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Australian Open: Andy Murray supera l’ostacolo Raonic e vola in finale

Milos Raonic ed Andy Murray hanno dato vita sulla Rod Laver Arena ad una semifinale bella e lottata per almeno quattro intensissimi set.

Entrambi i contendenti avevano molto ben impressionato nel corso del loro cammino. In particolare il canadese aveva confermato, strada facendo, di essere tornato ad ottimi livelli . Il suo rendimento è certamente frutto di un duro lavoro svolto nei mesi passati , un lavoro che lo ha migliorato negli spostamenti e nella maggior varietà di soluzioni oggi a sua disposizione.
Andy, dopo la giornataccia vissuta contro Joao Souza, era riuscito a rimettersi in sesto nel fisico e , soprattutto, nella testa. Tuttavia, lo scozzese non è partito con i favori del pronostico; si annunciava un match equilibrato e così è stato.

Alle innate attitudini difensive di Murray, Raonic avrebbe opposto il suo tennis potentissimo e veloce. Lo sbocco per il canadese sarebbe stato l’impedire a Andy di trovare il suo ritmo, quello che avrebbe potuto potenzialmente sfiancarlo e ,nel primo set il piano di Milos ha ben funzionato.
Andy, di suo, parte malissimo; un break a zero nel primo game apre lo condanna ad inseguire. Raonic rimane solido ed illeggibile al servizio; poche volte il britannico sarà padrone degli scambi quando conta , mentre Milos non arretra , cerca e trova ottime variazioni. Niente ritmo, zero chance per Murray.


Il secondo parziale inizia con Andy che inizia a sperimentare chiavi diverse per scardinare il gioco del canadese. Traiettorie che si abbassano, accelerazioni lavorate all’estremo per aprire il campo. Milos diviene meno efficace al servizio ,inizia a soffrire , a rincorrere e, quindi, a sbagliare . Il match , equilibratissimo, diviene sempre più fisico. Il dodicesimo game è fatale per il canadese grazie ad un doppio fallo ed un errore forzato di dritto.
Si apre la terza frazione ed i servizi dominano. Una sola sarà la palla-break concessa e non trasformata; quella che Andy annulla nell’undicesimo game. Il livello di gioco è alto ed il tie-break finale esalta ancora Raonic, semplicemente perfetto in battuta.

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Il quarto set prosegue sulla scia del terzo fino alla metà. Milos, d’improvviso, sembra soffrire alla gamba destra. Il medical time out chiamato è il segnale che la tenuta fisica del gigante di Podgorica sta progressivamente scemando. Murray continua a rispondere con sempre maggior efficacia, a macinare gioco vario e ad aprire angoli sempre più faticosi per Raonic. Il computo degli errori di Milos sale vertiginosamente. Il settimo game è la svolta per il set e per il match.
Andy trasforma una delle due occasioni di break concesse dal canadese, sempre più in difficoltà al servizio e nella corsa.
Lo scozzese sfiora il doppio break nel nono game , concede ed annulla con inusuale freddezza due palle del controbreak nel game successivo e conquista il parziale che suona come una sconfitta anticipata per Milos.

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Il quinto e conclusivo set sarà, infatti, una cavalcata vincente per Murray ai danni di un Milos, in totale empasse fisica ed in campo ormai per onorare l’impegno fino in fondo.
Quinta finale conquistata dal britannico nello slam australiano. Tra quarantotto ore, con un giorno di riposo in meno, lo scozzese affronterà Novak Djokovic in una finale che sembra ,sin da ora, tutta in salita.

A.Murray b. M.Raonic  4-6 7-5 6-7(4) 6-4 6-2

Piera Camerlingo

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