Jannik Sinner si prepara a tornare in campo dopo tre mesi di stop, deciso in seguito a un patteggiamento con la WADA per un caso di contaminazione involontaria da Clostebol. Il suo rientro è previsto al Foro Italico di Roma, tra venerdì 9 e sabato 10 maggio, in un’atmosfera di grande attesa e voglia di riscatto. Il numero uno al mondo ha ancora negli occhi il trionfo all’Australian Open e la determinazione a recuperare i punti lasciati per strada durante la sospensione.
Nonostante sia stato chiarito che non c’è stata intenzionalità o dolo – la sanzione è arrivata per responsabilità oggettiva legata alla negligenza del suo staff – Sinner continua a dover fronteggiare le ombre di una narrazione tossica che, in certi ambienti, lo dipinge come “dopato”. Tra i più rumorosi detrattori, Nick Kyrgios, che non ha perso occasione per insinuare dubbi.
In un momento in cui il tennis avrebbe bisogno di unità, Rafael Nadal è intervenuto con parole che pesano come macigni. Il campione maiorchino, simbolo di sportività e correttezza, ha espresso la propria solidarietà a Sinner con convinzione: “Alla fine, se non sbaglio, è uscito innocente dalla sentenza. In questo caso non è stato positivo per il nostro sport, ma credo in Jannik. Sono sicuro che sia innocente e una persona onesta”, ha dichiarato in un’intervista al Telegraph.
Nadal ha sottolineato come incidenti di questo tipo, purtroppo, possano capitare, ma non per questo bisogna mettere in discussione la buona fede degli atleti: “Da quello che so di Jannik, sono convinto che non abbia mai cercato di imbrogliare o ottenere un vantaggio sugli altri”.
L’ex numero uno del mondo ha anche invitato tutti a non giudicare senza conoscere a fondo i fatti: “Le autorità hanno tutte le informazioni, non quelle parziali o soggettive di cui disponiamo noi. Esistono protocolli che tutti abbiamo accettato per poter competere. Jannik ha accettato la sanzione: per me, caso chiuso.”
Con queste parole, Nadal non solo difende un collega, ma riafferma un principio fondamentale: la fiducia nel sistema sportivo e nella giustizia interna, pur ammettendo che ci sia sempre spazio per migliorare. “Se non ci piace come funzionano i protocolli, allora bisogna impegnarsi per migliorarli, non screditarli pubblicamente”, ha aggiunto.
Sinner, nel frattempo, si allena con intensità, pronto a voltare pagina e dimostrare, ancora una volta, di essere tra i migliori al mondo, dentro e fuori dal campo. Il sostegno di una leggenda come Nadal rappresenta un segnale forte non solo per lui, ma per tutto il mondo del tennis.
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