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Tunisia-Israele: questa volta ha vinto lo sport

Battuta vincente. È game, set and match: Malek Jaziri, tunisino, batte Dudi Sela, israeliano, nella finale del Challenger di Istanbul. 1-6 6-1 6-0 il finale di una partita non esaltante, in un torneo, con tutto rispetto, poco prestigioso ma dove è stata scritta una pagina storica di sport: per la prima volta atleti di questi due Paesi si sono sfidati in una partita di tennis. Casualità? Non proprio.

OLTRE LO SPORT – I rapporti politici tra Tunisia e Israele sono a dir poco complicati. Lo Stato africano, di religione musulmana, non riconosce quello israeliano e rifiuta qualsiasi relazione con esso, per solidarietà con il popolo palestinese. Questo purtroppo si riflette anche sullo sport, un ambito che dovrebbe essere neutrale ed estraneo ai contrasti politici dei Paesi. Alcuni casi di boicottaggio avvenuti negli ultimi anni lo dimostrano.

PRECEDENTI – 2013, Challenger di Tashkent. Jaziri deve scendere in campo contro l’israeliano Weintraub ma la Federazione tunisina lo obbliga al ritiro, nonostante gli spauracchi di una multa salata e dell’estromissione dalla Coppa Davis.
Passano pochi mesi e la storia si ripete, questa volta tra le donne: Ons Jebeur sta vincendo i quarti di finale del torneo di Baku ma sul più bello si ritira per un presunto problema alla caviglia. In semifinale avrebbe affrontato l’israeliana Peer.
2015, torneo di Montpellier, ancora Jaziri. Il tunisino è avanti di un set contro Istomin ma anche lui alza bandiera bianca. Chi sarebbe stato il suo prossimo avversario? Proprio Dudi Sela.

SVOLTA – Questi precedenti avevano fatto scattare l’automatica domanda della vigilia: si giocherà? Per fortuna niente intromissioni, partita giocata e storia riscritta. Lo stesso Sela, pochi mesi fa, aveva fatto intendere che le cose stavano cambiando in meglio: «So che sta succedendo qualcosa nelle Federazione tunisina, presto io e Jaziri potremo affrontarci. Siamo amici e so che niente è mai dipeso da sue scelte personali». Perché il bello di questa storia è che i due sono molto legati ed era da tanto che volevano affrontarsi.

Malek Jaziri ha 32 anni, vanta un 53° posto come top ranking e negli Slam ha raggiunto al massimo un terzo turno agli Australian Open 2015.
Dudi Sela ha 31 anni, è stato al massimo numero 29 del mondo e vanta un ottavo di finale a Wimbledon 2009. È bello che, almeno questa settimana, due giocatori “normali” come loro siano in qualche modo sotto i riflettori del tennis e dello sport in generale.

Marco Castro

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