L’Accademia di Nadal a Manacor sarà pronta a maggio del 2016

Se tutto va bene, l’Accademia di Rafael Nadal a Manacor, i cui lavori sono ancora in corso, sarà pronta per il mese di maggio del 2016. Il tennista maiorchino ha fatto da guida a una visita dei giornalisti di Sky Sport e ha spiegato loro come funzionerà la struttura una volta completata e attivata.

Un edificio ospiterà fino a un massimo di 140 bambini che, dopo lo studio e l’allenamento, potranno dormire e riposare. Al pian terreno di questa struttura ci sarà la scuola così che i ragazzi potranno proseguire gli studi mentre si allenano per diventare i tennisti del domani. “Per me – spiega Rafael – costruire un’accademia non è un modo per lasciare una mia traccia, una mia eredità, quanto un modo per aiutare i ragazzi delle nuove generazioni a diventare giocatori migliori”.

nadal_academiaUn corso annuale nell’Accademia costerà 56mila euro. Nadal ritiene che questa accademia renderà la vita dei bambini (quelli che potranno permettersi l’iscrizione naturalmente) molto più facile: “Quando avevo dai 12 ai 14 anni – racconta il maiorchino – i miei orari erano da uscire pazzi. Ricordo che andavo a scuola dalle 9 alle 12 e dalle 12 alle 14 facevo tennis. Poi tornavo a scuola dalle 15 alle 17 e facevo calcio dalle 17 alle 19. E tanti giorni finivo a fare di nuovo tennis fino alle 21. Quando ritornavo a casa, mi facevo una doccia, facevo i compiti se riuscivo, e poi crollavo per la stanchezza”. Con l’Accademia, invece, tutto sarà compreso all’interno della stessa area e gli spostamenti scuola-campi di tennis (o altro, calcio per esempio) saranno limitati e i ragazzi ne beneficeranno.

Tutto questo in un contesto suggestivo che solo un’isola come Maiorca può offrire. Uno dei posti migliori in cui vivere. Almeno secondo Rafa Nadal: “Tutta la gente che amo vive qui, la mia famiglia, i miei amici, la mia ragazza. Ho molti cugini qui e mi piace passare il tempo con loro, ho ottimi rapporti con i miei zii e poi c’è mia sorella…insomma, per me è difficile immaginare un mondo in cui non posso vivere di queste cose. Stiamo su un’isola, abbiamo il mare e mi piace molto andare a pesca. Per questo credo che, considerando tutte queste cose, vivere qui sia il massimo”.

Rafa ha poi parlato del suo 2015 che non gli ha certo regalato soddisfazioni: “Nei primi mesi dell’anno mi sentivo molto affaticato, sia durante le partite che durante gli allenamenti e questo mi ha provocato molta ansia e nervosismo. Tutta colpa dell’infortunio che mi ha fatto stare fermo tutta la seconda metà dell’anno passato. A essere sinceri, in quei mesi ho sofferto tanto. Però in quest’ultimo periodo comincio a sentirmi di nuovo bene, in salute”.

Un giornalista di Sky Sport gli chiede se sia il caso di cambiare qualcosa o qualcuno intorno a lui e Rafa risponde: “Ho bisogno di essere il giocatore che ero prima, quindi sì devo cambiare qualcosa ma sono io l’unico che deve cambiare e non la gente che mi sta intorno”. E alla domanda se tornerà a vincere un torneo dello Slam, lo spagnolo è fiducioso: “Non lo so, spero di sì. Vedremo se sarò capace di controllare di nuovo le mie emozioni. Se ci riuscirò, e credo di sì perché mi sento molto meglio ora, sarò capace di recuperare il mio livello di tennis”.

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