Novak Djokovic, nelle vesti di ambasciatore dell’UNICEF, si è recato in visita in un centro d’accoglienza di Belgrado, ove vengono ospitati ed accuditi bambini figli di rifugiati e migranti.
Il campione serbo si è trattenuto per buona parte della giornata con gli ospiti del centro. Al termine della propria permanenza Novak ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alle sensazioni vissute a seguito di un contatto così diretto con dei bambini già così vessati dalla vita.
“Vedendo bambini che non sanno se avranno il tetto sopra le loro teste, se avranno cibo sulleloro tavole o anche solo acqua da bere, ho provato autentico dolore. Chiedo a tutti di mostrare il loro buon cuore e la loro buona volontà. Sono sicuro che se tutti noi adulti ci assumessimo le nostre responsabilità, impegnandoci concretamente in prima persona in loro favore – tutti questi bambini avrebbero una casa e la garanzia dei propri diritti fondamentali.”
In risposta alla crisi attuale, l’Unicef Serbia ha assunto assistenti sociali supplementari a Belgrado che stanno aiutando ad individuare i bambini più vulnerabili e le famiglie cui dare sostegno adeguato. Esse contribuiscono inoltre a sviluppare procedure standard quando viene identificato un minore non accompagnato.
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