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Simon è gioia, McEnroe noia

Oh, oggi ho proprio voglia di divertirmi. Mi siedo sul divano speranzoso, accompagnato da un buon presentimento. Accendo la TV e, con il cuore a mille, mi avvicino lentamente al canale che da ore ho già deciso di guardare. Il dito, tremolante, si ferma sul 224. Giorgio Spalluto presenta la partita con la voce rotta dall’emozione. Faccio ancora fatica a crederci. Sullo schermo, come prodigioso miraggio, la replica di quella sfida memorabile non può far altro che tenermi attaccato al monitor.

È lei, è proprio lei. Australian Open 2015, terzo turno, Ferrer-Simon: 6-2 7-5 5-7 7-6. Tre ore di pura goduria estetica. La bellezza degli scambi, le continue variazioni tattiche e stilistiche, l’incredibile talento e personalità dei due protagonisti rendono questa, ai miei occhi, la più grande forma d’arte nella storia dell’umanità. Il pubblico però (Spalluto compreso), dopo soli 4 game sembra essersi ridotto ad uno stato semi-vegetativo. Si entusiasma poco, e, onestamente, non riesco a spiegarmi il perché. Ah sì, è logico. Saranno quei nostalgici incompetenti, quelli che si esaltano (e chi li capisce?) per una volee, per un tocco di quel mancino schizzato con la fascia rossa (esteticamente orribile, tra l’altro), per un colpo di solo polso che, in controbalzo, muore subito dopo la rete.

E questo sarebbe emozionante? Io non vi capisco, giuro. Cosa c’è di bello in tutto questo? Cosa? Ve lo dico io, mandria di esaltati. Nulla. Anzi, malinconici spettatori di quel tennis che, grazie a Dio, non esiste più, ritenetevi fortunati ad essere riusciti a scampare da quel periodo triste e buio che sono stati gli anni 80. Assaporate dunque la vostra ricompensa, e ringraziate per essa. Eccovi, davanti agli occhi, la splendida varietà delle superfici uniformate, il topspin esasperato, le abbaglianti parabole e le spumeggianti variazioni dei campioni di oggi.
Forza, sedetevi accanto a me e guardiamo tutti insieme la partita.

Non preoccupatevi, giocano già da quaranta minuti, ma sono ancora al primo scambio, non vi siete persi niente. No non lamentatevi. Dopo questa, ho un’altra sorpresa per voi. Errani-Kerber, in HD. Divertente no?

Nicola Corradi

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