Benoit Paire: “La top 20 è vicina. Sono più solido mentalmente”

Benoit Paire rappresenta senza dubbio una delle rivelazioni del 2015. Non a caso il suo nome figura tra quello dei quattro nominati per il premio “Comeback Player of the Year“, concesso dall’Atp su votazione dei vari giocatori. Il giocatore francese, fermo nel 2014 per ripetuti  problemi al ginocchio, festeggia questa settimana il best ranking di n.23. Un salto di posizioni incredibile se si considera che prima del 2015 il 26enne di Avignone era n118 del mondo, perdendo subito ad inizio anno nel Challenger di Breissure e durante le qualificazioni degli Australian Open. 

Poi la svolta, nei tornei Challenger. Tutto iniziò  a cambiare: il talento cristallino ha cominciato a ridare i suoi frutti, Paire piano piano ha acquisito la fiducia necessaria che permette ad un giocatore “particolare” come lui di esprimersi al meglio. Conseguenza di ciò il primo titolo Atp della carriera a Bastad, il quarto turno agli Us Open dove si è reso autore dell’eliminazione del finalista uscente Kei Nishikori, e infine la finale a Tokyo. Tornei dove finalmente si è vista la versione migliore del tennista francese, che già nel 2013 si era messo in mostra raggiungendo la semifinale al Master 1000 di Roma.

“Sono soddisfatto della progressione in classifica. Ho guadagnato più posizioni di quello che speravo. All’inizio dell’anno il mio obiettivo era la top 100, provando a rientrare nei 60 qualora avessi giocato bene. Alla fine ho fatto bei risultati in questa stagione”, ha dichiarato il francese alla testata Ouest France. 

L’ambizione del francese non si ferma però di certo qua. Benoit ha ancora un obiettivo in questo 2015, entrare tra i primi 20 giocatori del mondo. A questo proposito il francese ha fatto una scelta precisa: giocare il Challenger di Brest a posto dell’Atp 500 di Vienna per conquistare i pochi punti che lo separano da tale traguardo. “Mentalmente sono stato più forte di prima. Sono soddisfatto della mia stagione ma non mi voglio fermare qui. Sono vicino alla top 20 e voglio arrivarci. Ho parlato con il mio allenatore, si tratta di un obiettivo del finale di stagione. Il mio livello di gioco è molto migliore rispetto a quello del 2013. Ho migliorato in tutti gli aspetti”.

“Siamo onesti. Quando si è n.23 delle classifiche non si giocano tornei minori, a maggior ragione se nella stessa settimana c’è in programma un Atp 500 come Vienna. Tuttavia devo rispettare i compromessi. Se vinco questo torneo entro in top 20, un grande obiettivo. Ho un tabellone accessibile  e avversari che per ora non temo più di tanto. Arrivo qui con molta fiducia”, ha assicurato il giocatore di Avignone che proprio ieri ha sconfitto Sadio Doumbia nel primo turno del Challenger di Brest.

Paire pare abbia recuperato dall’infortunio al tendine d’Achille che ha pregiudicato l’esito della finale di Tokyo disputata contro l’amico Stan Wawrinka: “Mi sento bene, si è trattato di un’infiammazione al tendine. Ho fatto infiltrazioni per questo non ho giocato molto. Ora però non sento dolore e sono in fiducia, visto che recentemente ho giocato piuttosto bene”.

Fonte: PuntoDeBreak

 

 

 

Giulia Micheli

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