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Us Open, Karolina Pliskova: “Nel circuito le cose stanno cambiando. È bello vedere altre ragazze vincere titoli”

Due settimane da ricordare, ma più in generale due tornei per Karolina Pliskova. La campionessa del Premier 5 di Cincinnati ha espresso il tennis migliore della vita e la sconfitta in finale contro Angelique Kerber non lascia spazio alla tristezza. “Ho fatto un grande lavoro. Era la mia prima finale di uno Slam e sono stata vicina a vincerla. La sua maggior esperienza in questo tipo di finali probabilmente ha deciso la partita. Sono molto orgogliosa di me stessa. Se qualcuno mi avesse detto due settimane fa che avrei giocato la finale, avrei accettato. Nessuna tristezza”. 

La difficoltà di affrontare mancine– Di tenniste mancine tra le prime 100 ce ne sono davvero poche e non è mai facile giocarci contro, ne sa qualcosa Roberta Vinci… “Non avevo incontrato una mancina in questo torneo ed è sempre difficile farlo. Batte sempre sul rovescio e non c’è molto da fare, poi resta il campo scoperto. Ho una gemella mancina ed è sempre dura giocare contro le mancine. Non ce ne sono molte tra le prime 100. Si gioca sempre contro destrorse e non c’è tempo per allenarsi o giocare con delle mancine. È sempre difficile affrontarle”.

L’importanza di questa esperienza– “Questa esperienza mi aiuterà molto perché non giochi tante partite così nella tua carriera o nel corso dell’anno. Il prossimo Grande Slam cercherò di giocare così dal primo turno all’ultimo. Non importa cosa succede. Non importa cosa succederà. Affronterò torneo dopo torneo come ho fatto in queste ultime tre settimane. Ho proprio fatto un ottimo lavoro. Sono migliorata in molte cose, soprattutto nelle partite in cui ho affrontato giocatrici di classifica superiore alla mia. Questa è la chiave che mi può consentire di migliorare ancora” ha ammesso Karolina, sterminatrice delle sorelle Williams, che ha poi spiegato le differenze tra Serena ed Angelique Kerber. “Non puoi metterle a confronto. Hanno un gioco completamente diverso e pure loro due lo sono. Con Angie non puoi aspettare errori perchè non ti concede nulla, con lei ho dovuto attaccare io mentre con Serena posso attendere di più suoi gratuiti. Questa è la differenza tra loro due”.

Aria di cambiamento– Per anni abbiamo assistito al dominio delle sorelle Williams e poi all’arrivo di Sharapova ed Azarenka. Quest’anno i nomi alla ribalta sono stati quelli di Kerber, Muguruza e ovviamente della Pliskova che ammette come le gerarchie stiano mutando. “C’è stata una vincitrice diversa in ogni Slam ed anche in questo avrebbe potuto essercene una differente. Forse le cose stanno cambiando e diverse giocatrici stanno emergendo. È normale, sono sempre pericolose. È bello vedere altre ragazze vincere i titoli e non sempre le stesse”.

Giulia Micheli

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