Wimbledon, Federer è agli ottavi: analizziamo qualche dato della prima settimana

Roger Federer approda agli ottavi di finale del torneo più importante del mondo battendo in tre set il britannico Daniel Evans 6-4 6-2 6-2, dimostrando una crescita di forma sia fisica che mentale.

Mentre le avverse condizioni meteo hanno costretto molti altri giocatori a tornare a casa e gli organizzatori a riprogrammare alcune partite anche durante il quasi sacro middle Sunday, Re Roger è il primo tra gli uomini a giungere agli ottavi di finale di Wimbledon 2016. Federer accede dunque alla seconda settimana del torneo senza perdere un set, eliminando con un secco 6-4 6-2 6-2 Daniel Evans in 1 ora e 26 minuti di gioco in cui lo svizzero è sempre stato avanti nel punteggio, dimostrando di essere sulla buona strada verso il completo ritorno.

Anche se non si possono trarre conclusioni dopo soltanto tre incontri – aggiungendo che Guido Pella non può essere considerato propriamente un erbivoro e che di Marcus Willis si temeva più la condizione psicologica che il gioco in sé – cerchiamo ora di analizzare qualche statistica che può risultare interessante per capire l’evoluzione del gioco di Federer in queste prime uscite sul verde di Wimbledon.

 

DISCESE A RETE – Nel match di primo turno contro l’argentino, Roger è sceso a rete 42 volte sui 213 punti disputati, ovvero il 19,7% del totale. Di questi ne ha vinti ben 34, ovvero l’81%. Nel secondo turno invece, su un totale di 156 punti giocati, è sceso a rete nel 25,6% dei casi (40) vincendone però solo 29, ovvero il 73%. Questi numeri ci indicherebbero che Federer con Willis ha dimostrato più sicurezza nel suo gioco e aggressività, ma non possiamo non tenere conto del fatto che il britannico fosse un avversario molto più agevole. Nel terzo turno invece Roger, temendo di più i passanti di Evans e cercando di impostare il gioco da fondo, è andato a rete solo 21 volte su 161 punti giocati (13%) e tra l’altro vincendo soltanto 12 punti (57%).

SERVIZIO – Nei primi due turni il servizio è rimasto pressappoco invariato, mantenendosi più o meno sullo stesso rendimento. Anche la velocità massima registrata è stata la medesima (201 Km/h). Nel primo match Federer ha messo in campo il 64% (60/94) di prime palle, ottenendo l’88% dei punti (53/60), mentre nel secondo incontro è leggermente calata l’incisività del colpo: servendo col 62% (45/73) ha guadagnato solo il 78% dei punti (35/45). Contro Evans invece Roger ha incrementato sia la velocità che la percentuale di prime palle, mettendone in campo il 67% (45/67) e realizzando 11 ace soprattutto nei momenti chiave del match.

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VINCENTI E GRATUITI – Nonostante il primo incontro si sia dimostrato più complicato e lungo del previsto per Roger, il rapporto tra vincenti e gratuiti indicherebbe invece che ha giocato meglio degli altri match. Su 118 punti conquistati, ben 51 li ha ottenuti con un colpo vincente (43,2%) mentre 18 sono stati gli errori non forzati. Contro Willis invece lo svizzero ha giocato più in scioltezza: su 91 punti vinti in totale, 37 li ha ottenuti con un vincente (40%) commettendo solo 14 errori gratuiti. Nel match di terzo turno invece, su 98 punti vinti in totale, Roger ha colpito solo 29 vincenti (29%) ed ha commesso 15 errori gratuiti.

Per fortuna però nel tennis le statistiche non sono tutto. L’ultima prestazione di Federer, a dispetto di quanto dicono alcuni numeri, ha messo in luce un netto miglioramento sia per quello che riguarda la condizione fisica che la quella mentale. L’intero match ha infatti dato segnali positivi sullo stato di forma dello svizzero che ha dispensato – come sempre – diverse perle della sua infinita classe. I colpi da fondo sono tornati alle velocità a lui più consone, gli swing a tutto braccio hanno recuperato la pesantezza e l’incisività perse nelle ultime uscite. Anche il gioco di gambe e gli spostamenti laterali sono sembrati molto più reattivi. Il servizio sta continuando a girare bene soprattutto nei momenti chiave, ma la cosa più importante è stata la sicurezza dimostrata durante l’intero incontro, in cui Roger ha provato diverse soluzioni sia da fondo che a rete e in risposta, facendo sussultare i suoi fan quando in un paio di occasioni ha rispolverato anche la cara e vecchia SABR.

La strada sembra essere finalmente quella giusta. La conferma definitiva si avrà dopo i due giorni di meritato riposo che Federer avrà a disposizione fino a lunedì, quando agli ottavi di finale il Re troverà ad aspettarlo il vincente dell’incontro tra Dimitrov e Johnson.

 

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