Le lacrime di Federer dopo Wimbledon

È ormai la vigilia della Laver Cup, il celebre torneo di esibizione a squadre che mette a confronto Europa (capitanata da Bjorn Borg) e Resto del Mondo (con John Mcenroe come leader). L’attesa è tutta sul celebre doppio che si giocherà sabato con i due plurivincitori Slam, Roger Federer e Rafael Nadal, a rappresentare l’Europa.

Proprio a Ginevra, sede dell’esibizione di quest’anno, l’ambasciatore del torneo, nonché promotore da tre anni a questa parte dell’evento, Roger Federer, rilascia alla sciatrice, Mikaela Shiffrin, su richiesta di Barilla (sponsor di entrambi), un’intervista (riportata da “La Gazzetta dello Sport”), in cui lo svizzero tocca vari argomenti. Chiaramente non poteva non partire dal ricordo più recente, ovvero la finale a Wimbledon contro Novak Djokovic, divenuta memorabile non solo per la durata e la qualità del match, ma soprattutto per la crudele e straziante sconfitta dello svizzero, il quale aveva avuto 2 match points consecutivi sul proprio servizio. Federer confessa alla Shiffrin di aver versato lacrime amare dopo quella debàcle: “L’ultima volta che ho pianto? Beh… Direi due mesi fa a Wimbledon… in campo e anche alla premiazione ho trattenuto le lacrime che erano lì sul confine. Poi, appena sceso in spogliatoi, al primo commento “che sfortuna, ci eri vicino… sono crollato e qualche lacrima è scappata”.

Lo svizzero, mai banale nelle dichiarazioni, alla domanda della Shiffrin sulla sua domenica ideale ha subito risposto: “Alzarmi senza una sveglia, senza programmi prestabiliti per fare qualcosa con i miei figli. Montagne o mare comunque al sole, all’aria aperta lontano dal tennis, dovunque con i miei figli. Solo una vittoria a Wimbledon mi farebbe cambiare idea. A quel punto la domenica perfetta sarebbe quella…”.

Subito dopo lo svizzero parla di quella che è la sua vita quotidiana oltre al tennis: i suoi film preferiti sono soprattutto quelli di supereroi “Aquaman, Il Gladiatore, Will Hunting..”, rivela quali sono i personaggi con cui vorrebbe trascorrere una serata, quali “Stefan Edberg, Pete Sampras o Micheal Jordan”, in particolar modo l’aver incontrato il papa a Roma “è stato pazzesco”. L’unica personalità che lo svizzero rimpiange di non avere incontrato è Nelson Mandela “è stato davvero un grande uomo”.

Su quale sia il suo cibo preferito tra pasta e riso, l’elvetico non poteva non scegliere “Pasta”: “Barilla, naturalmente. Amo gli spaghetti pomodoro e basilico. Sono un classico. Ma anche la carbonara, magari non tutti i giorni”. A tal proposito, Federer racconta di non aver mai seguito una dieta.

Un episodio sicuramente divertente nell’intervista è stato quando la sciatrice americana  ha domandato al recordman Slam se si sia mai ubriacato: Federer confessa di avere un po’ esagerato con l’alcool dopo aver vinto uno dei suoi 5 Us Open tra il 2004 e il 2008 (senza rivelare quale): “… Ci ho messo 3 giorni e mezzo per recuperare completamente. Il torneo era finito alla domenica sera e mi sono ripreso soltanto al giovedì. Non so che cosa sia successo… anzi lo ricordo bene: il bar stava per chiudere, allora abbiamo ordinato drink in anticipo per le ore successive. Ci siamo accorti che ne avevamo ordinati troppi, ma credo che sia successo a tutti. Chi non l’ha mai fatto provi a vincere uno Us Open! Oddio ma ho detto davvero quello che ho detto…?”

 

Dulcis in fundo (ma che potrebbe rivelarsi un po’ acerbus per i tifosi del Maestro) Mikaela Shiffrin tocca l’argomento del ritiro, ormai più volte reiterato da almeno 10 anni a questa parte, come rivelato dallo stesso Federer: “Quando ho vinto Parigi nel 2009 mi chiedevano quando mi sarei ritirato… E io dicevo ‘Cosa? Ho soltanto 28 anni!’. Credevo avrei giocato almeno fino a 32, 33 anni… mi sembrava fosse troppo presto per pensare ad una cosa del genere. Ed è andata così per gli anni successivi. Ora sembra che in ogni intervista debbano farmi questa domanda. Perché potrebbe essere che proprio in quel momento io decida di annunciarlo. I giornalisti ci sperano. Ma non è così, mi spiace deludere le persone. Sono tranquillo al riguardo, perché non lo so nemmeno io, davvero. Vorrei avere un’idea precisa e poterlo dire. Non adesso”

Intanto lo svizzero ha già annunciato di aver già programmato tutto fino a Wimbledon nella prossima stagione. Il domani non è dato saperlo. Per cui, buon 2020, Roger Federer!

 di Donato Marrese

Redazione Tennis Circus

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