[tps_title]Mats Wilander[/tps_title]
“Djokovic lo sta sognando da tutta una vita, Murray appena da venerdì notte”.
Queste le parole pronunciate da Mats Wilander durante la finale del Roland Garros di quest’anno. Per il serbo il trionfo a Parigi dopo tanti tentativi di completare il Carrer Grand Slam è stata una sorta di liberazione, che l’ha portato sullo stesso piano di molti detentori di questo record.
[tps_title]Rod Laver[/tps_title]
“Non credo che si possano mettere Federer o Djokovic uno sopra l’altro. Direi che sono allo stesso livello.”
Così l’ex tennista australiano appena prima del Roland Garros di quest’anno a chi gli chiese di scegliere tra il campione svizzero e Novak Djokovic. Risposta diplomatica che, al di là dei numeri, rende onore alla maestosità di entrambi i tennisti
[tps_title]Roger Federer[/tps_title]
“L’anno di Novak è stato stupefacente, non penso si possa ripetere un’annata come questa”
Parole di elogio di Roger Federer nei confronti del suo collega, protagonista nel 2015 di un anno davvero formidabile, dove con trionfi e successi ha scritto un pezzo di storia del tennis, migliorando un’altra sua grande stagione, quella del 2011.
[tps_title]Stan Wawrinka[/tps_title]
“Spero che un giorno lui possa ottenere questo grande titolo che gli manca qui, se lo merita”
Frase profetica quella di Stan Wawrinka dopo il successo su Djokovic nella finale del Roland Garros del 2015. Il serbo, allora sconfitto nell’ultimo atto, avrebbe conquistato l’anno successivo il trofeo mancante, aggiungendolo alla propria collezione di Slam.
[tps_title]Rafael Nadal[/tps_title]
“Ho giocato contro un giocatore che ha fatto tutto alla perfezione, non conosco nessuno che abbia mai giocato bene a tennis.”
Rafael Nadal, uno dei più grandi rivali del serbo, si complimenta con lui dopo la sua netta vittoria nella finale del torneo di Doha del 2016, ottenuta con il punteggio di 6-1 6-2.
[tps_title]Tomas Berdych[/tps_title]
“Ho giocato circa 700 partite nella mia carriera e ho incontrato gente come Federer e Agassi, probabilmente nell miglior momento della loro carriera, ma non avevo visto mai nulla di simile come ciò in cui mi sono imbattuto in questa finale.
Così Tomas Berdych dopo la finale contro Novak Djokovic persa a Pechino nel 2014, con un netto 6-0 6-2, ma arrivato a essere sul 6-0 5-0 in favore del suo avversario
[tps_title]Toni Nadal[/tps_title]
“La prima volta che ho visto giocare Djokovic ho detto a Rafael che avremmo avuto un problema”
Toni Nadal, coach e zio del tennista maiorchino, ricordando quando vide allenarsi per la prima volta a Wimbledon 2006 Novak Djokovic.
[tps_title]Nick Bollettieri[/tps_title]
“Nei miei 60 anni da allenatore non ho visto mai nulla come Djokovic”
Così Nick Bollettieri, uno degli storici allenatori del tennis, su Djokovic, poco prima della chiusura della stagione 2016.
[tps_title]Roger Federer[/tps_title]
“Novak non ha punti deboli”
Poche lapidarie parole quelle di Roger Federer nell’inverno del 2015, per descrivere un giocatore pressoché imbattibile.
[tps_title]Jelena Gencic[/tps_title]
“Un giorno sarai il numero 1”
Anche qui parole profetiche, stavolta dalla bocca di Jelena Gencic, la signora che scoprì il talento di Nole quando il serbo aveva appena 6 anni. Dopo averlo visto, sapeva che già di avere davanti una futura stella del tennis. Novak continua a ricordare questo aneddoto e dedica il suo successo alla sua defunta mentore.
Credits: PuntoDeBreak