[tps_title]2) La bellezza del gesto[/tps_title]
Il diritto così personale, sia nella preparazione che nell’esecuzione, il busto che si presta a una rotazione che coinvolge le anche, la gamba sinistra che spesso si solleva come ad imprimere l’ultima spinta. Il rovescio accompagnato con le braccia tese, ma che lascia spazio a un impercettibile movimento di aggiustamento con il sinistro, una sorta di fremito velato. L’armonia con cui esegue il servizio, il piede destro che si avvicina all’altro mantenendo una lieve inclinazione, la racchetta che rimane sospesa per quella frazione di secondo che, se immortalata, le fa assumere la posa di una statua neoclassica, nel momento che precede l’esplosione di uno sforzo. Lo straordinario atletismo, quel modo di tornare al centro del campo tutto suo, leggero e allo stesso tempo compatto.