenko, invece, è determinato a lottare su ogni punto e riapre immediatamente il primo parziale con il controbreak nel quinto game. Fino al 4-4 la partita è equilibrata (anche per demeriti di un Wawrinka poco mobile e molto falloso), ma un inspiegabile calo dell’ucraino – che vince appena un game dei successivi nove – porta lo svizzero avanti di due set col punteggio di 6-4 6-1. Nel terzo set si rivede un combattivo Marchenko che sfrutta le sue armi (in particolare il potente dritto piatto) per mettere in difficoltà l’avversario; anche stavolta, però, Wawrinka passa a condurre il set (con un break nel quinto game) e si garantisce la possibilità di servire per il match. Il finale della partita appare ormai scontato, quando invece “Stan the man” – con una serie di errori gratuiti – non solo perde il game di servizio, ma esce sconfitto anche dal tie break. Marchenko, rinfrancato dal momento negativo dello svizzero, riesce persino a strappargli il servizio nel terzo game del quarto set e inizia a credere alla clamorosa rimonta. Wawrinka, dopo aver sfogato la propria rabbia distruggendo l’incolpevole Yonex, rientra in campo con un diverso atteggiamento, determinato a far valere l’abisso tecnico che lo separa dal suo, pur volenteroso, avversario: vince quattro game di fila e stavolta, servendo per mettere fine alla partita, sfrutta il terzo match point ed estromette l’ucraino dal torneo col punteggio di 6-4 6-1 6-7 6-3. Si chiudere così un’altra prestazione poco convincente di Wawrinka che riesce comunque a superare lo scoglio ucraino e qualificarsi (per la quarta volta consecutiva) ai quarti dello US Open, dove affronterà quel Del Potro che lo ha eliminato al secondo turno di Wimbledon. Se vorrà vendicare l’eliminazione dei prati londinesi, è indubbio che servirà un altro Wawrinka, al momento i picchi di forma da campione Slam sono parecchio lontani.

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