Genio e sregolatezza, questo è Nick Kyrgios

E’ meglio giocare tutto il tempo col cellulare oppure allenarsi per uno sportivo? Questa domanda a tratti banale, aveva trovato la risposta nel tennista Nick Kyrgios. Il ventunenne australiano dichiarava senza mezzi termini di preferire l’applicazione per smartphone “Pokemon Go” invece dell’esercizio fisico. Un folle. A far crollare queste sue pseudo-certezze, sono stati i risultati altalenanti dell’ultimo periodo che han convinto l’australiano a affidarsi ad un fitness coach, specialmente dopo l’infortunio occorso agli Us Open.

La scelta è ricaduta su Martin Skinner, già preparato atletico di diversi tennisti con un’esperienza nel mondo del calcio (preparò la squadra britannica del Watford nella stagione 2004-2005). “Lui non riusciva a credere alla situazione nella quale mi trovavo fisicamente – ha dichiarato Kyrgios alla stampa -. Ma è un esperto, e io mi fido di lui. Mi dice cosa fare, e io lo faccio. Credo sia l’aspetto che ho migliorato di più ultimamente, il lavoro fuori dal campo”, ha concluso. Senza lo spirito di sacrificio e la costanza di rendimento, anche il più cristallino dei talenti si sgretola poco a poco.

La vittoria di Tokyo nell’ATP 500 è stata la naturale conseguenza di ciò, una risposta netta e decisa a chi aveva iniziato a dubitare delle sue performance. Uno su tutti l’immortale John McEnroe, che aveva dichiarato ad Espn che “se non vuole essere un tennista professionista, facesse altro nella vita“, ma per ora le critiche sono state ampiamente zittite. Riuscirà a mantenere queste premesse? Il convincimento c’è: “Ho appena vinto un ATP 500, direi che sto facendo le cose giuste da solo”, ma solo il tempo e la forza di volontà potrà dargli ragione.

Genio e sregolatezza, questo ladies and gentleman è Nick Kyrgios.

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