I 23 momenti più incredibili del tennis – Extra

[tps_title]Introduzione[/tps_title]

Dopo la rassegna dei momenti più curiosi della storia del tennis (Prima e Seconda parte) delle scorse settimane, TennisCircus vi regala un extra, una rassegna dei fatti più incredibili dell’ultimo decennio.


[tps_title]Nalbandian dà un calcio al giudice di linea, Queen’s 2012[/tps_title]

L’argentino è stato escluso dalla gara perché nel corso del secondo set della finale (sul punteggio di 6-7 3-4), al termine di un punto perso, ha dato un calcio ad un box dietro il quale era seduto un giudice di linea, mandando in frantumi la componente di plastica, e soprattutto ferendo in modo piuttosto profondo alla gamba il giudice. L’arbitro ha escluso il giocatore dalla gara assegnando la vittoria al croato Cilic.

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[tps_title]Serena Williams urla contro il giudice di linea[/tps_title]

US Open 2009. Sul 4/5 15-30 dopo avere mancato la prima di servizio la statunitense si è vista chiamare un doppio fallo per fallo di piede. La chiamata, rara, caduta oltretutto in un momento topico dell’incontro, ha mandato su tutte le furie Serena, che innervosita dal match point ottenuto dalla Clijsters ha affrontato la giudice di linea agitandole contro una palla: «Se potessi prenderei questa e te la farei ingoiare». Il giudice di linea ha raccontato l’’accaduto al giudice di sedia, che le ha inflitto un punto di penalità, costatole l’’incontro.

[tps_title]Fed Cup 2008, Israele[/tps_title]

Sugli spalti di quel campo da tennis i tifosi urlano e fischiano come dannati, disturbando la giocatrice russa Anna Chakvetadze e trasformando ogni singolo punto in una bolgia. Maria però annienta prima Tzipora Obziler 6-0 6-4 poi risponde al clima infuocato sconfiggendo Shahar Peer per 6-1 6-1. Si toglie anche lo sfizio di zittire i tifosi locali, portandosi l’’indice alle labbra. Ovviamente i tifosi israeliani non la prendono bene.

[tps_title]Youzhny si rompe la racchetta in testa[/tps_title]

Miami 2008. In campo contro Almagro, Youzhny perde le staffe per aver sbagliato un colpo si ferisce alla testa a colpi di racchetta. L’arbitro gli commina poi la sanzione dell’avvertimento.


[tps_title]Safin si abbassa i pantaloni in pubblico[/tps_title]

Marat Safin dopo aver inseguito una palla irrimediabile e aver giocato un dorp-shot con un angolo disumano, ha avuto un attacco inspiegabile di gioia davanti alle tribune degli Open di Francia lasciandosi cadere i pantaloni. “E’ stato un ottimo punto per me!” ha spiegato Safin dopo la vittoria per 6-4, 2-6, 6-2, 6-7, 11-9 nel secondo turno su Felix Mantilla. “Mi sentivo di tirare giù i pantaloni. Che cosa c’è di male?” 


[tps_title]Arbitro e giocatori sbagliano il conto degli hawk-eye rimanenti[/tps_title]

Parigi-Bercy 2008. Terzo set del match fra Tsonga e Roddick, il francese conduce 5-4. L’’americano chiede il challenge sul game point, ma sullo schermo è indicato che non ne ha più. Roddick insiste, affermando che gliene resta ancora uno da utilizzare nel set: Lahyani è d’accordo, e anche Tsonga. Il gioco è interrotto per cinque minuti, Lahyani dice al supervisor che era il computer che stava sbagliando. Nessuno, però, è perfetto: in tre avevano sbagliato i conti, Roddick di challenge non ne aveva più.

[tps_title]Baghdatis rompe quattro racchette[/tps_title]

Australian Open 2012. Baghdatis, durante un cambio di campo nel match disputato contro Wawrinka, si è accomodato sulla sedia e ha fracassato la racchetta che stava utilizzando. Dopo aver consegnato l’attrezzo ad un raccattapalle, ha estratto dalla sua borsa un’altra racchetta e l’ha sbattuta violentemente a terra. Quindi ne ha presa un’altra e ha replicato il gesto. Infine, ha completato il poker rompendone un’’altra.


[tps_title]Il telefono di Alizé Cornet squilla in campo[/tps_title]

Sappiamo tutti che lasciare squillare il telefono cellulare durante una partita di tennis combattuta non è proprio ben accetto, ma quando a suonare è il telefono di una delle due giocatrici le cose cambiano. L’’allora numero uno del mondo Caroline Wozniacki stava per servire per il match contro la francese Alize Cornet, quando si sentì uno squillo di cellulare. Il suono infastidì la Wozniacki, che si fermò e si guardò intorno per capire chi fosse ma alla fine si scoprì che il telefono era proprio della sua avversaria.


[tps_title]Linea del servizio mal misurata[/tps_title]

Amelia Island 2002. I 29 doppi falli di Anne Kremer e Jennifer Hopkins nel primo turno del torneo di Amelia Island nel 2002 sono sembrati troppi, anche alle due giocatrici. In seguito alle loro proteste la Wta ha scoperto che Bert Evatt, che aveva tracciato le linee del rettangolo di gioco, per errore aveva avvicinato di un metro le linee di battuta rispetto alla rete in una delle due metà campo. La vittoria della Kremer (5-7, 6-4, 6-2) è stata comunque confermata.


[tps_title]Fognini show[/tps_title]

Wimbledon. Fabio Fognini protagonista di un insolito siparietto a Wimbledon durante il match del primo turno contro l’austriaco Jurgen Melzer. L’azzurro ha perso la pazienza per una palla chiamata fuori dall’arbitro, imprecando in italiano e suscitando le risa del pubblico. In seguito alle proteste ha ricevuto il warning dall’arbitro Pascal.


[tps_title]La partita più lunga della storia[/tps_title]

Wimbledon 2010. Isner e Mahut sono stati i giocatori a disputare la partita dei record, che per terminarla ci sono voluti tre giorni.  I primi due set scorrono velocemente con una durata di circa mezzora l’uno, il primo vinto dall’americano e il secondo dal francese. Poi i due tie-break, uno per parte, e la sospensione per oscurità. Il giorno dopo, si inizia il quinto set e si arriva sul 59/59 dopo più di sette ore di gioco. Viene di nuovo sospeso e finalmente il terzo giorno Isner riesce a trovare il break decisivo e, dopo che entrambi hanno messo a segno più di 100 ace, ci si avvicina a un epilogo. Il risultato finale recita: Isner b. Mahut 6–4, 3–6, 6–7, 7–6, 70-–68.


[tps_title]Game di soli ace per King Roger[/tps_title]

Federer è riuscito a mettere a segno 3 ace consecutivi contro Pete Sampras a Macao nel 2007 e Sampras reagisce scherzosamente mettendo un raccattapalle a giocare al proprio posto. Alla ripresa del gioco arriva anche il 4° ace.


[tps_title]Servizio potente riesce a rompere una racchetta[/tps_title]

E’ accaduto a Jo-Wilfried Tsonga che ricordando un momento curioso della propria carriera racconta: ““una volta contro Ancic, a Bercy, effettuai un servizio talmente potente che spaccò la sua racchetta nel mezzo. Era buffo vederlo lì, con la racchetta rotta in mano!””

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