Addio a Eurosport su Sky: cosa cambia per gli appassionati di tennis

Dal 1° luglio Eurosport esce dall'offerta Sky: addio a Roland Garros e Australian Open per gli abbonati. Ecco cosa cambia per tennis e sport in TV.
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Dal 1° luglio 2025, gli abbonati Sky dovranno dire addio a Eurosport. Una decisione che scuote il panorama televisivo sportivo italiano e segna la fine di un’alleanza durata anni tra Sky Italia e Warner Bros. Discovery. I segnali erano chiari da tempo, ma ora sembra definitivo: le trattative tra i due colossi si sono interrotte e i canali Eurosport 1, Eurosport 2 e Discovery Channel usciranno dal bouquet della pay-tv di Comcast.

La rottura: questioni economiche e visioni divergenti

Alla base della separazione ci sarebbero sia motivi economici, sia divergenze strategiche. Sky, da sempre attenta alla coerenza e alla competitività del suo pacchetto, ha mostrato crescente insoddisfazione per la scelta di Discovery di distribuire sempre più contenuti in chiaro, riducendo così il valore esclusivo dei diritti detenuti da Eurosport. Un esempio emblematico è quello delle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, che saranno visibili attraverso una strategia multipiattaforma, rendendo meno appetibile per Sky continuare l’accordo alle stesse condizioni.

Anche la diffusione gratuita di eventi come il ciclismo su Rai Sport e gli sport invernali ha contribuito a diminuire l’attrattività dell’offerta Discovery agli occhi della pay-tv. Così, il 30 giugno si chiuderà il sipario: dal giorno successivo, Eurosport scomparirà da Sky, e con esso anche i due tornei del Grande Slam ancora nelle mani di Warner Bros. Discovery, Australian Open e Roland Garros.

Tennis: tra addii e rilanci

Per gli amanti del tennis, lo scenario che si delinea è a due velocità. Da una parte, Sky perde due Slam di peso, con il Roland Garros che resterà esclusiva di Eurosport fino al 2030. Una perdita importante, soprattutto considerando che il torneo parigino si gioca in orari favorevoli al pubblico italiano. Dall’altra, Sky si sta già muovendo per rafforzare la sua offerta sportiva e non lasciare scontenti gli appassionati.

Il canale punta forte su Wimbledon, considerato un asset cruciale per mantenere il pubblico tennistico. L’esclusiva dell’All England Club, che Sky detiene e vuole rinnovare, rappresenta l’ultimo baluardo dei tornei dello Slam nella sua programmazione. Inoltre, in ottica di potenziamento generale, Sky ha già annunciato la trasmissione di Nations League e Qualificazioni ai Mondiali 2026, e lavora per blindare diritti come quelli della Bundesliga e, potenzialmente, anche della MotoGP.

Anche il basket potrebbe tornare centrale nel palinsesto Sky. Con la rinascita dell’interesse per il movimento cestistico italiano, la pay-tv vede nella palla a spicchi un’opportunità per diversificare e ampliare la sua offerta.

Eurosport senza Sky: un futuro più ristretto

Per Discovery, l’uscita da Sky rappresenta una svolta potenzialmente rischiosa. Attualmente, la maggior parte dell’audience di Eurosport proviene proprio da Sky e dalla piattaforma Now TV. Senza questa distribuzione, i canali Warner Bros. Discovery non saranno più rilevati da Auditel, perdendo così gran parte della visibilità commerciale. Questo potrebbe avere ripercussioni anche sull’interesse degli investitori pubblicitari e, di conseguenza, sulla qualità e quantità dell’offerta futura.

Chi vorrà continuare a seguire il Roland Garros o l’Australian Open dovrà quindi orientarsi verso nuove modalità di fruizione, probabilmente attraverso abbonamenti diretti a Discovery+ o piattaforme partner. Non proprio una soluzione comoda per chi è abituato ad avere tutto in un unico pacchetto.

Un telecomando da riprogrammare

Dal 1° luglio, il telecomando degli sportivi italiani dovrà essere risintonizzato. Il mercato dei diritti si conferma sempre più frammentato e competitivo, con accordi che rispondono non solo a logiche editoriali ma soprattutto finanziarie. Per Sky si apre una nuova fase, dove l’uscita di Discovery potrebbe rappresentare un’occasione per costruire un’offerta sportiva ancora più mirata e differenziata. Per Eurosport, invece, sarà la sfida di rimanere rilevante in un contesto in cui la visibilità conta quanto – se non più – dei contenuti.

Il tennis, intanto, si prepara a vivere stagioni più complesse per il pubblico italiano: niente più Melbourne e Parigi su Sky, ma con l’erba di Wimbledon ancora saldamente al centro della scena.

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