Sul suggestivo palcoscenico del Campo Pietrangeli, uno dei più iconici del Foro Italico, Giorgia Pedone ha vissuto un debutto da ricordare, pur senza il lieto fine. La ventenne palermitana, al suo secondo main draw degli Internazionali BNL d’Italia, ha ceduto alla più quotata Lulu Sun per 3-6, 6-1, 6-3 al termine di un match combattuto e spettacolare, durato poco meno di un’ora e 45 minuti. Una prestazione che, nonostante la sconfitta, ha messo in luce il potenziale della giovane azzurra.
Un primo set da applausi: Pedone stupisce e rimonta
L’inizio dell’incontro sembrava lasciare poco spazio all’immaginazione: Sun, numero 46 WTA, è partita forte, strappando i primi tre giochi e dominando gli scambi. Ma una volta smaltita l’emozione dell’esordio, Pedone ha cominciato a giocare con più libertà, trovando profondità e ritmo. La risposta è stata travolgente: sei giochi consecutivi vinti, con un parziale di 24 punti a 9, che hanno ribaltato l’inerzia del set. Il 6-3 finale è stato il frutto di una sorprendente maturità tattica, fatta di variazioni, palle corte e una difesa mai arrendevole.
Quando Pedone si è scrollata di dosso la tensione, ha cominciato a dominare con qualità e coraggio, si è notato a bordo campo. Un primo set che resterà nella memoria: è il primo conquistato da Giorgia in carriera nel circuito maggiore.
Sun reagisce con autorità: il secondo set cambia tono
La seconda frazione si è aperta con uno scenario opposto. Sun, reduce da un 2025 finora deludente ma con un passato recente da protagonista (quarti a Wimbledon 2024 e finale a Monterrey), ha ridotto drasticamente gli errori gratuiti e preso in mano il gioco. Nonostante gli sforzi della siciliana, che ha annullato palle break con colpi da manuale come uno schiaffo al volo e un rovescio inside-out da applausi, la neozelandese è riuscita a capitalizzare gli errori di esecuzione dell’avversaria, portandosi rapidamente sul 4-0 e poi chiudendo 6-1.
La differenza l’ha fatta anche la maggior pesantezza di palla e l’abitudine di Sun a giocare a questi livelli. La classe 2000 di Te Anau ha saputo approfittare dei momenti di discontinuità della sua avversaria, dando così una netta svolta all’incontro.
Terzo set equilibrato, ma l’esperienza di Sun ha la meglio
L’ultimo parziale è stato il più equilibrato. Pedone, che in stagione ha finalmente interrotto ad aprile un pesante digiuno di vittorie con i quarti a Santa Margherita di Pula, ha continuato a lottare su ogni palla, mettendo in mostra tocchi di classe a rete e recuperi difensivi impressionanti. Sul 3-3, però, Sun ha piazzato l’allungo decisivo: tre vincenti consecutivi le hanno permesso di strappare il servizio, e da lì ha chiuso i conti senza tremare.
Il punteggio finale (3-6, 6-1, 6-3) racconta di un match a tratti spaccato in due, ma la verità è che Pedone ha saputo tener testa a una giocatrice con oltre 200 posizioni di vantaggio nel ranking e una carriera già più strutturata. Giorgia ci ha provato con una generosità inaudita, soffrendo ma senza cedere di un centimetro.
Una sconfitta che profuma di futuro
Per Lulu Sun si tratta della prima vittoria a Roma, dove ora sfiderà Jasmine Paolini nel secondo turno, nel sesto confronto in carriera con una tennista italiana. Per Pedone, invece, l’eliminazione rappresenta una tappa formativa importante. Dopo il debutto dello scorso anno e una stagione difficile, la giovane azzurra ha mostrato di poter reggere il confronto con le grandi.
Con una carriera ancora tutta da costruire e già sei finali ITF alle spalle, la sensazione è che il meglio debba ancora venire. L’esperienza al Pietrangeli, tra gli applausi del pubblico e un set vinto con pieno merito, è un mattone solido su cui costruire.