Flavia Pennetta: “Serena e Nadal mi hanno chiamata dopo gli Us Open. Le Finals? Un premio”

Il post Us Open é stato molto impegnativo per Flavia Pennetta, l’atleta del momento, che é stata al centro dell’attenzione di tutti tra ospitate TV ed interviste. La brindisina é tornata a parlare, e lo ha fatto in merito alle Finals di Singapore raccontando anche qualche aneddoto riguardante le ore successive alla vittoria ma non solo.

“Dopo gli Us Open pensavo che niente sarebbe stato meglio, ma ora é incredibile. La qualificazione alle Finals? Un premio a tutta la mia carriera. Penso sia bello che dopo tanti anni, dopo tanti match, tornei e battaglie sul terreno di gioco”.

“Non sto pensando che sia il mio ultimo torneo, anzi lo affronto con il giusto spirito, con la voglia di fare bene senza pensare a cosa accadrà dopo. Non ci sono le pressioni che si avvertono durante l’anno, penso che sia cosí per tutte”, ha ammesso la Pennetta nella conferenza stampa pre-esordio alle Finals di Singapore.

A caratterizzare la pugliese é stata sempre una grande umiltà, la dote che forma un campione. “Sono sempre rimasta la stessa, non importa se ora sono una campionessa e prima n.20. Sono ancora Flavia, la stessa. Dico sempre ciao a tutti, buon giorno,  e provo sempre ad insegnare ai giovani com’é la vita, perché spesso non hanno cosí tanto rispetto. Quando sono entrata nel tour per la prima volta e ho visto Monica Seles e Jennifer Capriati il mio cuore batteva molto forte. Ora sembra che non sia lo stesso per loro”.

Flavia aveva giá maturato la decisione di appendere la racchetta al chiodo a fine stagione prima dell’ultimo Slam stagionale.  Precisamente durante il torneo di Toronto, quando a fermare la sua corsa fu al secondo turno Serena Williams. “Forse ecco perché agli Us Open ho giocato cosí bene, giocavo libera. New York é una cittá pazzesca, un insieme di pace e stranezza”.

La notte dello storico trionfo, l’azzurra ha ricevuto infinite telefonate di congratulazioni. Tra le prime quella dell’amico Rafa Nadal, che alle 23 di New York, le 5 di mattina in Spagna, si é voluto complimentare con lei. “Erano le 5 del mattino in Spagna. Conosco Rafa da quando era bambino. Mi allenavo a Maiorca quando lui non era Rafa Nadal, era soltanto Rafa. Siamo amici”. 

Non é stata da meno Serena Williams. A questo proposito Flavia ha ricordato un aneddoto. ” Non avevo il suo numero”, ha detto la n.1 d’Italia ai giornalisti di Wta All-Access Hour. “Ha chiesto il mio numero a Caroline (Wozniacki ). Ma poiché il mio telefono suonava continuamente, non ho risposto ai numeri sconosciuti. Cosí lei mi ha mandato un tweet dicendo ‘Flavia sono io, é il mio numero, chiamami’. Ora ho il suo numero. Quindi mi ha chiamato e mi ha detto, ‘Hey Baby, come stai? Sono cosí contenta per te’. Per me é dura ma sono felice e orgogliosa di te. Veramente ti ritirerai?’. Le ho risposto di si e mi ha detto, é un bene per te”.

 

Giulia Micheli

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