Per parlare di questo, la brindisina prende ad esempio la finale degli scorsi U.S. Open, giocata contro l’amica di una vita Roberta Vinci:”In quella partita, dopo molto tempo, in una finale slam non si è vista la forza brutale che caratterizza il tennis dell’ultimo periodo, e neanche la potenza esagerata. A dirla tutta, non ho idea di cosa diano da mangiare a questa nuova generazione (ridendo), sono tutte così alte e potenti. Ora si prestano un sacco di attenzioni al fisico, mentre un tempo era più tecnico come sport, mi divertivo di più, era più “tennis“, si usava di più la testa e si badava molto di più alla tecnica e all’esecuzione dei colpi. Questo spirito è andato un po’ scomparendo in questi tempi, si basa principalmente sul fisico il risultato che si ha in campo; molte più giocatrici, ora, sono capaci di sopportare match lunghissimi. Fortunatamente, col tempo, siamo diventate anche più professionali, curiamo anche l’alimentazione, il fisico, si usa molto anche la fisioterapia; il tennis è più completo ora. Si sono evolute anche le palline, così come le racchette; si sono evolute come hanno fatto anche gli uomini. Questo è positivo, ma in campo preferirei più tennis e meno forza bruta, altrimenti si perderà l’essenza dello sport“.
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